Tango argentino Nuova incognita per tutti i mercati

Tango argentino Nuova incognita per tutti i mercati ANALISI Borse impazzite e tassi alle stelle a causa delle ripetute voci di insolvenza del paese La corsa contro il tempo del ministro dell'Economia Cavallo sommerso dai debiti Tango argentino Nuova incognita per tutti i mercati IL 20 aprile è stato davvero un venerd�nero. Alla «city» di Bue�nos Aires la tensione ha toccato le stelle: colpa dell'andamento ne�gativo di tutti gli indicatori econo�mici e finanziari e soprattutto col�pa delle voci, smentite, di dimissio�ni del ministro dell'economia Do�mingo Cavallo. Indici in caduta libera: -6,2407o il Merval dopo il -407o del giorno precedente. Un calo pesantissimo che ha trascinato al ribasso anche Sanpaolo che ha perso il 5,09n4i. Giornata nera an�che per i titoli del debito pubblico argentino (Frb, Par e Discount) in picchiata sulla piazza di New York. Quel giorno l'indice del «ri�schio paese» (calcolato in termini di maggior costo del debito o, se si vuole, di maggiore rendimento dei titoli di Stato) ha toccato quota 1.015 punti, im livelli altissimo se confrontato con gli 800 punti tocca�ti a inizio mese ed i 650-700 del periodo compreso fra fine gennaio ed inizio marzo. Addirittura supe�riore a quello di paesi probabilmen�te ancora più in difficoltà come Russia e Turchia. RISCHIO Alla radice di questa situazione diversi fattori: la minaccia di dimis�sioni del superministro dell'econo�mia Cavallo in quei giorni impegna�to in un braccio di ferro con il presidente della Banca Centrale Fedro Pou sulla pohtica moneta�ria, e il rischio di «default» del paese alimentato anche dalla deci�sione di rinviare un paio di aste di titoli per evitare di essere «strango�lati» dai mercati. Cavallo sta infatti cercando in tutti i modi di recupe�rare liquidità per far fronte alle scadenze del debito estero (135 miliardi di dollari, ovvero oltre 270 mila miliardi di lire), ma la congiun�tura argentina (recessione, diminu�zione della produzione industriale, minori entrate da parte dell'erario) non lo aiuta. Nel corso di un viaggio-blitz a Londra, dove è anda�to a spiegare il suo piano di amplia�mento all'euro della convertibilità del peso (attualmente legato a dop�pio filo al dollaro) il neo-ministro ha sparato su quanti ritengono che l'Argentina sia sull'orlo della crisi. «Si tratta ha assicurato di gente che non ha nulla da fare. Agli scettici dico che cerchino uno psi�chiatra che prescriva loro una qual�che compressa contro lo scettici�smo». I mercati però, per settima�ne ormai non gli hanno dato retta o quanto meno lo seguono con diffi�denza. E l'ipotesi di congelare il debito ha gettato scompiglio fra i tanti risparmiatori che negh ultimi tempi si erano avvicinati ai bond argentini i cui rendimenti (11-11,50Zo) attualmente sono secon�di solo a quelli della Turchia e della Polonia. Come rendimento, ma for�se non come grado di rischio. Dopo qualche giorno la situazione si è un poco placata grazie alla rimozione di Pou con il più malleabile Roque Maccarone alla guida della Banca centrale e grazie alle promesse di aiuto arrivate sia da Bush dal Fondo monetario. EFFETTO DOMINO La turbolenza che ha agitato le borse latinoamericane ha avuto dei riflessi negativi anche in Euro�pa sui titoli delle società più espo�ste verso questi paesi. A Milano, in particolare, nel giorno di maggiore crisi Pirelli ha lasciato sul terreno il 3,140Z(i. Il gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera ha un presenza rilevante nel continente sudameri�cano dove, tra i cavi in Argentina e i pneumatici in Brasile, realizza il 16,50Zo del fatturato complessivo. Colpito anche il titolo