Una pillola per dimagrire

Una pillola per dimagrire [ORA DISPONIBILE ANCHE IN ITALIA Una pillola per dimagrire AMPLIFICA IL SENSO DI SAZIETÀ' E PROVOCA UN AUMENTO DEL METABOLISMO CONTROINDICAZIONI SOLTANTO PER CHI HA PROBLEMI CARDIOCIRCOLATORI Antonio Tripodina L/ OBESITÀ ha raggiunto proporzioni epidemi�che in molti paesi industriaUzzati ed è uno dei maggiori problemi di salute pub�blica perché ad essa, e in partico�lare a queUa addominale, si deve un aumento di coronaropatie, ipertensione, iperhpidemia, dia�bete melhto, alcuni tipi di tumo�ri, ictus cerebrale, colecistopatia, osteoartrite, problemi respirato�ri, apnea notturna. Una perdita di peso anche moderata ha un importante effetto benefico nel ridurre U rischio. Stiamo tuttavia assistendo a un paradosso: i mag�giori sforzi per ridurre U sovrap�peso sono ispirati da motivi este�tici e intrapresi da giovani donne verso l'adipe di glutei e cosce, del tutto innocente rispetto aUe pato�logie citate, mentre si portano con noncuranza le prominenze addominali, maschili e femminih, queUe s�meritevoU di cura. In ogni caso l'obesità, anche queUa addominale, è difficUe da trattare a causa deUe sue com�plesse basi fisiopatologiche, che impUcano moltephci fattori gene�tici e ambientali, fra loro varia�mente intrecciati. Le raccoman�dazioni deUe società scientifiche indicano come prioritarie le mo�dificazioni deUo stUe di vita tese a migUorare la dieta è ad aumen�tare l'attività fisica, con l'even�tuale supporto di una psicotera�pia che tolga U cibo dal centro dei pensieri. Il problema non è tanto queUo di perdere inizialmente un certo numero di chili, quanto U mante�nere nel tempo la perdita: è dimostrato che ad un anno i due terzi del calo ponderale vengono recuperati e che a cinque anni U recupero è pressoché totale. Que�sto andamento poco confortante è dovuto, oltre che aU'affìevolirsi della determinazione deU'individuo nel proseguire la dieta e l'attività fisica, anche aUe varia�zioni metaboliche deU'organismo, che, memore dei ricorrenti periodi di «magra» vissuti dagh avi, mal volentieri accetta la perdita deUe riserve energetiche, per cui in una fase di calo ponde�rale, soprattutto se rapido, mette in atto una serie di reazioni per contrastarlo. E' lui che decide qual è U «peso ideale», non le tabeUe. E' comprensibUe quindi l'ansia con cui medici e pazienti attendono la «piUola miracolosa» che h sostenga in questa fatica di Sisifo. Non miracolosa, ma precedu�ta da buone referenze, .è appena arrivata anche in Italia la sibutramina, capostipite di una nuova classe di farmaci antiobesità svi�luppati da ricercatori KnoU. Disponibile negU Stati Uniti dal 1998, e poi in Germania, in Sviz�zera e in altri 30 paesi, conta oltre tre milioni di pazienti attual�mente in trattamento. Nata co�me antidepressivo, la sostanza ha dimostrato presto la sua mag�giore efficacia come dimagrante. Ben assorbita per vìe orale, dà origine nel fegato a due metabohti che agiscono suUe sinapsi neuronali inibendo la ricaptazione sia deUa serotonina sia deUa noradrenalina. La conseguente mag�giore concentrazione di questi due neurotrasmettitori a hveUo cerebrale, produce un doppio ef�fetto dimagrante: da un lato, per merito degU alti Uvelli di serotoni�na, viene amplificato U senso di sazietà, per cui si è indotti ad una minore assunzione di cibo e quin�di ad un minore apporto calorico; daU'altro, a causa degU alti UveUi di noradrenalina, si attiva U siste�ma nervoso simpatico che attra�verso le sue fibre determina una maggiore stimolazione dei ricettori beta-adrenergici del tessuto adiposo bruno, esaltando la pro�duzione di calore e, di conseguen�za, U dispendio energetico. Dopo l'assunzione del farmaco si ha per oltre sei ore un aumento del metabolismo del 30 per cento. Il tessuto adiposo bruno è un tessuto altamente specializzato, ricco di mitocondri, presente nel�la maggior parte dei mammiferi ibernati, e anche negU esseri uma�ni, che produce calore in risposta al freddo («termogenesi senza brivido») o dopo i pasti («termoge�nesi indotta daUa dieta»). NegU animaU obesi si trova in genere in uno stato di relativa atrofia e di quiescenza termogenetica, do�vute almeno in parte aU'apoptosi (morte programmata) degli adipociti bruni indotta dal fattore di necrosi tumorale (Tnf-alfa), iperespresso nel tessuto adiposo bian�co. Per valutare se la sibutramina, oltre a favorire la perdita di peso iniziale, fosse in grado di contribuire a mantenere nel tem�po U risultato raggiunto, si è svolto lo studio Storni (Sibutramine Trial in Obesity Reduction and Maintenance), durato due anni, che ha coinvolto 605 pazien�ti, in otto centri europei. Il risulta�to è che dopo una prima fase di sei mesi in cui i pazienti hanno perso in media 11,3 chUogrammi, coloro che hanno continuato ad assumere la sibutramina sono stati in grado di mantenere U loro peso per altri 18 mesi, mentre U gruppo di controUo lo ha visto progressivamente aumentare. Come tutti i farmaci, anche la sibutramina va usata con caute�la, tenendo ben presenti gU effet�ti coUateraU. Fra questi, in parti�colare, U Ueve aumento deUa pressione arteriosa e deUa fre�quenza cardiaca: una controindi�cazione per chi abbia problemi cardio-circolatori. IL DIFFICILE NON E' SOLO PERDERE PESO MA MANTENERE LA FORMA RAGGIUNTA PERCHE' SOVENTE E' L'ORGANISMO A «DECIDERE» AUTONOMAMENTE QUALE'IL SUO PESO IDEALE A destra. 1955: quando grasso è bello. La coppia vincitrice del concorso dei Grassoni, che si è tenuto per decenni a Cavour, in provincia di Torino

Persone citate: Antonio Tripodina, Cavour

Luoghi citati: Germania, Italia, Stati Uniti, Torino