Olanda, il «miracolo nordico»

Olanda, il «miracolo nordico» FIERA DELLIBRO GLI AUTO RI STRANIERI Olanda, il «miracolo nordico» Gli autori dei Paesi Bassi e del Belgio fiammingo per scoprire una letteratura evoluta (e felice) IN Olanda hanno appena festeg�giato la nascita del bambino numero 16 milioni: su di lui (o su di lei) si possono fare varie previsioni, prima di tutte quella che crescerà in un paese laico, civilissimo, informale, con un'otti�ma qualità della vita. E molto probabilmente amerà i libri: l'area «nederlandese», e cioè l'Olanda più il Belgio fiammingo, unita da lin�gua e cultura, è infatti una di quelle che in Europa e nel mondo vantano i più alti indici di lettura. Questo miracolo nordico si presen�ta alla Fiera, dal 17 al 21 maggio a Torino, con 20 autori portati qui dalle parallele Fondazioni per la letteratura di Amsterdam e Brussels (visto che si parla di nederlan�desi, diamo alla città il suo nome fiammingo), cui se ne aggiungeran�no altri invitati dai loro editori italiani. In testa la «trimurti» dei tre grandi, in odore di Nobel anche se la loro lingua non ha mai conqui�stato l'ambito premio di Stoccol�ma: il belga Hugo Claus e gli olandesi Cees Nooteboom e Harry Mulish, autori di qualità che tutta�via, quando pubblicano in patria, rivaleggiano con i best seller americani. Da noi solo due sono noti: Claus con «La sofferenza del Bel�gio» (Feltrinelli) e Nooteboom con diversi volumi pubblicate da Iper�borea (da non perdere almeno «Ri�tuali», il romanzo che gli ha dato la grande notorietà intemazionale). Mulish, in qualche modo il più cupo e tormentato dei tre, verrà pubblicato da Rizzoli, ma non in tempo per la Fiera. Il suo ultimo romanzo, «Sigrifo», immagina che sia esistito un figlio di Hitler e affronta la figura del dittatore tedesca come inspiegabile icona del male. Figlio di un nazista au�striaco e di un'ebrea olandese, lo scrittore riassume in sé, nella sua stessa biografia, la tregedia della guerra, il mistero dei «se». Se.suo padre non fosse stato un nazista, sua madre non si sarebbe salvata. Ma il tema delle ipotesi storico esistenziali seduce anche altri ne�derlandesi: come Margriet de Moor, affascinante sessantenne, con�siderata ima delle voci più signifi�cative degli ultimi vent'anni. Un suo romanzo, «Virtuoso», è stato tradotto tempo fa da Garzanti: è una storia italiana, l'amore fra una dama aristocratica e un castrato. Ma è anche un affresco storico, che si chiede che cosa sarebbe accadu�to dell'Europa se invece dell'illiuninismo avesse vinto lo storicismo del nostro Vico. In generale, quella nederlande�se è una letteratura con forti colori�ti nordici, ma senza la cupezza scandinava: da Amsterdam, Brussels o Anversa (la città dove abita la maggior parte degli scrittori fiamminghi) si guarda a Parigi e Roma:magariper inventare coabi�tazioni letterarie come quella del belga Eric de Kuyper («Sulla spiag�gia» è stato pubblicato da Iperbo�rea) o dell'olandese Rosita Steenbeck che ha tradotto Moravia e la Tamaro e ha raccontato la sua vita romana in «L'ultima donna», dove baluginano i personaggi dello stesso Moravia e di Fellini (ora esce per Sperling SKupfer un romanzo «etrusco», dal titolo «Il regno delle ombre»). Scrittori col bagaglio sempre pronto, scrittori in viaggio. L'ulti�ma rivelazione, il giovane Amon Grunberg, vive a New York, Kristien Hemmerechts scrive alterna�tivamente ifli nederlandese e in inglese. Gente che va, ma anche gente che viene: tra le sorprese di questo mondo letterario ci sono infatti gli immigrati che hanno scelto nuova patria e nuova, lin�gua: come Kader Abdolab, irania�no rifugiato in Olanda dall'88, o l'ungandese Moses Isegawa (tra�dotto e invitato a Torino da Sper�ling BKupfer) o ancora la cinese Lulu Wang. Mario Baudino DOVE Olandesi. In�contri in Fiera in programma ogni giorno. Gioved�17 al�le 17,30 al Caffè lettera�rio Hugo Glaus; alle ore 19, al Caffè letterario, Léo�nard Nolens incontra Gio�vanni Raboni. Lulu Wang. Il 17 alle ore 15 al Caffè let�terario^ Renata Pisu incontra Lulu Wang. Canadesi. Il 17 alle ore 15 allo Spazio au�tori C Timothy Findley ed Eli�sabeth Hay in�contrano Clau�dio Gorlier e Francesca Ro�mana Paci.