Tank israeliani a Betlemme

Tank israeliani a Betlemme Tank israeliani a Betlemme Sharon respinge il rapporto Mitchell TEL AVIV Unità scelte israeliane, sostenute da cingolati e da carri armati, sono penetrate ieri nel villaggio cristia�no di Beit Jalla (presso la città autonoma palestinese di Bet�lemme) e per quattro ore hanno combattuto di casa in casa contro mUitanti di al-Fatah, per mettere a tacere postazioni palestinesi che dominavano la sottostante super�strada Gerusalemme-Hebron. Il bilancio della battaglia è di un palestinese ucciso (un responsa�bile di al-Fatah) e una ventina di feriti, fra cui due bambini. La colonna militare che alle otto di mattina ha risalito sparan�do la collina su cui fra vigneti e ohveti è adagiata Beit Jalla era diretta alla casa di Sahil al-Jundi, un noto impresario edile. La sua stanza da letto è stata centrata da un colpo di cannone pochi minuti dopo che la mogUe ne era uscita e poi l'intero edificio è stato seque�strato per alcune ore dai miUtari, secondo i quali era «di importanza strategica vitale». Con un cingolato israeliano par�cheggiato sotto al terrazzo, al-Jun�di ha poi detto ai giornalisti di aver costruito nella sua vita in Israele almeno 20 mila appartamenti. «Questo è il loro ringraziamento» ha aggiunto, mostrando i finestri�ni infranti della sua automobile. Per la prima volta, il ministro della difesa Benyamin Ben Eliezer ha confermato che i comandanti militari israeliani sono autorizza�ti, in caso di necessità operativa, a entrare nelle zone autonome per mettere a tacere le postazioni pale�stinesi. Quando ieri il colonnello Beny Ganz, responsabile della zo�na di Betlemme, si è trovato sotto il fuoco, non ha esitato a marciare verso Beit Jalla. «Se domani ci riprovano, torneremo» ha avverti�to. «Se invece stanno tranquilli, staremo tranquilli anche noi. È tutto cos�semplice». La spietata guerra di attrito israelo-palestinese è proseguita ie�ri anche nella Striscia di Gaza e in territorio israeliano. Da Gaza i mortai palestinesi hanno sparato ancora una volta contro la cittadi�na israeliana di Sderot, senza fare vittime. Nella colonia di Netzarim è esploso un ordigno, in quella di Neve Dekalim gli abitanti si sono trovati a lungo sotto il fuoco pale�stinese. A Petach Tikwa, presso Tel Aviv, una bomba è esplosa nella zona della stazione centrale degli autobus. Un'operazione ri�vendicata da Beirut dalle «Brigate del ritomo». Arrivano intanto le prime rea�zioni al rapporto Mitchell, l'ex senatore americano che ha indaga�to sull'origine della rivolta palesti�nese per riferire a Bush: dai pale�stinesi è venuta una cauta appro�vazione, il ministro degli Esteri israeliano Peres ha parlato di «do�cumento equo e bilanciato» men�tre il premier Sharon lo ha respin�to affermando che Israele non bloccherà gli insediamenti, come suggeriva la commissione, [a. b.)

Persone citate: Ben Eliezer, Beny Ganz, Bet, Bush, Jalla, Neve Dekalim, Peres, Sahil

Luoghi citati: Beirut, Betlemme, Betlemme Sharon, Gaza, Israele, Petach Tikwa, Striscia Di Gaza, Tel Aviv