Missione impossibile al Polo Sud di Maurizio Molinari

Missione impossibile al Polo Sud Missione impossibile al Polo Sud Dieci ore di volo al buio per salvare scienziato Maurizio Molinari ccrrispondenle da NEW YORK Dieci ore di viaggio su un bimotore attraverso la notte polare hanno trat�to in salvo lo scienziato americano Ronald Shemenski, immobilizzato da una violenta pancreatite mentre era in missione nella stazione «Amundsen-Scott», vicino al Polo Sud. L'operazione di recupero del fisi�co dell'Ohio, 59 anni, entra di dirit�to nel novero dei racconti d'epica del Polo Sud. L'aereo, un «Twin Otter» a due motori, dotato di sci, era arrivato a inizio settimana dal Canada fino a Punta Arenas, l'ulti�mo lembo della Terra del Fuoco cilena. Il pilota, Sean Loutitt, il copilota Mark Cary e l'ingegnere di volo Norm Wong hanno controllato a più riprese piani di volo e ccndizioni del velivolo. «La nostra preoccupazione mag�giore racconta il pilota è stata il freddo». Siamo infatti nel bel mezzo del lungo inverno polare, fino a novembre il sole si fa vedere per poco meno di quattro ore al giorno e le temperature sono proibitive, aggi�randosi attorno a meno settanta gradi. Volare di notte in queste condizioni è proibitivo, soprattutto a causa dei venti che possono im�provvisamente scatenarsi facendo scendere ancora di più la tempera�tura oltre la soglia di meno cento gradi centigradi. Se non fosse stato impellente raggiungere la base «AmundsenScott» per via dell'attacco di pancre�atite e quindi del possibile rischio di vita dello scienziato, il piccolo aereo canadese non si sarebbe mai levato in volo verso i ghiacci dell'An�tartico. Partito da Punta Arenas marte�dì, il velivolo è stato obbhgato a fare più soste, anche per le grandi distan�ze del Polo Sud. Il primo «salto» è stato per raggiungere dalla Terra del Fuoco la base di Rothera per poi da l�compiere il grande salto di 2153 chilometri fino alla sperduta stazione di osservazione del Polo dove è stato recuperato Shemenski: dieci ore di volo senza scalo nella notte. Atterrare sulla piccola pista del�la «Amudsen-Scott» non è stato facile. Il fisico è stato portato subito a bordo e, a rifornimento concluso, l'aereo di Sean Luotitt ha fatto rotta nuovamente verso la base di Rothe�ra altre otto ore di viaggio dove il passeggero si è potuto riposare, ricevendo le prime cure, indispensabili per fargli continuare il tragitto. Passata una notte sotto zero sulla pista ghiacciata di Rothera il bimo�tore è ripartito, e dopo altre cinque ore di viaggio è atterrato ieri, final�mente, a Puntas Arenas. All'arrivo il pilota ha avuto un calo di tensione: «Siamo proprio contenti di essere tornati ha am�messo tradendo un'emozione il viaggio era lungo un percorso sicu�ro, altrimenti non saremmo partiti, ma ci siamo preoccupati molto per le mutevoli condizioni atmosferi�che». Lo scienziato è apparso inve�ce rassegnato al ritomo a casa: «Non c'era proprio nulla da fare, neanche la presenza di un secondo dottore nella stazione mi avrebbe consentito di rimanere perché non vi erano le condizioni per condurre un'operazione chinugica». La malattia improvvisa di She�menski era arrivato al Polo Sud da soli sei mesi ha rischiato di pregiu�dicare il lavoro del team di ricerca�tori della «National Science Founda�tion» perché lui era l'unico fisico presente e senza sarebbe stato diffi�cile rispettare il programma fis�sato di ricerche di astronomia ed astrofisica. Lo stesso bi�motore canadese che ha tratto in salvo Shemen�ski ha cos�lasciato al Polo Sud la fisica Betty Carlisle, una veterana dell'Antar�tico dove ha già svolto due lunghe missioni. Il recupero di Shemenski non ha praticamente precedenti per le con�dizioni in cui è avvenuto. L'unica operazione di soccorso simile fu quella che dell'ottobre del 1999, quando la scienziata Jeni Nielsen chiese di tornare a causa di un gonfiore al seno che richiedeva cure particolari. Il terzo scienziato ad essere evacuato dal Po�lo è stato Robert Thompson, rima�sto ferito alla schiera lo proibitivo. «E' impossibile preveni�re ogni rischio e calcolare tutte le conseguenze quando si va. al polo Sud» ha commentato Thompson, giudicando l'impresa riuscita al bi�motore «davvero ardua». Il più in�differente all'intera impresa sem�bra essere invece il fratello dello scienziato salvato, Robert: «Certo a casa vi è stata apprensione ma Ronald è avvezzo a queste cose, è un vero avventuriero abituato a girare con il suo piccolo aereo attor�no al mon�do». Un'impresa che entrerà nella leggenda dell'Antartide Un aereo a elica atterra sugli sci sfidando il gelo a meno 60 gradi Lo scienziato americano Ronald Shemenski astrofisica. Lo stesso bi�motore canadese che ha tratto in salvo Shemen�ski ha cos�lasciato al Polo Sud la fisica Betty Carlisle, una veterana dell'Antar�tico dove ha già lo è stato Robert Thompson, rima�sto ferito alla schiera lo è un vero avventuriero abituato a girare con il suo piccolo aereo attor�no al mon�do». Un aereoatterra ssfidandoa meno 6LA SP LA SPEDIZIONE NELLA NOTTE POLARE tappe ne lo tatunitense ati ale Le quattro tappe della missione al Polo Sud per salvare lo scienziato statunitense

Luoghi citati: Antartide, Canada, New York, Ohio, Puntas Arenas