Odia le correnti, ama Paganini Sarà il premier del Giappone di Fabio Galvano

Odia le correnti, ama Paganini Sarà il premier del Giappone JUNICHIRO KOIZUMI L'UOMO CHE A SORPRESA SOSTITUIRÀ' MORI Odia le correnti, ama Paganini Sarà il premier del Giappone; personaggio Fabio Galvano Hi A vinto promettendo di «fare piazza pulita» delle correnti che paralizzano il suo partito liberaldemocratico e quindi la politi�ca giapponese, di trovare una cura kt i mali dell'economia e di rendere e vicende di governo appetibili al grande pubbhco. Ora, per Junichiro Koizumi, viene la parte più difficile: mantenere quelle promesse. Eppure c'è già chi a Tokyo scommette su questo vincitore un po' a sorpresa e sorprendente, soprannominato «henshin hentai» diverso e strava�gante per le continue sfide che lancia all'establishment imperiale. «E' l'ora degli "strani", per cambiare davvero il partito e U Paese», ha osservato Maidico Tanaka, la figlia del defunto premier Kakuei Tanaka, la quale con Koizumi aveva dato vita a una spregiudicata campagna elettorale nel tentativo disperato, si diceva un mese fa di raccogliere l'eredità del dimissionario Yoshiro Mori, e che per riconoscenza avrà sicuramente un ministero. Diverso e stravagante Koizumi certamente è, per quella che è l'im�magine tradizionale grigi, impetti�ti, severi dei politici giapponesi. E' un melomane, appassionato in parti�colare delle opere di Verdi, Puccini e Wagner: «Amo moltissimo anche Paganini e vorrei visitare Genova», aveva detto il mese scorso a una rappresentazione della «Traviata» portata a Tokyo dal Maggio Musica�le Fiorentino. Ama il rock, il cinema e il teatro kabuki. E' provetto sciato�re e gioca a tennis. Ma soprattutto è un po' capellone, il che può sembra�re alquanto strano per un giappone�se di 59 anni è divorziato, ha due figli ormai grandi che domani, vinta la presidenza del maggior par�tito di coalizione, diventerà formal�mente primo ministro e potrà vara�re il governo da cui i giapponesi si aspettano un miracolo economico. Come tale, sarà lui a guidare il Giappone, a luglio, al vertice del GB di Genova e a quel sognato incontro spirituale con Paganini. Dietro l'immagine un po' incon�sueta e le amicizie controcorrente intellettuali, artisti, letterati che gli hanno creato non poche inimicizie fra i notabili del partito e del gover�no, ma che gli hanno conquistato un'immensa popolarità fra le nuove leve della politica nipponica, c'è però il pohtico di ferro: indicato, fino a poco tenmpo fa, come leader della «banda dei tre», un gruppo di ribelli riformisti nelle gerarchie del partito. La politica è anche una tradizione di famiglia, visto che il nonno fu ministro delle Poste e il padre della Difesa. Eletto al Parla�mento nel 1972, quando aveva appe�na trent'anni, fu ministro della Sani�tà dalla fine degli Anni 80 e delle Poste dal dicembre 1992 all'agosto 1993. Ma nella rincorsa alla succes�sione di Mori, che nei sondaggi godeva ormai del sostegno di appe�na il IVa dell'elettorato, pareva bloc�cato dall'ex premier Ryutaro Hashimoto. E' finita invece che i «grandi elettori» del partito, grazie al peso delle leve più giovani, gli hanno dato 298 voti su 484, relegando Hashimoto (155 voti) a un umiliante secondo msIo. Questo quasi sessantenne dal'aria giovanile e i modi disinvolti, laureato in Giappone ma con una lunga esperienza universitaria a Londra, ha vinto con l'immagine; ma anche con le promesse che han�no dato un brivido di speranza persino alla compassatezza giappo�nese. «Il vento del cambiamento ha detto dopo la vittoria si tradurrà in una politica nuova, per cambiare il partito e il Giappone». In un comple�to grigio di buon taglio, scuotendosi dalla fronte il ciuffo gonfiato e lacca�to, ha annunciato per oggi la scelta del segretario generale del partito: «Manterrò la promessa di non farmi condizionare dalle indicazioni delle correnti, che intendo abolire». «La sua ragione di vita gli ha fatto eco la Tanaka, che in Giappone è popola�rissima per la lingua tagliente e la lotta contro ogni forma d'imbriglia�tura politica sta tutta nel suo programma di riforme radicali». Per non smentirla Koizumi ha fatto un diretto riferimento positivo persino all'Italia, in materia di politica econo�mica: un fatto senza molti preceden�ti nella storia del suo partito. Sostenitore della necessità di risa�nare le finanze dello Stato, caratte�rizzate da un debito pubblico salito al 128 per cento del Pil, anche a spese di una temporanea flessione della crescita economica, Koizumi ha detto: «Paesi come gh Stati Uniti, l'Italia e la Svezia hanno dimostrato con chiarezza che il risanamento delle finanze comporta sacrifici per la popolazione ma è la via maestra per arrivare, dopo un certo periodo, a una vera crescita economica, non drogata e sostenibile». Il nuovo go�verno, ha spiegato, sceglierà la stra�da delle riforme strutturali, del risa�namento del debito, della deregula�tion e delle privatizzazioni: la cura che Mori aveva accarezzato, ma che il Giappone non gli aveva consenti�to. Con questo premier «stravagan�te» potrà essere un'altra cosa. ;ti Il nuovo premier giapponese Junichiro Koizumi acclamato dopo la nomina a presidente del partito Liberaldemocratico