Telecom è pronta a lasciare Stream
Telecom è pronta a lasciare StreamTelecom è pronta a lasciare Stream Mario Sensini ROMA L'accordo per la fusione delle due pay tv italiane, annunciato ieri a Parigi da Jean Marie Messier, presidente di Vivendi Universal cui fa capo TeleH-, riceve la benedizione del governo, ma non ancora una conferma ufficiale dalla News Corp. azionista di Stream insieme a Telecom Italia. Dal quartier generale londinese di Rupert Murdoch replicano con un «no comment» alle dichiarazio�ni di Messier, che ieri all'assem�blea dei soci ha portato un ottimo bilancio e buone notizie. L'accordo di principio sulla fusione tra Tele 4e Stream, ha detto, è stato raggiunto e la palla è passata ai legahper la definizio�ne del contratto. Fiducioso sul via libera dell'antitrust europeo, Messier ha aggiunto che l'esame di Bruxelles richiederà tempo e che il contratto definitivo potrà essere firmato solo tra quattro o cinque mesi. Vivendi avrebbe il 330Zo della nuova Te^ che assor�birebbe Stream, News Corp. il 330Zo ed un'opzione per salire al 500Zo esercitabile a prezzi di mer�cato dopo 18 o 36 mesi. Telecom Italia, che di Stream controlla il 500Zo, è disposta a farsi da parte: «Per quanto ci riguarda l'accordo c'è. Non c'era spazio in Italia per due pay tv digitali, Stream non era strategica per i nostri piani. Non ho ancora firma�to nulla ha detto ieri il presiden�te di Telecom, Roberto Colaninno ma siamo disposti a facilitare la transazione». Anche la Rai, che è azionista con il 20Zo di Te^ (ha un'opzione per salire fino al 100Zo entro il 2003), non sembra avere nulla in contrario. «Abbiamo un interesse e un accordo plurienna�le che durerà ancora 4-5 anni con Telepiù. È chiaro ha detto il direttore generale Claudio Cappon che l'eventuale fusione di cui si parla non cambia di nulla questo nostro rapporto. Noi, ove il progetto andasse avanti, man�terremmo la posizione che abbia�mo con Telepiù nei confronti del nuovo soggetto. Su questo abbia�mo anche avuto conferme dai nostri partner». Il governo e la maggioranza approvano l'operazione, sia pure con qualche riserva. Per il sotto�segretario alle Comunicazioni, Vincenzo Vita, e il segretario dei Ds, Walter Veltroni, è importante che la proprietà della nuova pay tv resti in mani europee, che si rispetti l'accordo sulle produzio�ni nazionali e che non diminuisca l'offerta dei canali digitah. Fonda�mentale sarà comunque il vaglio dell'antitrust, cui si appellano le associazioni dei consumatori. La fusione dovrebbe essere notifica�ta a Bruxelles, ma il Garante italiano può chiedere che gli sia concesso l'esame del caso. Le forti perdite registrate dalle due tv (400 milioni di euro per Stream e 220 milioni di Tele 4lo scorso anno) potrebbero tuttavia per�mettere di strappare più facil�mente il via libera antitrust. L'ingresso in forze del colosso Vivendi Universal, in ogni caso, è destinato a dare una nuova scos�sa al mercato televisivo italiano, e non solo a quello. Tra pochi mesi, ad esempio, le società di calcio si troveranno di fronte un solo acquirente per i diritti tv, per i quali finora Stream e Tele 4si erano date battaglia a colpi di decine di miliardi. Vivendi, tra l'altro, ha dei grossi piani di espansione proprio nella gestio�ne dei diritti e del marketing sportivo. Messier ieri ha espresso interesse per l'acquisto della sviz�zera ISL, oggi in pericolo di bancarotta, ma potentissimo atto�re del mercato dei diritti sul calcio (è proprietaria di quelli extra europei per i mondiali in Giappone e Corea del 2002), e progetta una fusione con la Ufa del gruppo Bertelsmann. Prima di portare a termine il progetto di fusione, una prima tappa di avvicinamento tra Stre�am e Tele+ ci sarà con il decoder unico che consentirà di vedere le due emittenti con un solo appa�recchio, imposto dalla legge per favorire lo sviluppo del mercato della tv digitale satellitare. Stre�am è in leggero ritardo e l'avvio del simulcrypt potrebbe ritarda�re di qualche giorno rispetto alla scadenza del 30 aprile. Jean-Marie Messier presidente del gruppo Vivendi
Persone citate: Claudio Cap, Jean Marie, Marie Messier, Messier, Roberto Colaninno, Rupert Murdoch, Vincenzo Vita, Walter Veltroni
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Telegramma al Duce
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- OGGI IN TV
- Quando il segno si fa universale
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Sola ed etiope la stuprano in venti
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- Un'altra Beretta nel misteri dì Firenze
- Ghidella si Ú dimesso
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Internet, istruzioni per l'uso
- Nascita di Marconi
- Tre domande a Capanna
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- un po'di fantascienza
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy