Una giornata al Multiplex Warner

Una giornata al Multiplex Warner Una giornata al Multiplex Warner Un film ben proiettato, le comode poltrone e un parcheggio enorme e soprattutto gratuito SE non ami le gite fuori porta, come puoi passare il tuo pomeriggio festi�vo? Ovvio: al cinema. Per esempio, alle «Fornaci» di Beinasco, alla multisala della catena «Warner Village Cinemas». Una catena americana? Ovvio anche questo, e basta guardarsi intomo per capirlo: parcheggione immenso. Vista tangenziale. Un cubo di cemento che ospita nove sale. Però qualche differenza c'è e non solo da una multisala dell' Ohio, ma anche da quelle torinesi: il parcheggio è gratis, e non si perde un'ora a posteggiare. Molli la macchina, entri nel cubone di cemento. Ti accoghe un atrio immenso. Di fronte, la biglietteria. Sulla sinistra, ima gelateria, un distribu�tore di bibite e popcorn, bocce di vetro ricolme di fetenzie zuccherine. Sulla destra, una biglietteria automatica e le toilette. In fondo, un bancone che distri�buisce snack e bevande. Per aria, televi�sori sintonizzati su «Coming Soon». Gli addetti sono in tuta, spilla con il nome, cappellino da baseball. Ti avvicini alla cassiera. E se adesso ti butta l�un «Hi, how are you»? No, si Umita a darti il biglietto. Tra l'altro, qui è più caro: 13000 lire l'intero, 10000 il ridotto. Quando vale il ridotto? Il luned�e mercoled�tutto il giomo, da marted�a venerd�entro le 18. A chi è concesso? Ai soliti: under 12, over65, militari di leva. Tu devi sborsare 13000, insomma. Pa�zienza, ti consolerai con ima Coca. Primo segno che sei in una colonia dell'Ohio: hanno la Pepsi, più gradita agli america�ni. Secondo segno: i prezzi. I popcom vanno dalle 5900 lire alle 10500, le bibite dalle 5500 alle 9200, l'acqua ne costa 2900... d'accordo, i bicchieri seguono lo standard americano: una Pepsi small disseterebbe una carovana beduina, cam�melli compresi. Tu però sei solo, e di tutto questo liquame che te ne fai? Be', lo bevi. E di l�a poco ti catapulti alla toilette. Pulita. Con le porte come piac�ciono negli States, di quelle che dall'ester�no possono vederti i calzoni calati. E non ci sono cestini l'ideale per una donna, specie in certi giomi. È tardissimo, corri in sala 5. Solo ora ti accorgi che sul biglietto è segnato il posto: vale a dire che non si può scegliere? Già. Se sei miope e finisci in piccionaia, se sei basso e finisci dietro a Mike Jordan, l�stai. D'accordo, cos�si evitano le sfide all'ulti�ma poltrona, ma il gusto di mettersi dove pare? Si potrà chiedere un posto partico�lare, quando si acquista il bigUetto? Mah. Per adesso, ti accomodi e ti cucchi il filmino scemo sul bon ton cinematogra�fico. Però, le poltrone sono comode. C'è posto sia per la bibitona sia per le gambe. E se ti si sedesse davanti Mike Jordan ci vedresti lo stesso. Dulcis in fundo, il film è ben proiettato. Dopo la sala 5, la sala 6 un pachiderma semivuoto ma conforte�vole; dopo la sala 6... no, non reggeresti un terzo film, per quanto apprezzi il fatto che qui, nel weekend, c'è uno spettacolo notturno. Meglio uscire. E t'incammini verso il parcheggione. Inton�tito dalla sovraesposizione cinematogra�fica, preoccupato dall'odore di popcom che, forse, presto ristagnerà alle «Forna�ci». Come in Ohio. Alessandra Montrucchlo

Persone citate: Alessandra Montrucchlo, Forna, Mike Jordan

Luoghi citati: Beinasco, Ohio, States