Amato conro Bossi; è «bizzarro» sull' Europa di Amedeo La Mattina

Amato conro Bossi; è «bizzarro» sull' Europa Amato conro Bossi; è «bizzarro» sull' Europa «Per lui è il frutto di una congiura massonica-comunista» Amedeo La Mattina inviato a BERLINO Due fantasmi si aggravano ieri nei saloni dell'albergone Estrel di Berli�no dove si è aperto il congresso del Pse. L'incubo dei socialisti europei si chiama Berlusconi-Bossi, e con la materializzazione di questo incubo i vari Schoeder, Jospin, Blair, Persson e Gutteres temono di doversi svegliare luned�prossimo, se in Italia vincerà il centrodestra. Forse questi capi di governo hanno cominciato a immaginare di trovarsi davanti Berlusconi al po�sto del loro amico-compagno Ama�to, un «mister X» al ministero degli Esteri, Bossi o chi per lui che li considera «bombaroli», «comuni�sti», ((tecnofili», cioè tecnocrati e pedofili. Giuliano Amato in qualche mo�do li ha rassicurati, ma allo stesso tempo ha buttato altra benzina nel fuoco. Ha detto che la politica estera italiana è «largamente bipartisan», come dimostra il mandato che lui ha ricevuto per il vertice di Nizza. Poi ha preso la mira contro Bossi: «Nella Casa delle Libertà ci sono formazioni politiche che han�no posizioni bizzarre sull'Europa che Bossi considera il fratto di una congiura massonica-comunista. E' auspicabile ha aggiunto Amato che in mattinata aveva tenuto ima lezione alla Università Humboldt fondata da Hegel che questa posizione bizzarra non produca ef�fetti sulla politica estera del centro�destra. Certo, dipende da come andranno le elezioni e dai voti che prenderanno i singoli partiti». Comunque, nonostante le «stra�vaganze» di Bossi, Amato ha assicu�rato i suoi interlocutori che gli italiani sono di provata fede euro�peista, come sostiene Ciampi. E in ogni caso in Italia non c'è «un problema di autoritarismo». «Sem�mai abbiamo la tendenza di una parte dell'opinione pubblica a chie�dere risposte nazionali per contra�stare le ansie che vengono da mi�nacce esteme con l'immigrazione. E' una questione -ha precisato Amaton che riguarda tutti gli europei. Ora si tratta di convincerli che le risposte che servono non sono nazionali ma europee». A tirare su il morale ai premier europei ci ha provato Veltroni che nel bureau del Pse ha fatto il punto della campagna elettorale italiana. «In queste ultime settimane si regi�stra una forte ripresa di consenso attorno al centrosinistra e una fre�nata della capacità espansiva della destra. In 130-150 collegi la partita è ancora aperta». Nonostante Bossi, per il segreta�rio dei Ds in Italia non si pone una «questione di legittimità democrati�ca perché gli schieramenti che si possono alternare sono tutti legitti�mati a govemare». Per cui il nostro Paese non corre il rischio di andare incontro a sanzioni europee, ma di perdere «quel prestigio intemazio�nale conquistato in 5 anni di gover�no di centrosinistra». Ci sono tre incognite, ha aggiunto Veltroni. La prima riguarda il conflitto di inte�ressi di Berlusconi, che «va oltre la questione televisiva». In sostanza, il leader dei Ds ha messo le mani avanti rispetto agli «annunci delle prossime ore» che il Cavaliere farà ajiroposito delle sue aziende televi5iVe. ■DfsommS; SSh bastand"iiié F saggi europei né il blind trust, perché il patrimonio del leader del Polo riguarda un «largo complesso di interessi». Quello legato alle assi�curazioni, ad esempio: come si comporterebbe il presidente del Consiglio Berlusconi di fronte agli aumenti delle Re auto? La seconda incognita è il peso politico che avrà 1'«antieuropeo» Bossi in un'eventuale maggioranza di centrodestra. A questa si salda la terza incognita che fa dire a Veltro�ni che l'Italia è sotto osservazione. E' l'eventuale mancato rispetto del patto di stabilità che preoccupa di più i Paesi europei, perché gli effet�ti nelle loro economia sarebbero devastanti. «Quando Berlusconi parla di 330 mila miliardi di tagli fiscali, allora si vuole minare il patto di stabilità alle fondamenta. Del resto non conosciamo il vero programma del centrodestra, e que�sta è la vera anomalia della campa�gna elettorale». Ma Schroeder che ne pensa delle accuse di Bossi e delle incognite che vengono dall'Italia? «Non è mio compito conunentare la presa di posizione di un leader politico italia�no: si rivolga al mio addetto stam�pa», ha risposto il Cancelliere con la faccia di pietra, al termine della conferenza stampa con Jospin e Amato. Qualcuno ha interpretato questa battuta come una presa di distanza dai «compagni» italiani, ma a scanso di equivoci Schroeder si è augurato che «gli amici italiani ottengano la fiducia degli elettori per continuare a lavorare in Europaeper l'Europa». Già Amato, cosa farà dopo? In�tanto ieri Veltroni e Boselli lo han�no candidato alla vicepresidenza del Pse. Si tratta di un incarico un^ ■^iló'StoppO'ètretto perTuTir'quale ha assicurato che qualunque cosa accadniil 13 maggio, si occuperà di Europa. «E continuerò a farlo an�che se seduto, in piedi, in aereo o alla stazione ferroviaria». Il presidente del Consiglio Giuliano Amato