La Bbc scopre il conflitto d'interesse di Paolo Passarini

La Bbc scopre il conflitto d'interesse La Bbc scopre il conflitto d'interesse Londra, appassisce il mito della radio-tv pubblica reportage Paolo Passarini ccrrisponriente da LONDRA Sì, è la Bbc, non è la Rai, la Rai-Tv...». Viene voglia di cantare al rovescio il motivetto di Renzo Arbore, quan�do il mito si materializza perentorio sull'orizzonte de�solato che si offre all'uscita della stazione della metropoli�tana di White City, nella peri�feria occidentale di Londra. Il mito è là, inequivocabile, e ha la forma di un grattacielo tronco con la superficie bian�co-opaca, un po' spaziale, e i vetri nero affumicati. L'atrio è aperto e luminoso, con nu�merose poltrone e qualche palma. L'atmosfera è operosa e discreta, come quella di un posto dove si producono cose giuste e virtuose. Altri tempi, altro luogo, ma l'associazione mentale tra la Bbc e i bolletti�ni della seconda guerra mon�diale scatta naturale. La Bbc è come il duca di Wellington e Winston Churchill, inconcus�sa nemesi di dittatori. E' an�che la tv pubblica per eccel�lenza, con informazione inap�puntabile, documentari di al�to livello, fiction di ottima qualità, e niente pubblicità. Insomma, è la storia di un enorme successo, che dura ormai da ottant'anni. Ma è mai possibile che la Bbc, ago�gnata in passato anche da Walter Veltroni, non abbia problemi? Sì, ne ha. Uno so�prattutto, e anche piuttosto grosso: si chiama conflitto di interessi, un'espressione che dovrebbe essere facilmente capita anche in Italia. Il momento, adesso, è mol�to delicato, perchè tutti san�no che tra un mese ci saranno le elezioni e una tv pubblica in queste situazioni va sulla griglia. Tanto più che, mentre la fama estera della Bbc è immacolata, in patria c'è da tempo una certa tendenza al «Bbc bashing», cioè al «dagli addosso alla Bbc», che del resto non ha sempre avuto solo ammiratori. Churchill al�l'inizio ne diffidava (allora c'era solo la radio, natural�mente) e cambiò atteggiamen�to solo dopo aver constatato l'efficacia di alcuni suoi di�scorsi trasmessi via etere. Margaret Thatcher, fedele agli insegnamenti del suo gu�ru Keith Joseph, non poteva certamente approvare l'esi�stenza di una «televisione di Stato» e il suo unico problema era di metterci, come presi�dente, «uno dei nostri». Il presidente è uno dei 12 com�ponenti il Comitato dei Gover�natori, che governa e regola l'azienda (vale a dire stabili�sce che cosa trasmette e in quali campi si può sviluppa�re). Presidente e governatori sono di nomina governativa, come finisce per l'esserlo di fatto il direttore generale. E adesso il presidente, Sir Chri�stopher Bland, è dimissiona�rio per conclamato conflitto di interessi da quando, alla fine di aprile, è stato nomina�to anche presidente della British Telecom. Ma non è que�sto il conflitto di interessi importante. Tony Blair, che come labu�rista ama l'idea stessa della Bbc, ha usato finora la mano leggera. Ha promesso che a settembre indicherà un nuo�vo presidente e tutti lo aspet�tano al varco, essendo già il vice-presidente e il direttore generale entrambi laburisti. Si cerca un bel nome di indi�pendente. Ma il problema del�la natura pubblica della Bbc non sta tanto in un eccesso di politicizzazione, che in fondo non c'è. «Adesso che ci saran�no le elezioni, la gente qui non ha mica paura per il suo lavoro, come succede in Fran�cia», ci ha detto Alison Homewood, direttrice commer�ciale di Bbc-Worldwide, evi�tando educatamente di citare altri paesi mediterranei. Ma la questione del conflitto di interessi, determinato dalla particolare forma pubblica della Bbc emerge più seria�mente altrove. «Elisabetta Seconda per grazia di Dio regina del Regno Unito, della Gran Bretagna, dell'Irlanda del Nord e dei Nostri altri Possedimenti e Territori, capo del Com�monwealth e Difensore della Fede...». Non sono molte le radio-tv fondate su una «Royal Charter». Si capisce, quin�di, come i governatori della Bbc abbiano il compito di regolarla. Ma qui sorge un conflitto, le cui conseguenze si cominciano a sentire: i governatori sono tenuti, da una parte, a essere i campioni della Bbc; dall'altra, a frenar�la. Questo, in una fase di rivoluzione multimediale, è molto pericoloso. «Tra cam�pioni e regolatori ha sciitto il "Financial Times" c'è un ovvio conflitto di interesse». La Bbc è finanziata con danaro pubblico raccolto dal governo sotto forma di una tassa per il possesso di un televisore di 104 sterline al�l'anno, uguale per tutti. L'an�no scorso la tassa ha fornito alla Bbc 2,3 miliardi di sterli�ne, che dovrebbero diventare 4 quest'anno per generosità del governo. Da tempo, come tutti i grandi operatori di media, la Bbc ha messo gli occhi sul digitale, campo nel quale il suo precedente diret�tore John Birt desiderava espanderla moltissimo e che invece il suo successore Greg Dyke, attualmente in carica, ha poi delimitato. Ma uno sviluppo ulteriore ci sarà e cos�gli altri operatori accusa�no la Bbc di violare il confine tra servizio pubblico e com�portamento scorretto perchè, ricevendo fondi governativi per un servizio, li investe per essere competitiva in un altro campo. James Harding, Me�dia Correspondent del «Finan�cial Times», allarga il proble�ma: «E poi suona sempre più strano questo fatto che se la Bbc trasmette "Titanic" è un servizio pubblico, se invece lo trasmette la Carlton no». Ma è paradossalmente la Bbc a pagare per questa sua situazione di privilegio, alme�no sul piano strategico. Har�ding offre questo ritratto: «La Bbc è come un corridore di fondo in forma e in salute, solo che nessuno sa dove corre. Vuole diventare produt�trice mondiale di programmi? Vuole diventare trasmettitrice digitale? Non si sa». Non si sa, ma alcune cose si possono escludere. Certo, le finanze, con i maggiori fondi governa�tivi, con i tagli di Dyke (ha tolto anche i croissant dalle riunione mattutine) e i buoni introiti di Bbc-Worldwide (che vende programmi anche alla Rai, come «Teletubbies» o «Top of the Pops», e a Mediaset, come «Il corpo uma�no» e «Dinosauri»), non van�no affatto male. «Ma come dice Harding se la Bbc volesse, diciamo, comprarsi una televisione in America, non avrebbe abbastanza sol�di». La distanza con WarnerAol si è fatta stellare. Insom�ma, i suoi doveri pubblici impediscono alla Bbc di cre�scere come certo meritereb�be. E, nei media, non crescere diventa sempre più pericolo�so. Un enorme successo che dura da 80 anni, ma il presidente è dimissionario da quando è anche al vertice Telecom I doveri pubblici le impediscono di svilupparsi come meriterebbe; e questo rappresenta un pericolo i a » a : vm sa? r ^ j IMI ;inl,,35iiiti jyif^Si A sinistra, la vecchia sede della Bbc nel cuore di Londra, a destra lo studio per gli effetti sonori Giornalisti e tecnici preparano II notiziario delle cinque del pomeriggio

Luoghi citati: America, Gran Bretagna, Irlanda Del Nord, Italia, Londra, Regno Unito, Wellington