Parmalat che solo in virtù del suo status di «titolo difensivo» ha potuto limita�re le sue perdite (-P/o). Su un altro mercato, quello di Madrid, sono stati i titoh dei grandi gruppi banca�ri spagnoli (i più esposti con l'Ame�rica Latina) ad accusare il colpo. BRASILE NEL VORTICE Dopo due anni di graduali e conti�nui tagli ai tassi di interesse (passa�ti dal 450Zo dell'inizio '99 al 15,250Zo del febbraio di quest'anno) la Ban�ca centrale brasiliana il 21 marzo si è vista costretta ad aumentare di mezzo punto il tasso di riferimento Selic. Un rialzo matteso dai merca�ti e diretta conseguenza delle turbo�lenze originate dalla crisi argenti�na che nel volgere di poche ore ' hanno prodotto un significativo deprezzamento della moneta brasiliana. «La banca centrale del Brasi�le spiega Luigi Buggerone, respon�sabile mercati emergenti del Servi�zio studi della Comit persegue infatti un obiettivo di inflazione ' che potrebbe essere messo in peri�colo da un'eccessiva perdita di valore del real». La reazione dei mercati non è stata positiva: il real ha continuato a deprezzarsi supe�rando il livello do 2,16 contro dollaro, mentre l'indice azionario Bovespa tra il 21 ed il 22 marzo ha perso U 90Zo. «Rimaniamo moderata�mente ottimisti chea la congiuntu�ra brasiliana spiega Buggerone tuttavia ci aspettiamo che la crisi argentina continui a pesare sul cambio del real, per il quale prevediamo un costante deprezzamento nei prossimi 3-6 mesi». LA CURA Occhi puntati su Buenos Aires, dunque. Il ritomo di Domingo Ca�vallo al ministero dell'Economia al posto di Lopez Murphy è stato giudicato positivamente ma è opi�nione corrente che per il presiden�te De La Bua rappresenti un po' l'ultima spiaggia. La situazione del paese, infatti, si è fatta molto complicata: gli obiettivi di deficit fiscale concordati con il Fondo monetario nel solo primo trimestre di quest'anno saranno sfondati di almeno 700 milioni di dollaro (2,8 miliardi contro 2,1), mentre per l'attività economica non ci sono segni di ripresa. Solo nel mese di febbraio la produzione industriale ha messo a segno l'ennesimo pesan�te calo: -3,2. IlpZan de competitividad messo a punto da Cavallo ha due obiettivi prioritari: il recupero della competitività intemazionale attraverso l'aumento delle tariffe sulle importazioni di beni di consu�mo, e il riequilibrio dei conti pubbli�ci attraverso l'introduzione di un'imposta sulle transazioni finan�ziarie. «Sebbene allo stato attuale delle cose sia difficile fare stime e previsioni circa il successo di que�sto piano commenta Buggerone restiamo molto cauti». Quella di Cavallo è infatti una disperata corsa contro il tempo e potrebbe anche non farcela. LE CONOMICHE DELL'AMERICA LATINA i PIL REALE (dati Vo) -0,5 1,5 3,0 INFlAZIONEWati'ft) -0,7 0,à; dj; DEFICITZPIL(dati0A) 52,3 52,5 51.7 DEBITO/EXPORT BENI (dati Vo) 562,8 531,2 469,5 i PIL REALE (datilo) INFLAZIONE (dati 0Zo) DEFICIT/PIL (datilo) 6,0; 4,3 3,5 39,8 39^9 39,2 DEBITO/EXPORT BENI (dati %) 245,9 234,1 222.5 PIL REALE (dati ■fc) INFLAZIONE (dati 0Zo) DEFicrr/PMdatiyo) +:$& 'S,Or mHi 4,5 3,0 3,2 52,0 53,1 51,3 DEBITO/EXPORT BENI (dati %) 198*8 iÌ?0Sr 18^2? i PIL REALE (datilo) -f^ INFLAZIONE (dati 'U) DEFICIT/PMdati'K.) 9,0 6,6 5,1 28,0 26,4 25,4 DEBITO/EXPORT BENKdati %) 96,5 ^6,3 73,4 INFLAZIONE (dati 'fr) DEFICIT/PMdati'W DEBITO/EXPORT BENI (dati "A) 3,2 4,4 2i0 13,4 12,2 12,0 26,9 23.3 20,2 W-iffli 126,4 119.2 FONTE: CSFB Bl» TASSI A BREVE) t109i ^ . -—-—. .. .l■.■^:^.■ .■..l: ^ ■l. . . . ^——:—-v : — : : ' : — : vt-t^. UEMOS AIRES COLTRO WALL STREET)•10*

Persone citate: Aires, Bush, Cavallo, La Bua, Lopez Murphy, Luigi Buggerone, Maccarone, Marco Tronchetti Provera, Roque