S'è arreso l'uomo del treno d'oro Biggs da Rio al carcere di Londra di Paolo Passarini

S'è arreso l'uomo del treno d'oro Biggs da Rio al carcere di Londra S'è arreso l'uomo del treno d'oro Biggs da Rio al carcere di Londra Paolo Passarini corrispondente da LONDRA Non si sa esattamente quanto abbia fruttato a Ronnie Biggs il suo ultimo colpo, ma certamente il «Sun» gli ha sborsato una bella cifra per l'esclusi�va della storia del suo ritomo in patria e in galera, dopo quasi 36 anni di latitanza e ancora parecchi anni di carcere da scontare per la più famosa rapina del secolo, 1'«as�salto al treno» Glasgow-Londra del�l'agosto 1963. Sta di fatto che ieri mattina, poco dopo le 8, Biggs è atterrato all'aeroporto militare di Northolt, proveniente da Rio de Janeiro, su un Dassault Falcon 900 da 14 posti affittato dal tabloid londinese per organizzare il grande evento. Ma, prima che il più celebre degli «uomini d'oro» potesse scende�re, il detective John Coles di Scotland Yard è salito sull'aereo e ha pronunciato le parole di rito: «La dichiaro formalmente in arresto». Era tutto concordato. A metà della scorsa settimana, con una clamorosa intervista al «Sun», Biggs, 71 anni, aveva annun�ciato l'intenzione di chiudere la sua vita in patria e l'irresistibile deside�rio di «un piatto di curry e una pinta di birra scura». In realtà era già in contatto da qualche settimana, via e-mail, con il detective Coles, per negoziare un rientro accettabile do�po il fallimento di una trattativa condotta da suo figlio Michael per un'amnistia. Coles mise subito in chiaro che Biggs sarebbe stato arre�stato un attimo dopo aver appoggia�to il piede sul suolo britannico: restano 28 anni da scontare di una pena di 30, interrotta da una rocam�bolesca evasione dalla prigione di Wandsworth nel '65, dopo solo 15 mesi di soggiorno. Il messaggio decisivo alla Organised Crime Unit di Scotland Yard da Rio de Janeiro diceva così: «Intendo consegnarmi a voi. Ciò di cui ho bisogno è un passaporto per poter rientrare in Gran Bretagna. Sono pronto a essere arrestato all'aero�porto e sottomettermi alla legge». Firmato Ronald Arthur Biggs, in data 2 maggio 2001, a Rio de Janei�ro. Svanite da tempo le 147 mila sterline (oltre cinque miliardi di lire al valore di oggi) che costituirono la sua parte d�bottino, Biggs non è più da tempo un vigoroso playboy, ma tre ictus in rapida successione negli ultimi tre anni lo hanno trasforma�to da quell'omone robusto di un metro e 90 che era in un macilento vecchietto che non può parlare, trascina le gambe e sbava. «E' mes�so male e ha bisogno di cure», ha raccontato il suo amico Kevin Crace, che ha preso parte all'orga�nizzazione del rientro. E così, dopo aver rapi�nato le ferrovie, adesso Biggs, non potendosi più permettere le cure in Brasile, batte cassa a un'altra celebrata istituzione britannica, il National Health Care, la sanità pubblica. Ieri mattina, dopo una breve apparizio�ne di rito davanti a un giudice, Biggs è stato trasferito al carcere d�Belmarsh, che al suo interno possiede un vero e proprio ospedale. E' un posto compatibilmente civile e co�struito solo una decina di anni fa. Biggs, però, spera di non morirci e d�ottenere tra un po' uno spiragho d�clemenza che gli permetta di andar�si a bere quella birra a Margate, il suo paese nel Kant. La «grande rapina al treno», co�me da allora venne chiamata, ha ispirato cinema e letteratura per la spettacolarità, per la consistenza del bottino (2,8 milioni di sterline di 40 anni fa, vale a dire 35 milioni di oggi, cioè 100 miliardi d�lire) e per l'estrema meticolosità con cui ven�ne preparata ed eseguita. Non ven�ne sparso sangue, solo una botta in testa al macchinista Jack Mills, che però mor�sei anni dopo si disse per le conseguenze della ferita. La mente del colpo non era stato Biggs, ma Bruce Reynolds, che ha già scontato la sua pena ed era ieri sulliaereo con il vecchio socio. Biggs aveva conosciuto Reynolds in prigio�ne, dove era finito per furto d'auto. Allora aveva 20 anni, ma 14 anni dopo andò da Reynolds per chieder�gli un prestito di 500 sterline: «Te ne do parecchie di più se stai con me in un colpo che sto preparando». Agirono in 15, i « 15 uomini d'oro» appunto. Li presero tutti dopo qual�che tempo. Ma Biggs, con un salto d�6 metri dalle mura del carcere su un furgone della biancheria riusc�a scappare. Si fece fare una plastica e si ricostru�una vita in Australia, a Melbourne. Jack Slipper era però sulle sue tracce e Biggs pensò bene di cambiare aria. Slipper, di Scotland Yard, gh ha dato la caccia inutilmente per quasi 30 anni. Una volta, a Rio, dove Biggs si era trasfe�rito, ce l'aveva quasi fatta. Solo che la diciannovenne Raimunda, fidan�zata in carica al momento, rivelò di essere incinta e, in base alla legge brasihana, Biggs non potè essere estradato. Adesso Slipper è in pensio�ne e ha rifiutato l'offerta del «Sun» di rientrare spettacolarmente sul�l'aereo con Biggs. A Margate, luogo storico per le gesta di Sir Francis Drake e per le passeggiate di Charles Dickens, gli amici aspettano fiduciosi Biggs. «Non può fare alcun male libero ha detto uno di loro -. Non solo è malato, ma con i ritardi che hanno le ferrovie oggi un colpo preciso come quello del treno sarebbe im�possibile». La rapina nell'agosto del 1963: catturato, fugg�di prigione Gli restano 28 anni da scontare, ma spera in un gesto di clemenza Ronnie Biggs, che ha 71 anni, è tornato a Londra (foto a destra) In sedia a rotelle. Ma era in migliori condizioni quando è apparso Ieri (a sinistra) al tribunale di Chiswìck, che ne ha confermato l'arresto