Assicurazioni: Sai e Fondiaria non pensano più al matrimonio

Assicurazioni: Sai e Fondiaria non pensano più al matrimonioLigresti: vogliamo restare al 5(^. Bondi: noi non vendiamo Assicurazioni: Sai e Fondiaria non pensano più al matrimonio TORINO «Fondiaria? Non c'è niente, non ci interessa». «Sai? Nessun aumento delle quote in vista». Dai «promessi sposi» smentite incrociate alle tanto sospirate (dal mercato) nozze dell'anno nel mon�do dell'assicurazione. I vertici Sai confermano: di fusione con la compagnia controllata da Montedi�son non se ne parla. Stessa tono per le dichiarazio�ni arrivate ieri da Enrico Bondi, amministratore delegato di Montedison: «La vendita non è all'ordine del giorno». Ad illustrare la posizione della Sai è Jonella Ligresti, figlia di Salvatore, da poco più di un mese presidente della società assicurativa torine�se, ieri al suo debutto di fronte all'assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2000 e la distribuzione dei dividenti (0,31 euro alle ordina�rie e 0,3514 alle azioni risparmio). «La mia famiglia spiega è intenzionata a mantenere saldamente il controllo della Sai, il vero gioiello del nostro gruppo, e questo chiude ogni spazio ad operazioni del genere». Non è un caso, dunque, se ieri l'assemblea ha approvato la proposta di acquistare sino ad un massimo di 75 milioni di euro azioni proprie (tra ordinarie e risparmio) mentre altri 30 potranno essere impegnati nella controllante Premafm finanziaria: si tratta infat�ti di una mossa che indirettamente rafforza la posizione dei Ligresti che attraverso Premafm detengono circa il 470Zo del capitale. Escludere un'ipotesi Fondiaria non significa la rinuncia a nuove acquisizioni. «Il nostro obiettivo confenna la 34enne manager è quello di effettuare operazioni tipo Maa, ovvero puntia�mo a rilevare società più piccole e utilizzare le nostre competenze per risanarle e valorizzarle». Anche il vicepresidente e amministratore delegato di Sai, Carlo Ciani, conferma questa linea: «Il controllo di Fondiaria non è in vendita, e poi quanti soldi possono servire?». Smentita secca anche sulla possibilità di sfoltire un poco 0 proprio portafoglio per fare cassa e lanciarsi in un'impresa del genere. «Tutti i titoli sono negozia�bili spiega Ciani abbiamo partecipazioni importanti, come quelle in Montedison e Banca Intesa, che possono essere oggetto di movimenta�zione. I titoli storicamente in portafoglio sono quelli legati a patti di sindacato come Pirelli e Mediobanca». In particolare «quello in Intesa è un bell'investimento, vale circa 400 miliardi. Crediamo molto in questa banca e nella sua crescita. Lo riteniamo un investimento di base». A sua volta Gavazzi ha smentito eventuali mire sulla Sai; nessun aumento della quota in vista. La partecipazione nella compagnia dei Ligresti (oltre il 4l)(i) viene infatti ricondotta a ((partecipazione finanziaria che potremmo cede�re se consentisse plusvalenze». Anche la compa�gnia fiorentina ieri ha approvato i conti del 2000 (200 lire di dividendo alle ordinarie e 240 aUe risparmio) e annunciato un investimento di 50 miliardi per realizzare 120 negozi finanziari in 5 anni. Ip. bar.]

Persone citate: Bondi, Carlo Ciani, Ciani, Enrico Bondi, Jonella Ligresti, Ligresti

Luoghi citati: Torino