Vertice al Viminale, il governo aumenta i controlli

Vertice al Viminale, il governo aumenta i controlli Vertice al Viminale, il governo aumenta i controlli «Evitiamo gli allarmismi», Bianco riferisce a Ciampi Francesco Grignetli ROMA Niente allarmismi, ma tanto allarme terrorismo. Il vertice al ministero dell'Interno, presenti il ministro Enzo Bianco e il sottosegretario Massimo Brutti, con i capi delle polizie e i direttori dei servizi segreti, mentre continuava la pioggia di volantini in giro per l'Italia, è stato interamente dedicato ai pericoli per la prossima campagna elettorale. Subito dopo, il mini�stro è salito al Quirinale. Il presidente Ciampi, che già nei giorni scorsi, dopo la denuncia di Berlusconi sui pericoli per la sua persona, aveva diramato una nota in cui si proponeva «garante» per tutte le forze politiche di una serena campagna elettorale, ha voluto conoscere dalla diretta voce di Bianco le misure adottate dal governo. Con procedura non usuale, le agenzie di stampa avevano annunciato in anticipo che il ministro, terminato il vertice con i responsabili delle polizie, sarebbe andato a riferire al Presidente della Repubblica. Una sottoline�atura per un incontro non di routine. A sera, la parola d'ordine del Viminale, dove il ministro è ancora assai seccato con Berlusconi, è: evitare gli allarmismi. Ma senza esagerare. Non foss'altro perché sono mesi che il ministro Bianco )arla di «pericolo» in vista dell'appuntamento elettorae e dirama circolari in merito. Argomenti per essere preoccupati, d'altronde, ce ne sono. Sul tavolo dei partecipanti al Comitato naziona�le per l'ordine e la sicurezza c'era una cartellina che riepilogava il quadro degli ultimi giorni: attentato dei Nipr (Nuclei di iniziativa proletaria rivoluzionaria) in via Brunetti, rivendicazione minacciosa, documento degli Nta (Nuclei territoriali antimperialismo) che annuncia azioni in prossimità delle elezioni, bozze di documenti scoperte nelle celle di brigatisti irriducibi�li, infine la spedizione di volantini. Anche ieri, di questi manifestini, ne sono stati recapitati tanti: in una fabbrica metalmeccanica bresciana, alla Breda di Pistoia, a Chivasso (ma al vecchio indirizzo della Fiat Auto), alla Nuovo Pignone di Firenze, alle sedi della Zanussi di Valbrembo (Bergamo), Conegliano (Treviso) e Mei (Belluno), di nuovo a Milano in un altro deposito Atm e alla Magneti Marelli. Un volantino con la stella a cinque punte è arrivato anche ad Arzano, nell'hinterland napoletano, all'indirizzo della ditta di Antonio D'Ama�to, il presidente di Confindustria. Si tratta sempre dello stesso documento di rivendi�cazione della bomba di via Brunetti, spedito per posta da Roma-Fiumicino, e inviato all'attenzione di quadri sindacali o organizzazioni Cobas. Spesso c'è già stata una risposta indignata da parte di assemblee di lavoratori. Pare che altri documenti stiano viaggiando via Internet. La «campagna di proselitismo» nelle fabbriche è forse l'elemento che più ha impressionato i dirigenti della sicurezza. Ma anche la «permeabilità» delle carceri. Recita quindi il comunicato ufficiale del Viminale: «Non c'è stato un salto di qualità nelle azioni eversive pur essendo in corso tentativi di aggregazione di gruppi circoscritti che rappresentano un rischio da non sottovalutare. Anche tenendo conto del particolare momento politico e istituzionale, l'impegno prioritario delle forze di polizia è quello di continuare a garantire il corretto svolgimento della campagna elettorale e del confronto politico». Perciò è stato dato l'ordine di stringere ancora di più i controlli. E ci sarebbe un primo elenco di possibili obiettivi del terrorismo. Lo rivela il quotidia�no telematico «Il Nuovo», attingendo presumibilmen�te a fonti del Viminale; non solo i nomi di cui si era parlato dopo la clamorosa uscita di Berlusconi, e cioè quasi tutti i leader politici e sindacali, ma anche sedi diplomatiche e centri studio. Sono finite sotto control�lo le ambasciate di Gran Bretagna, Germania, Austria, Giappone e Corea del Sud. Gli uffici della presidenza del Consiglio dove si sta preparando il G8 di Genova. Le sedi dell'Authority sulla Privacy, l'Antitrust, il Garante per le Telecomunicazioni, l'Isvap e altri strutture pubbliche. Sono sotto tutela anche l'Ice (Istituto commercio estero) e l'Istrid (Istituto ricerca e informazione difesa). Un comunicato del ministero precisa: non c'è stato un salto di qualità nelle azioni eversive Preoccupa la campagna di proselitismo Nuovi obiettivi messi sotto tutela

Persone citate: Antonio D', Berlusconi, Ciampi, Ciampi Francesco Grignetli, Enzo Bianco, Massimo Brutti, Mei, Spesso