Germania, grande malata d'Europa di Francesca Sforza

Germania, grande malata d'Europa Germania, grande malata d'Europa Cresce la povertà, anche Schroeder ammette la frenata Francesca Sforza corrispondente da BERLINO Prima il rapporto mensile con�giunturale delle banche tede�sche, poi le previsioni del Fende Monetario intemazionale, infi�ne le ammissioni del governo Schròder. Anche se le cifre oscil�lano, e non sempre concordano, un dato è certe: l'economia tede�sca è decisamente in frenata. Le stime del predotto intemo lordo sono in netto ribasso (tra l'I,9 e il 2, 2 per cento) e l'inflazione è cresciuta nel mese di aprile al 2,8 per cento tendenziale, con una variazione mensile deUe 0,2. Ieri, inoltre, con la presenta�zione da parte del ministre del lavoro Riester del «Rapporto sul�la povertà», le difficoltà econo�miche della società tedesca sono diventate un fatto pubblico. «Ma che vuol dire oggi essere poveri in Germania? Vuol due forse non avere i soldi per com�prare i vestiti ai propri figli e potersi permettere sole una cio�tola di rise al giorno?», si chiede�va ieri un editoriale del quotidia�ne Frankfurter Allgemeine Zeitung. Certe che ne, ma la doman�da è legittima, soprattutto in considerazione del fatte che sin�dacati, chiesa cattolica e associa�zioni varie seno scesi in campo per chiedere al goveme più rifor�me, più impegno, più sostegni per le classi debeli. Prendiamo Berline, dove se�conde il rapporto la forbice tra ricchi e poveri segna un divarie particolarmente consistente: 275 mila persone vivono grazie ai sussidi statali e 110 mila nuclei familiari sono carichi di debiti. In uno studio condotto dalla Freie Universitàt le perso�ne che vivono sotto la soglia di povertà (fissata all'incirca a 1000 marchi al mese) sono oltre 300 mila. Contemporaneamen�te, si contano a Berline più di 7000 nuclei patrimeniah milio�nari (in marchi) e i centi bancari che superano i 50 milioni di lire al mese sono quasi 1300 (effetti�vamente registrati). «Non è pos�sibile che in una sola città ci sia una sproporzione cos�grande tra ricchi e poveri ha dichiara�te ieri la senatrice Spd Gabriele Schòttler «Non solo il governo, ma anche le imprese se ne do�vrebbero fare carico, creando più posti di lavoro». Riferma delle pensioni, mano�vre aggiuntive di stimolo fiscale, razionalizzazione della politica occupazionale sono tutti argo�menti all'ordine del giomo, nel�l'agenda del governo Schròder. Ma le sproporzioni si vedono, non solo nei numeri dei rapporti ufficiali. Tra la zona est e la zona ovest di Berline, ad esempio, la variazione di prezzi nel settore alimentare e dei servizi può arrivare fino al 10 per cento di differenza. Ed è diventata abitu�dine di molte famiglie deh'ovest quella di fare la spesa all'est, perché i prodotti costano mene, anche se la qualità è ovviamente molto inferiore. «Sto cercando un lavoro da più di due mesi racconta Martin S., studente. che vive del sussidio statale e in questi due mesi non bevo più Ceca Cola, ma una cosa molte simile che vendono al mercato di Prenzlauer Berg. Non mi ricor�de neanche la marca, so solo che ha le stesso colore ma cesta la metà» E il sapore? «Abbastanza simile». Stessa cosa per latte, pane, uova (in un supermercato del quartiere popolare di Kreuzberg, l'altra settimana, c'è stato un vere e proprio assalto: dieci uova mille lire!). Come ricorda�va un'inchiesta dell'ultime nu�mero del settimanale Zitty, «Ber�lino è famosa per le strategie di risparmio: anche se i supermer�cati offrono ogni genere di pre�detti, il vere berlinese sa che in alcuni di questi conviene com�prare sole detersivi, in altri i generi alimentari, in altri ancora prodetti per la casa e cos�via». Nei Lànder orientali pei, il gap tra ricchi e poveri è ancora più evidente: il 10 per cento della popolazione possiede il 48 per cento del patrimonio, e men�tre una famiglia dell'ovest dispe�ne di proprietà private che am�montano in media a 254 mila marchi (254 milioni di lire), al�l'est la media si abbassa fino a 88 mila marchi (88 milioni di lire), circa un terzo di quelle occidentale. Non sono un caso, a questo proposito, le recenti visi�te del cancelliere nei Lànder orientali, considerati territori a rischio sotto più punti di vista: economico, sociale ed elettorale. Il cancelliere tedesco Schroeder

Persone citate: Berg, Martin S., Riester, Schroeder

Luoghi citati: Berlino, Europa, Germania