«Rutelli è un conservatore, rischi da destra»

«Rutelli è un conservatore, rischi da destra» «Rutelli è un conservatore, rischi da destra» Panmlla-. siamo noi l'alternativa liberale, gli eredi di Cavour intervista Gigi Padovani POTEVA mancare l'ultima pro�vocazione di Marco Palmel�la? Sul Foglio di Ferrara ieri è comparso un documento radicale rivolto a «Francesco», cioè a Rutel�li, cioè all'antico allievo di Marco. Nella quale si grida il «no» ad una sinistra che Rutelli «rende confor�mista», ricordandogli come l'unica alternativa ai pericoli della «destra clericomoderala, corporalivista, demagogica» sia il partito radicale, «dov'eri». Pannella chiede un voto agli italiani per raggiungere il quo�rum del 4 per cento «in continuità con la Destra Storica, di cui siamo eredi» quella che governò, dopo l'Unità d'Italia, ispirandosi a Ca�vour, con Quintino Sella, Bettino Ricasoli, Urbano Rattazzi e «con la Sinistra liberale, liberista, liber�taria, umanista, federalista» quel�la di Emesto Rossi, Luigi Einaudi, Piero Calamandrei e Leonardo Scia�scia. Nelle ultime 48 ore di campa�gna elettorale continua il Satyapraha, «il più grande mai svolto�si in Occidente». I premi Nobel che pubblicamente sostengono la can�didatura di Luca Coscioni e la Lista Bonino sono diventati 49, mentre quasi mille persone partecipano all'iniziativa non violenta. Dite che il partito radicale non va né a destra né a sini�stra, ma ora attaccate soltan�to RuteUi. Pannella, che cosa significa? «Smettiamo di prenderci in giro. Si sa che domenica vince Berlusconi. Perciò voglio lanciare una distinzio�ne tra la destra e i suoi pericoli, clerico-moderati, demagogici e corporativisti. L'alternativa contro quei rischi è rappresentata dalla nostra sinistra liberale, liberista e libertaria, non dalla sinistra oppor�tunistica, burocratica, dorotea, po�pulista». Cosa rimprovera a RuteUi? «Il suo schieramento è responsabi�le anche della vittoria della destra, dopo questi quattro governi in cin�que anni, con il loro trasformismo. La sinistra ha perso l'anima e Rutelli perfeziona l'opera». RuteUi è stato un suo antico allievo: è la delusione del mae�stro tradito? «Siamo sufficientemente laici per giudicare le opere anche di chi ci è slato vicino. So che allora mi veni�vano attribuiti due "gioielli", Rutel�li e Negri. Rispondevo pubblica�mente, già venti anni fa, che il primo era un conformista e il secon�do un ribelle. Quindi nessuna delu�sione. Anzi, semmai Francesco ha confermalo di essere tuli'altro che un mediocre». Avete ancora la speranza di superare U 4 per cento? «1 sondaggi ci danno ben al di sotto, rischiamo di non entrare nel Parla�mento. Il paese è vittima di una disinformazione che continua: sol�tanto U 2,1 per cento degli elettori emihani e il 4 per cento dei laziali è informato che Coscioni è capolista nel proporzionale. Arriviamo al vo�to con un valanga di parole da Anni Trenta con due comprimari anzi�ché un solo attore. Per il resto, di dibattito democratico e di informazione, nemmeno a parlarne». Qualcosa è entrato nel con�fronto elettorale, in questi ul�timi giorni... «1 nostri temi spaccano la classe dirigente e uniscono U paese. Risul�tato: il paese non deve conoscere e non deve deliberare conoscendo. Il divorzio, l'aborto, U finanziamento pubblico suUa giustizia lo hanno dimostrato. Se il paese si esprime, sono travolti. Oggi è ancor più chiaro». Lei ha soUevato anche U tema dell'eutanasia, annunciando che andrà da Emilio Vesce per aiutarlo a morire. Lo farà? «Sarò a Padova domani (ndr: oggi) per un comizio e come sempre penso che andrò a casa sua, anche se questo non significa nulla. Guar�di, noi abbiamo presentato un dise�gno di legge sull'eutanasia fin dal 1984. Quando Amato e Ciampi chie�dono di dare spazio aU'informazione sui temi che noi proponiamo, dicono una cosa molto bella. Nessu�no ne ha tratto le conseguenze, salvo l'eccezione clamorosa della Stampa di questi giorni. La loro strategia è obbligata. Rimprovera�no ipocritamente i mass-media di non informare sui nostri temi e loro per primi li ignorano totalmen�te, per nasconderli e nascondere anche noi». Vi considerate troppo avanti? «Semmai facciamo recuperare i ri�tardi del paese. Pensi al divorzio, che ha sanato le rotture dell'unità familiare dovute all'indissolubilità giuridica del matrimonio, Ma ab�biamo vinto. Poi abbiamo affronta�to il milione e mezzo di aborti clandestini, ora ce ne sono 150 mila prodotti dal Vaticano e dall'indu�stria. Si potrebbero ancora ridurre a 20 mila con la pillola del giorno dopo, la Ru486». Come replica a chi vi accusa di alzare il rumore mediatico sot�to elezioni? «Loro per primi hanno riconosciu�to che i nostri referendum sono un grande progetto di governo alterna�tivo e dinanzi a questo fatto la soluzione è stata queUa di di oscura�re sia noi sia il progettò. Noi coglia�mo l'occasione deUe elezioni per porre problemi alla società. Pur�troppo non sempre questo si riflet�te nell'urna». Qual è la soluzione che propo�ne? «Ripeto: ormai si sa chi vince. A questo punto agli elettori liberali deU'Ulivo e del Polo, chiedo se dà più garanzia una presenza radicale con Coscioni, Bonino, Pannella op�pure i partiti che concorrono per arrivare al quattro per cento: la Margherita, il Girasole, la Lega». E' un appello aU'elettore di Berlusconi a votare con U cuo�re nel proporzionale, cos�co�me RuteUi chiede ai rifondato�ri di scegliere l'UUvo nel mag�gioritario? «Non so se si vota con il cuore, con la testa o con i piedi. Si vota e basta. E non si tratta solo degh elettori liberali della destra, ma anche di quelli di sinistra. Ad esempio Macaluso, e non solo lui, ha fatto una dichiarazione a favore delle Liste Bonino. E sul "Foghe" abbiamo citato l'auspicio di Tremonti per un voto al Polo nel maggioritario e a noi nel proporzionale». I due leader storici dei radicali italiani: Marco Pannella ed Emma Bonino Oggi il leader andrà a Padova nella casa di Vesce per il quale ha chiesto la dolce morte

Luoghi citati: Ferrara, Italia, Padova