Cannes riscopre il cinema pop
Cannes riscopre il cinema popSI APRE QUESTA SERA CON «MOULIN ROUGE» Cannes riscopre il cinema pop icaa uniorme conaroma, abiti vertiginosi e gioielli in prestito, s'arrampicherà stase�ra Nicole Kidman con le sue 5ambe meravigliose durante 'inaugurazione della 54a edi�zione del festivàì, fra due setti�mane sarà già il set d'un film, «Femme fatale» di Brian De Palma. Racconta il regista che l'anno scorso, passeggiando per Cannes, vedeva «queste donne con vestiti sbalorditivi, con collane di diamanti, circon�date da guardie del corpo; mi son detto che cercare di rapi�narle poteva essere una grande idea...». Cos�la scena iniziale di «Femme fatale» verrà filma�ta il giorno dopo la chiusura di questo festival 2001. Il presi�dente Gilles Jacob sarà inter�prete di se stesso, come un cineasta famoso (potrebbe esse�re David Lynch); la rapina sulla scala del Palazzo del cine�ma verrà girata in un unico lungo piano-sequenza, con la steadycam. Simbolico? Chissà. Le pare�ti del Palazzo ospitano le foto�grafie incantevoli della retro�spettiva sugli anni d'oro della commedia americana: poveri ricchi, strane famiglie, batta�glia dei sessi, patriottismo e democrazia, amore e lotta, un pensoso Groucho Marx, Gary Cooper e Claudette Colbert incantenati per il collo, Katharine Hepbum dominante su Cary Grant e James Stewart, uno scorbutico Spencer Tracy. Eleganza assoluta, ma il cinema sofisticato sembra da un pezzo condannato: que�st'anno l'idea centrale del fe�stival è quella che si potrebbe camare, conttooun racconto di Alberto Moravia, «Andare verso il popolo». Il mondo delle immagini cambia per effetto della mon�dializzazione, il festival è lo specchio di questa mutazione. Dice Gilles Jacob: «Dobbiamo tenere insieme cinema d'auto�re e cinema da grande pubbli�co. Si può fare. Non sempre, ma si può fare». La conquista da parte del festival d'una rete televisiva propria, di forti lega�mi con Internet e con la pubbli�cità, non erano sufficienti. Tra i film in concorso è comparso il cartone animato americano «Shrek» di Jenson-Adamson: un orco di buon cuore, una principessa, un cattivo Lord, un drago abominevole, una lavorazione in digitale; carino, divertente, ma per bambini. Il Comune di Cannes e il suo nuovo sindaco hanno offerto gratis a cittadini estratti a sorte, per ogni sera del festival posti per assistere alle proiezio�ni di gala. Il festival organizze�rà schermi giganti per far parte-, cipare la gente alle serate e farla assistere ai film d'inaugurazitìne e di chiusura. Intanto organizza la proiezione popola�re gratuita all'aperto d'uno dei film in concorso, con il rimpian�to di non aver potuto avere il film che in questo momento in Francia ha il maggior successo, «Il favoloso destino di Amelie Poulain» di Jean-Pierre Jeunet. E' la storia d'una ragazza generosa, ingenua, che passa la vita a far del bene agli altri, una favola che ha avuto massi�mi incassi, massime lodi della critica. Poteva essere utile nel�aneaemposse, «popolarizzare» il festival senza «deculturalizzarlo», avere insom�ma, come chiunque desidera e ogni proverbio insegna, tutto e il contrario di tutto o la botte jiena e la móglie ubHaca, «ri�andare lo spirito della festa popolare intomo alla Settima Arte»: ma i produttori del film impermaliti hanno detto no a Cannes. Cannes invece ha detto no al cinema inglese e al cinema afri�cano, assenti. Ha detto s�al cinema asiatico, soprattutto a queo gapponese, tornatogran moda; e, come si sa, al cinema italiano. Però è strano che i nostri due film in concorso raccontino entrambi la morte, e la morte d'una persona giova«ne: a morire è imo studente adolescente ne «La stanza del figho» di Nanni Moretti (al qua�le la rivista francese più autore�vole, i «Cahiers du Cinema», ha dedicato dieci pagine), ne «Il mestiere delle armi» di Erman�no Olmi a morire è un guerriero aristocratico di ventotto anni, Giovarmi delle Bande Nere. Parola d'ordine pbpolarizzare senza rinunciare alia cultura Grandi schermi per le proiezioni più importanti E il giorno dopo la chiusura il Palazzo diventerà set per «Femme fatale» il nuovo film di Brian De Palma Alla ribalta i giapponesi e gli italiani con Moretti e Olmi nessuna pellicola invece dall'Africa e dall'Inghilterra Charlotte Rampling e, sopra, un'immagine di «Moulin rouge», diretto da Luhrmann, con Nicole Kidman
Luoghi citati: Africa, Cannes, Comune Di Cannes, Francia, Inghilterra
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