La Natura raccontata di Carlo Grande

La Natura raccontata La Natura raccontata Scrittóri vicini ai temi dell'ecologia e dibattiti su temi ormai ineludibili N ON si può essere bravi pitto�ri, disse un giorno il grande artista giapponese Soseki, senza conoscere bene le sfumatu�re che ci sono fra le quattro stagioni. Che natura e arte siano indissolubilmente legate è un principio valido anche in campo letterario. Bene ha fatto, dunque, la Fiera del Libro di Torino, a dedicare questa edizione alla «na�tura raccontata», tanto più che anche l'editoria se n'è accorta, dopo aver dato fiato per anni ad asfittici piagnistei nel tinello e nei salotti, a facili (e furbi) pulp am�bientati in discoteca e nei capan�noni di periferia. Nell'arte è tutto legittimo, per carità, ma non ba�sta titillare la società guardona. La natura è un'ottima fonte di emozioni autentiche, e in più trasmette ancora qualche ideale: alla Fiera gli ecologisti troveran�no, tra gli altri, l'antropologo Marc Auge (stesso giorno alle 16) e Stefano Beimi (il 17 alle 21, Sala Gialla) sempre più vicino, ultima�mente, ai temi del traJffico, di mucca pazza, del popolo di Seatt�le. Fra i dibattiti, interessante quello sulla «Terra ferita» tra Regge, Realacci, Pratesi e Pecora�ro Scanio (alle 16 in Sala Rossa, il 18 maggio) e quello sul «Clima che cambia» (12,30 del 20, Sala Azzur�ra) a cura della Fondazione Eni Enrico Mattei e del Mulino, con, fra gli altri, Ermete Realacci. Lu�ned�21, inoltre, nella Sala Azzur�ra, alle 15, Gianfranco Bologna, Giorgio Nebbia e Fulco Pratesi illustreranno il progetto «Mediate�ca Wwf» e la storia delle idee ambientaliste. Potremo chiedere (il 21 maggio alle 18) a Sergio Chiamparino e Roberto Rosso (modera Lorenzo Mondo) cosa faranno per l'am�biente a Torino e sapere cosa pensa oggi la Chiesa dell'ecologia (ore 19 del 18: «L'ecologia nell'in�segnamento di Giovanni Paolo n»): dobbiamo ancora crescere, moltiplicarci e dominare la natu�ra? Ci sarà spazio per «evergreen» come Folco Quilici (ore 14, Sala Gialla) e Mario Rigoni Stem (il 21 alle 11, Sala Gialla), che vivono la natura ogni giorno. Per chi ama le piante e coltiva l'arte secolare di «addomesticarle» ecco l'incontro con il giardiniere di casa Calvino (18,30 del 18, Caffé letterario), e «Di che giardino sei? Dall'eden ai Pinzi Contini» (alle 16 del 19, Caffé letterario) incontro del Grinzane con Ippolito Pizzetti, France�sca Marzotto e Paolo Pejrone. Il grande capitolo degli animali avrà il suo clou con Giorgio Celli, Elena Gianini Belotti, Danilo Mainardi e Piero Bianucci (20,30 del 19, Sala Rossa: «Raccontare gli animali») mentre al paesaggio sa�ranno dedicati alcuni incontri or�ganizzati dal Castello di Rivoli, uno che avrà come protagonista Giovanni Romano (alle 19 del 17, sala Rossa) e quello con Sgarbi (il 20 alle 15.30, Sala Gialla) e quello del Touring Club («Attorno al pae�saggio», ore 16, Spazio autori A). Un po' debole il programma sul «feeling» con la natura nelle pagi�ne dei grandi scrittori (fa eccezio�ne un incontro su «Paesaggio e natura nella Commedia» di Dan�te, alle 16 del 17, Sala autori A). Sarebbe stato interessante sapere qualcosa di più, ad esempio, sul «cacciatore» Hemingway, su Steinbeck, che dedicò un roman�zo a un albero («Al dio sconosciu�to»), sulle montagne di Ruzzati, sulle betulle di Dostoevskij o sul�l'amore per gli animali della Your�cenar. Ma gli argomenti sono già tanti, sarà per la prossima volta. Carlo Grande

Luoghi citati: Rivoli, Torino