«Rutelli contro Berlusconi al Raggio verde» di Simonetta Robiony
«Rutelli contro Berlusconi al Raggio verde» «Rutelli contro Berlusconi al Raggio verde» Invito di Santoro. Il leader dell'Ulivo: io ci sarò. Il Cavaliere rifiuta Simonetta Robiony ROMA Nuovo round nella battaglia che contrappone Michele Santoro al candidato premier del centrode�stra Silvio Berlusconi. Quest'ulti�mo ha denunciato, per la secon�da volta in poche settimane, all'Authority delle comunicazio�ni, «Il raggio verde» per la punta�ta su Marcello Dell'Utri che avrebbe dovuto, scrive, «ripristi�nare la completezza e l'imparzia�lità dell'informazione» e invece, a suo dire, ha fatto esattamente il contrario. L'Authority farà co�noscere oggi il suo parere. E Michele Santoro, nel giorno in cui si commemora la libera�zione, convoca la stampa e an�nuncia: «Fino a quando non ci dicono di smettere noi andremo avanti. Anche perché non po�tremmo fare altro. La trasmissio�ne era stata concordata passo per passo con Dell'Utri: se a Silvio Berlusconi non piacciono i miei sorrisi ironici e i miei am�miccamenti non so che farci. Dovrei clonarmi in uno che ab�bia le mie stesse sembianze ma un altro modo di gesticolare. Impossibile». Ma non si ferma qua Santoro. La prossima punta�ta de «Il raggio verde» in onda domani sera, spiega, sarà intera�mente dedicata alla campagna elettorale con un particolare rife�rimento al perché sia bene fare, oppure non fare, un «faccia a faccia» tra i leader dei due oppo�sti schieramenti: «Rutelli con la sua dichiarazione al Tgl ha ri�messo il tema al centro del dibat�tito: ci pare sia il caso di appro�fondirlo, raccontando quel che avviene all'estero e cercando di spiegare le ragioni per cui, men�tre Rutelli lo chiede Berlusconi lo nega con forza». Tra l'altro, in quest'occasione, verrà rinnova�to l'invito ad entrambi, già inol�trato ieri via fax, di partecipare alla sua trasmissione dell'11 maggio, quella che andrà in onda a due giomi dalla scadenza elet�torale, per l'ultimo confronto televisivo possibile prima del voto. Rutelli ha assicurato: «Io ci sarò». Berlusconi invece si è hmitato a chiedere ai giornalisti: «Ma pensate davvero che possa essere preoccupato per un even�tuale dibattito in tv?». Il che aveva fatto nascere qualche spe�ranza. Subito gelata da Paolo Bonaiuti, portavoce del Cavalie�re: «Questo confronto non si farà né s'ha da fare. Rutelh ha un chiodo fisso, ma Berlusconi il confronto lo fa tutti i giomi con i cittadini. Tutto il resto sono pa�gliacciate, quindi la smettano Santoro e Freccerò, dipendenti della tv pubblica di fare i pasdaran dell'Ulivo». Quelli della reda�zione di Santoro continuano a sperare di poterli ospitare tutti e due. Se il leader della Casa deUe Libertà rifiutasse loro sono pron�ti a dare tutto lo spazio al solo Rutelli. Ma sarà utile a Berlusco�ni, rinunciare, poche ore prima che si aprano le urne, a un pubblico televisivo di 5 milioni di spettatori e che, in un'occasio�ne come questa, potrebbe rad�doppiare? Dietro l'ostinata insi�stenza con cui il gruppone dei santoriani chiede a Berlusconi di rispondere alle tre famose do�mande di Rutelh però c'è un rischio. Lo denuncia Santoro, appoggiato dal suo direttore di rete Freccerò: «Potrebbero, quel�li della Casa deUe libertà, con i loro continui esposti, costringer�ci a chiudere. E questo è parados�sale perché la libertà di espressio�ne è un diritto costituzionale e perché l'impedimento ad andare avanti verrebbe proprio da chi dice di battersi per dare a tutti la massima autonomia possibile». E fa l'elenco delle tante cose che gli vengono rinfacciate e che lui non sopporta. Esser considerato l'emanazione del partito antiberlusconiano e non un pezzo d'azienda Rai che fa ascolti e produce: «Io in questa azienda voglio restare, sia che vinca Ru�telh sia che vinca Berlusconi. Ho un contratto senza scadenze: se non piaccio, dovranno cacciar�mi. Non è il momento, per ora, di pensare a trasferimenti sulla nuova Tmc che non è TeleSogno e non so se lo diventerà. Piutto�sto sarà interessante vedere co�me si comporterà il prossimo capo del governo, chiunque sia, con la privatizzazione della Rai». Esser giudicato solo sul piano pohtico e non anche su quello giornalistico: «Ho lasciato la Rai per Mediaset proprio quan�do l'Uhvo aveva vinto e sono tomato in Rai quando la legisla�zione era ormai in fine: se fossi organico alla sinistra, come dico�no, sarei un perfetto cretino a non aver approfittato della situa�zione quando l'azienda era go�vernata dai miei amici». Il conduttore vorrebbe i candidati premier in trasmissione 1'11 maggio Silvio: non temo il confronto CANZONI E POLITICA DEMOCRAZIA EUROPEA Adriano Celentano lo sono un uomo libero «Sono un uomo libero, né destra né sinistra, sogno ancora credendo di pensare, sogno ancora coi gomiti affacciato alla finestra... tutti parlano e parlano o peggio scrivono e scrivono... fra il politico e il possibile, il passero e l'azzurro profondo, il rosso e il suo tramonto, la voce e lo spirito, scelgo di camminare in silenzio accanto a te, vita mia», (testo e musica di Ivano Fossati) ULIVO Ivano Fossati Canzone popolare DS Keith Jarrett Koln Concert Stìng They daiice alone FORZA ITALIA Silvio Berlusconi Azzurra libertà LEGA NORD Giuseppe Verdi Va', pensiero Hevia No man's land
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