Un vivaio di burocrati e politici

Un vivaio di burocrati e politici I «piccoli» di Botteghe Oscure, sempre attaccati dall'ala dura dell'autonomismo Un vivaio di burocrati e politici Filippo Ceccarelll o Un vLTIMA vera scuola di poUtica; vivaio di burocrati in erba; rampa di lancio per voltagabbana; accademia di imminente nichihsmo; club di scherzomani comunisti: «Viva la Fi..., viva la Fi..., vivala Fi-ggi-cì!». Tutto si può dire in fondo della Fgci, Federazione Giovanile Comunista Italia�na. Ma non che abbia flirtato con il tenorismo. O almeno: davvero non risul�ta, tantomeno ai vertici. Più precisamente: non risulta negli Anni Settanta, quando anzi i «figicciotti» venivano fatti bersaglio delle ironie e anche degb assalti del Movi�mento. Gridavano allora gli autonomi: «Via! Via! la nuova polizia!»; appellativo che alla Fgci restò appiccicato dopo il vano tentativo di ripristino, con il povero Lama, di unapresenza all'università diRoma. Tantomeno si può dire che una qualche contiguità terroristica sia stata ipotizzata negli Anni Ottanta, dopo la segreteria di D'Alema, cui seguirono alla guida della Fgci Marco FumagaUi e Pietro Polena, che appena eletto dichiarò che gli unici russi che era disposto a sopportare erano Tolstoj e Dovtoevskn. Per la verità disse anche. Polena, che gfi piaceva Eros Ramazzotti. E cos�anche sul piano dei gusti la distanza con il mondo della lotta armata non poteva essere più marcata. Fece scandalo Nicky Vendola, semmai, ma per altre ragioni. Negh Anni Ottanta, oltretutto, il terrorismo si spense. E dopo un devastante riflusso preannunciato da «La febbre del sabato sera», e un quieto vivacchiare in un appartamento ormai inglobato nel palazzo�ne delle Botteghe Oscure, si spense pure la Fgci. Con un paio di mesi di anticipo sul Pd, nel dicembre 1990 venne promulgato a maggioranza l'autoscioglimento dell'or�ganizzazione giovanile comunista. Le esequie ebbero luogo in un tetro centro fieristico alla periferia di Pesaro. Dal podio l'ultimo segretario Gianni Cuperlo ebbe parole di riprovazione per il modo «scorretto e sconcertante» con cui l'Unità, rappresentata da Fabrizio Rondolino, già «fijgiciotto» di rango, aveva rappresentato i lavori congressuali, pure anticipando l'or�ganigramma della nascente Sinistra Giovanile. Cos�venne chiamata l'ex Fgci, altrimen�ti detta la «Cosina», prima che la «Cosa» occhettiana venisse battezzata pds. A pro�posito di terrorismo: proprio nel dicembre 1990 il Parlamento approvava in via defini�tiva l'indulto (due anni di scphto ai terrori�sti) e usciva il film «Verso sera» della Archibugi, ambientato ntelVanno della P38. E insomma: se proprio si deve trovare una congiunzione tra la Fgci e la lotta annata bisogna riandare molto indietro nel tempo, agli Anni Sessanta. E dunque occorre soffermarsi sul simboheo passag�gio di una rivolteli^ da un vecchio capo partigiano ai giovani della Fgci di Reggio Emilia, tra cui ErajjGp Franceschini. L'epi�sodio è ricorda�to dal profes�sor ViigÙio Ila�ri nel suo recente e assai inte�ressante studio sulla «Guerra civile» (quaderni di Ideazio�ne) ed è in qualche modo alla base della teoria dell'album di famigha. E tuttavia, come si diceva, negh ultimi trent'anpi questo album non offre altri spunti. Per sua natura, l'identità dei «figiciotti» non ammetteva rottura con la figu�ra patema, con il Partito. All'interno di questa cornice i romani ebbero una fase piuttosto creativa veltronian-pasoliniana; i ncdlanesi si connotavano per il loro solido riformismo, anche trasmesso per via fami�liare; a Torino nella Fgci crebbero non solo Fassino e Livia Turco ma anche il futuro psichiatra berlusconiano, poi diniano, poi cossighiano, poi verde e poi misto, insom�ma: Meluzzi. Neppure i giornali di quegli anni offro�no spunti per ima eventuale ricostruzione demoniaca della Fgci. Massimo esponente della pubbUcistica «figiciotta» è da conside�rarsi Nando Adomato, che oggi è in Usta con Forza Italia. La sua «Città futura», peraltro vitale e persino divertente, oscilla�va tuttavia fra Rodano, che fece le lodi d�Lucia Mondella, e certi articoli un po' stupefacenti, tipo «Rockando e rollando sotto le stelle». Chiusa «La Città futura», con Rondolino usa «Jonas», che avrebbe avuto vent'anni nel 2000. E mai avrebbe immaginato, nel 2001, di doversi spiegare ; questi arresti a dieci giorni dalle elezioni. L'unico «flirt» con le armi? La pistola che un partigiano consegnò a Franceschini Una sezione della Fgci negli Anni Ottanta

Luoghi citati: Italia, Pesaro, Reggio Emilia, Torino