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Lo sterminio degli ebrei Conferenza al «Galileo Ferraris» e al «Sommeiller» Lo sterminio degli ebrei E un quesito: «noi, cosa avremmo fatto?» CENTINAIA di ragazzi del «G. Ferraris» e del «Sommeiller» han�no partecipato a una conferenza sullo sterminio degli ebrei tenuta nel�l'aula magna del Politecnico. Oltre alla conferenza sul «dovete ricordare...», una domanda ha avuto il sopravvento su tutto: «Voi cosa avreste fatto? Da che parte sareste stati?». Noi? Proprio noi? Gli occhietti sperduti si dibatteva�no in quel turbinio di volti per cercare il meschino che come sempre avrebbe risposto per tutti, n risveglio delle coscienze? «Io sarei andato contro le leggi,il governo, il mio paese, il mondo intero? O forse mi sarei adeguato?»: quest'ultima, per quanto poco eroica, sarebbe stata forse la più realista; certo, meno d'effetto... Ma è possibile rispondere a una domanda del genere? Non credo, ma certo è possibile rispon�dere a quest'altra: «Voi cosa state facendo?». Nulla. Nulla per nessuno che non sia la persona che ho a fianco. E' questo quello che stiamo facendo: voltiamo le spalle alle popolazioni che oggi, ora, sotto i nostri occhi vengono stenninate. Noi sappiamo meglio di chi ha vissuto in quel periodo die cosa sia stato lo sterminio, la sofferenza, la morte, l'annullamento, eppure quei ragazzi non hanno neanche il coraggio di dire: «Lei ha torto». Fuori.luogo? Non credo: chi oggi abbassa la testa di fronte a un Preside, domani ha il coraggio di alzarla contro leggi ingiu�ste, governi totalitari che uccidono? La domanda risveglia la coscienza, prova quanto sia in realtà debole e comodo il nostro modo di vivere, quanta ipocri�sia ci sia nelle nostre condanne a chi quel giorno non ha avuto il coraggio (o la possibilità) di dire no. Elisa Garzena Classe VC Liceo Se. «Galileo Ferraris», Torino