Sojuz, la più amata da ttutti i cosmonauti di Antonio Lo Campo

Sojuz, la più amata da ttutti i cosmonauti i'PRGOGtIÒ DELL'INDUSTRIA RUSSA Sojuz, la più amata da ttutti i cosmonauti ron rfc 071 non rx^iov retroscena Antonio Lo Campo E| la più longeva delle navicelle spaziali finora mai realizza�te, e dai tempi iu cui venne progettata fino ad oggi, le sue impre�se abbracciano quasi mezzo secolo di storia dell'astronautica. L'ultima tra quelle uscite dalla «catena di montaggio» russa, che finora ne ha fatte volare 87, è la Sojuz Tm-32, che da ieri mattina è in orbita attorno alla Terra con il miliar�dario Dennis Tito, all'inseguimento della stazione orbitante Alpha. La Sojuz viene utilizzata come «scialuppa di salvataggio» per la stazione Alpha, e sostituirà quella che è già agganciata su un altro boccaporto, in orbita dallo scorso 1 novembre. Per ragioni di sicurezza infatti, si è deciso di sostituire ogni sei mesi una Sojuz, che dopo un periodo cos�lungo in orbita non offre più garanzie di sicurezza per consen�tire all'equipaggio che abita in per�manenza la stazione spaziale, di rifugiarsi in caso di gravi incidenti su Alpha. Se ciò capitasse, i tre abitanti della stazione, potrebbero rientrare a terra con la vecchia ma sempre affidabile «Sojuz» in poche ore. Pertanto Dennis Tito, che è sedu�to sul sedile di destra, e che naviga in orbita assieme ai due veterani del cosmo Musabajev e Baturin, rientre�rà sulla terra a bordo della Sojuz Tm-31, mentre quella appena arriva�ta resterà su Alfa, e verrà sostituita entro il prossimo autunno. La Sojuz (che significa «Unione» in russo) sarà ancora per qualche anno il veicolo-scialuppa di Base Alpha, in attesa che la Nasa abbia pronto quello che per ora è chiamato X-38, cioè un mini-shuttle che verrà portato in orbita con la navetta vera e propria, e in caso di emergenze potrà ospitare fino a sette astronau�ti, cioè l'obiettivo di abitabilità previ�sto in futuro per la stazione spaziale. Ma la vecchia Sojuz difficilmente andrà in pensione subito. Tren�taquattro anni dopo il primo lancio in versione monoposto (che fin�tragi�camente, con la morte di Vladimir Komarov), e una seconda missione che doveva compiere Jurij Gagarin, è stata progettata in 24 versioni diverse fin dal 1960, compresa quel�la prevista per lo sbarco lunare, che i russi volevano effettuare prima dell' Apollo li americano. Dall'aprile 1967 sono stati effettuati 40 lanci di Sojuz nella prima versione, 15 della Sojuz T, e 32 dell'attuale Trn , in tre versioni che sono state migliorate tecnologicamente nel corso degli an�ni. Il razzo vettore che le lancia da Bajkonour, è rA-2 Sojuz U, di tecnolo�gia derivata da quella del vettore che lanciò Gagarin nel 1961; ma forse è proprio per questo che si tratta di un lanciatore che ha maturato con il tempo una grande affidabilità. In caso di incidente sulla rampa o in volo, c'è un piccolo missile posto sulla punta, sopra il cono protettivo della Sojuz, che strappa via in tempo la navicella dal resto del razzo, e la fa discendere con un paracadute a distanza di sicurezza. Era capitato nel settembre 1983, alla Sojuz T-10; «Sì, ci spaventammo un po' ci raccontò una volta Gennedij Strekalov, che era a bordo ma eravamo super-alle�nati ad una emergenza di questo tipo. Piuttosto rimanemmo senza fiato quando sentimmo l'esplosione del razzo sopra al quale eravamo seduti, che scoppiava sulla rampa poco più tardi». Ma a parte queU'episodio isolato, che in ogni caso non fece vittime dimostrando l'affidabilità dei siste�mi d'emergenza, il vettore Sojuz sembra fatto apposta per i viaggi dei passeggeri di bordo: «La partenza avviene in modo docile, molto più Uscia di quella dello shuttle, dove nei primi minuti tutto vibra e si scuote a causa dei due grandi razzi laterali che vanno a pieno regime ha raccontato Norman Thagard, il pri�mo americano a partire con una Sojuz, dopo aver effettuato quattro voli shuttle Al rientro diversamen�te è un po' più duro, poiché l'atteiraggio avviene in modo classico, con paracadute e impatto al suolo, che viene rallentato moltissimo da picco�li retrorazzi frenanti. Ma è tutto molto sopportabile, specie se non si toma da una permanenza troppo lunga in orbita». UN RECORD DI LONGEVITÀ' Modulo di servizio Sonda per docking delia Sojuz

Persone citate: Base Alpha, Baturin, Dennis Tito, Gagarin, Jurij Gagarin, Norman Thagard, Strekalov, Vladimir Komarov