«Qualche errore, ma l'Ulivo può vincere»

«Qualche errore, ma l'Ulivo può vincere» «Qualche errore, ma l'Ulivo può vincere» Violante all'alba a Mirafiori: non disperdere voti Umberto La Rocca TORINO Fiat Mirafiori, cancello zero Cinque e mezzo del mattino. Gli operai dei reparti lastratura e verniciatura arri�vano a piccoli gruppi. Giacchetto blu e cravatta rossa, circondato dai "compagni" della sezione Industria dei Ds, Luciano Violante distribuisce volantini, saluta, stringe mani. Una signora di mezza età si avvicina, sguardo a terra, concentrata ad evita�re le pozzanghere che si allargano sull'asfalto. «Vi ricordale di noi sol�tanto quando ci sono le elezioni», borbotta. Poi prende il manifestino, alza gli ocelli, riconosce il presidente della Camera. «Mi scusi, non mi ero accorta...». Guarda la foto di Chiamparino sul dépliant. «Se questo qui lo consiglia lei, vuol dire che va bene. Lo voto, lo volo. E tanti auguri». E' la volta di un operaio. L'obiezione è la stessa, rimuginala quasi fra sé e sé: «Quando si tratta di convincerci, ven�gono lutti...». Immediata la replica; «Ma non tutti vengono all'alba, non lo pare?». Non sono sufficienti però il presti�gio personale e la prontezza di spirilo di Violante a colmare il distacco, a dissipare il disincanto che si respira. Né il fatto che tanti fra loro trattino il presidente della Camera come un vecchio amico. L'atmosfera è greve e non potrebbe essere altrimenti. La parlila, dura, per il rinnovo del con�tratto è aperta da undici mesi, l'ulti�mo sciopero è di qualche giorno fa. E la prospettiva di chiudere la trattati�va con un governo di centrodestra già in carica non rasserena gli animi. Come la sensazione di essere stali abbandonali. Anche dalla sinistra. Una sensazione che un paio di mesi fa ha spinto Salvatore Rapisarda, segre�tario della sezione della Quercia di Mirafiori e Rivalla, a prendere carta e penna e scrivere a Veltroni. Per lamentare che al posto di Rocco Larizza, parlamentare uscente, si fos�se deciso di non presentare un altro candidalo operaio: «Comprendiamo che nomi delTimprenditorìa, della finanza e della cultura possono esse�re altisonanti e rappresentativi di una parie consistonlc di questa città. Ma non dimentichiamoci che c'è an�che un'altra società, i lavoratori, che non sono sparili né da Torino né dal nostro parlilo (per ora), anche se vi sono sempre meno rappresentati». E' mollo lontana la primavera del '96. Quando l'Ulivo aveva suscitalo nuovo speranze. Rifondazione, che nei collegio di Mirafiori Sud raccolse il 16 per cento, si presentava insieme al centrosinistra e invece, sul fronte opposto, la Lega correva da sola. E fu l'cn plein, in tutta la città. Oggi, Korza Italia ha aperto un club a poca distan�za dagli stabilimenti, una testa di ponto a Mirafiori Nord, in piazza Bianco. Il candidato del Cavaliere, l'imprenditore Fabrizio Comba, rega�la fiacchi di cafiè e bottiglie di acqua minerale ai dipendenti delle poste por ringraziarli dell'immane lavoro di distribuzione dei dépliant elettora�li. «E lo coso non vanno bene», raccon�ta una delegata sindacalo, «c'è diver�sa gente in fabbrica che finirà per volare a destra...». I giovani sopraliutto. Varcano la porla zero con i loro orecchini, i capelli decolorali, qualche foulard alla pirata, qualche zainetto e occhi da sonno. Per lo più passano e non si fermano. Niente volantino, niente auguri, niente strette di mano. Rac�conta Rosario Scavo, dipendente Fiat e unico candidalo operaio nella lista Ds per il Comune: «Dall'inizio della campagna elettorale abbiamo recupe�ralo molti consensi fra i lavoratori di mezza età, ma con quelli sotto i tront'anni siamo in grave difficol�tà...». E come potrebbe essere altri�menti? Alcuni hanno un contralto di formazione, per diversi di loro è in scadenza la prossima seltimana, sul futuro nessuna certezza. Dario, 25 anni, è uno di quelli che si fermano e spiegano: «Ci sentiamo sempre sul filo del rasoio». Violante rassicura e commenta: «Il loro eventuale volo al centrodestra è un voto di protesta contro questa situazione e contro il governo che viene ritenuto responsa�bile. Dobbiamo aiutarli a capire che la flessibilità è utile, ma dobbiamo anche garantirgli un reddito che co�pra i periodi in cui restano senza lavoro...». Non è facile. «Non credia�mo più in nessuno. Finché non vedia�mo i fatti non c'è destra, non c'è sinistra, non c'è centro»: Marco, 24 anni, non aggiunge altro e scivola via. E allora, se per il centrosinistra non è ancora il momento dei rimpian�ti, poco ci manca. Il presidente della Camerr «Qualche errore in questa campagna elettorale è slato fatto. Non dovevamo inseguire Berlusconi. Se vuoi vincere dovi spiegare qual è la tua politica». Il candidato Ds alla poltrona di sindaco, Sergio Ghiamparino: «Lo sbaglio più grave è slato la sindrome della sconfitta con la quale siamo partiti, per cui sembrava che potessimo soltanto limitare i dan�ni...». Quel che resta è una moderata speranza. «Non ripeteremo l'on plein di cinque anni fa», dice Violante, «ma siamo in recupero, qui a Torino avre�mo un buon risultato». E l'ottimismo della volontà. Che ha portato il presi�dente della Camera, rientralo l'altra notte alle due dalla Sicilia dove è candidato nel proporzionale, di fron�te a questa porta di Mirafiori quando ancora non albeggia, in un collegio che non ò neanche il suo. Che gli fa lanciare gli ultimi appelli. A non disperdere neanche un voto, a non ripolore l'errore fatto dagli elettori democratici americani con Nader, a non consegnare il paese a un centro' destra «che, sostituendo la sanità pubblica con le assicurazioni private, smantellerà il diritto di tutti ad esse�re curati». Uh ottimismo della volon�tà che gli fa guardare anche, però, con concretezza e con serenità alla rispo�sta che daranno domani le urne. «Se dovessimo andare all'opposizione? Nessun problema. L'ho fatta persedici anni, la posso fare ancora». Il presidente della Camera distribuisce volantini alle 5 al «cancello zero» e affronta il disagio degli operai, il loro disincanto «Noi non dovevamo inseguire Berlusconi piuttosto spiegare quale la nostra politica Ora siamo in recupero e a Torino avremo un buon risultato» Luciano Violante distribuisce volantini al cancello 0 di Mirafiori alle 5 di ieri mattina

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