«Congelare subito le nuove colonie»

«Congelare subito le nuove colonie» «Congelare subito le nuove colonie» Il leader della sinistra israeliana: è la carta vincente intervista GERUSALEMME Yossi Sarid, capo del Partito Radi�cale, è il leader dell'opposizione e forse la figura più rilevante della sinistra israeliana. Ieri, mentre Mu�barak annunciava il «cessate il fuoco» e prometteva una ripresa delle trattative, si trovava in visita da Arafat. Ai media, cui ha parlato nel pomeriggio, ha dichiarato che una volta richiesto di una confer�ma sulle notizie provenienti dal Cairo, Arafat ha fatto una faccia piuttosto stupita e si è detto ignaro di tali risoluzioni. Tuttavia, l'aria dell'incontro è stata ottimista. Signor Sarid, c'è davvero la possibilità di un cessate il fuoco e di una ripresa delle trattative? «C'è questa possibUità, ma ci vuole pazienza e buona volontà». In queste orfr Peres invita alla cautela, dice che si tratta solo di un intento, di ima discus�sione che si apre, che ancora niente è fissato. «Quello che mi sembra accettato dalie parti è l'idea che sia indispen�sabile un'interruzione delle ostili�tà e anche che alla fine del tunnel ci siano di nuovo delle trattative. Peres e altri politici hanno avuto in questi giorni molti incontri con vari leader palestinesi: molti argo�menti sono stati trattati. In più c'è stata la proposta giordano-egizia�na. C'è una situazione in positivo movimento di cui si cominciano a veder i primi frutti. A questa situa�zione però, Israele, il governo, de�ve dare la sua spinta definitiva». Sharon ha sempre detto che dopo che cessino le violenze è disposto a trattare. «Sono parole: il punto vero, e Sha�ron lo sa bene, sono gli insediamen�ti. Dobbiamo essere pronti a un congelamento delle colonie. Anche dal mio colloquio con Arafat que�sto risulta un punto chiarissimo e irrinunciabile..» Ma Arafat oggi, nonostante gli attacchi di questi giorni, vuole o può garantire la pace? «Qui non si tratta di credere, di ritenere. Si tratta di dare il proprio contributo alla pace con tutte le forze e con ciò che è in proprio potere. Le varie forze presenti den�tro l'Autonomia Palestinese, sono un problema di Arafat». Ma lui di questo non parla. Non vuole dare garanzie. «Io non sono il portavoce di Arafat. Sono un israeliano a cui è molto chiaro quale è la carta in mano nostra che può portare a un cessateil-fuoco autentico: congelare gli insediamenti. Sarà una carta buo�na, una buona ragione per chi fra i palestinesi vuole smettere di spara�re, sarà una cosa buona anche per noi». [f. n.l

Persone citate: Arafat, Peres, Sarid, Yossi Sarid

Luoghi citati: Cairo, Gerusalemme, Israele