Gli Usa riprendono i voli spia

Gli Usa riprendono i voli spia Gli Usa riprendono i voli spia Un ricognitore al largo della Cina Maurizio Molinarl corrispondente da NEW YORK Gli Stati Uniti sfidano la Cina ripren�dendo i voli spia ma nel braccio di ferro fra i due Paesi spunta l'ex presi�dente Clinton, da oggi in visita ad Hong Kong. Con il decollo di un ricogni�tore RC-135 dall'isola di Okinawa so�no ripresi ieri i voli spia degli Stati Uniti lungo le coste cinesi. Il velivolo americano è decollato poco prima del�l'alba, ora del Pacifico, ed ha seguito una rotta a largo della costa settentrio�nale cinese svolgendo le operazini di sorveglianza elettronica sull'attività delle basi militari di Pechino nell'area. I voli spia erano stati interrotti da Washington dall'indomani dell'inci�dente del 1 aprile scorso quando un ricognitore EP-3E fu costretto ad atter�rare sull'isola di Hainan dopo una collisione con un jet cinese F-8. Da allora Pechino non ha mai cessato di chiedere la definitiva sospensione dei voli americani ritenendoli una viola�zione dello spazio aereo nazionale anche se la rotta è oltre il limite delle venti miglia dalla costa. Washington li difende invece a spada tratta facendo presente che, osserva un portavoce del Pentagono, «anche altri Paesi dell'area li conducono». Con la decisione di riprendere uffi�cialmente i voli il Pentagono sfida Pechino ma ieri sui cieli tutto è filato liscio: il ricognitore Usa (27 membri di equipaggio fra cui 14 uomini dell'intel�ligence) è decollato dalla base di Kadena senza la scorta degli F-15 e non è stato intercettato dai jet cinesi. Quan�do la notizia del volo è stata data da Washington, Pechino ha evitato di reagire a caldo, chiudendosi in un silenzio glaciale. I due Paesi sono alle prese con l'ultima fase del braccio di ferro sull'aereo fermo ad Hainan: i tecnici americani lo hanno esaminato ed ora si tratta di vedere come e quando potrà essere restituito. Ma i fronti di attrito non mancano, a comin�ciare dai continui arresti a Pechino di cinesi residenti in America: l'uomo d'affari Liu Yaping, scomparso da due settimane, è l'ultimo di una lunga serie. Nella lista figura anche Li Shaomin, docente all'Università di Honk Kong, accusato di spionaggio: cento accademici hanno sottoscritto un ap�pello in suo favore. In questa cornice di rapporti ad alta tensione arriva ad Hong Kong l'ex presidente Bill Clinton, che gioved�chiuderà i lavori al «Fortune Global Forum» inaugurati oggi dal presidente Jiang Zemin. Gli organizzatori smenti�scono ogni ipotesi di incontro fra Clin�ton e Jiang ma l'Amministrazione Bush cela a difficoltà un certo imbaraz�zo. «Gli ex presidenti possono andare dove vogliono» ha dichiarato a denti stretti Paul Wolfowitz, numero due del Pentagono. Ma l'ex consigliere per la sicurezza nazionale Sandy Berger getta acqua sul fuoco: «Bill Clinton sa bene quale è il ruolo di un ex presiden�te». Per scongiurare ogni malinteso Clinton prima di partire ha incontrato Condoleeza Rice, consigliere di Bush. L'Estremo Oriente e l'area del Paci�fico sono destinati ad assumere mag�giore importanza nella nuova dottrina strategica che il Pentagono sta definen�do e che Bush illustrerà a fine mese. Il Segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld, è favorevole a forze armate più ridotte (attualmente gli effettivi sono 1,4 milioni) con maggiori tagli per l'esercito a vantaggio di aeronautica e marina perché gli scenari di possibili conflitti sono cambiali: l'ipotesi non è più quella di essere in grado di condur�re contemporaneamente due conflitti tradizionali ma di dover intervenire rapidamente su scenari di crisi che, da Taiwan alla Corea, sono soprattutto in Estremo Oriente. I tagli all'esercito comporteranno una riduzione della presenza in Europa mentre per realiz�zare interventi efficaci a lunga distan�za il Pentagono punta sull'agilità tatti�ca garantita da nuovi armamenti: dal�le navi «invisibili» ai radar ed aerei di lunghissimo raggio. Potrebbero rimet�terci le portaerei, giudicate un facile obiettivo di attacchi missilistici. La dottrina Rumsfeld è complemen�tare alla realizzazione del sistema di difesa antimissile: per metterla in atto il Pentagono chiederà al Congresso di aumentare il bilancio a 310 miliardi di dollari nell'anno in corso ed a oltre 330 miliardi nel 2002. Silenzio di Pechino Mentre imbarazza Bush la visita di Clinton a Hong Kong Il presidente americano Bush (a sin.) con il segretario alla Difesa Rumsfeld