llly nasconde l'Ulivo, Sgarbi riscopre la Patria di Gigi Padovani

llly nasconde l'Ulivo, Sgarbi riscopre la Patria LA SFIDA Di TRIESTE LA CANDIDATURA DELL'EX SINDACO HA RIMESSO IN DISCUSSIONE LO STRAPOTERE DEL POLO llly nasconde l'Ulivo, Sgarbi riscopre la Patria reportage Gigi Padovani inviato a TRIESTE COME sempre.il meglio con Sgarbi arriva alla fine, dopo l'incontro nell'austero castello di Duino, prestato a Forza Italia dal principe Carlo Alessandro von Thum und Taxis per la presentazio�ne dei candidati. Al tavolo del risto�rante c'è Paolo Boccedi, l'assistenteautista-segretario che gli tiene i tre�quattro telefonini e con una sconfina�ta devozione si fa insultare senza ritegno. Paolone annuncia al già istrioneggiante Vittorio: «Maestro, le passo una chiamata importante». In linea c'è l'ex miss Italia Su�sanna Huckstep, che aspetta il professore in un locale del centro di Trieste. Lui guarda prima Marika, bellona bionda dal vistoso decolleté adorante alla sua sinistra e poi la rossa Beatrice dal «viso come un quadro di Tiziano», sognante alla sua destra. Quindi aspetta il permes�so dell'architetta Barbara Fomasir, addetta a coordinargli le iniziative: «Una che vent'anni fa era uno schian�to e ancora oggi si difende», come la presenta il Maestro. Infine si alza ed esce. Si va verso il centro, ad insegui�re un quadro di Jacopo Tintoretto da I COLLEGI «CONTESI» valutare in una galleria aperta appo�sta o a cercare le opere di Sbisà, Bolaffio, Nathan, i pittori che costitu�iscono il suo vero legame con Trie�ste. Naturalmente, la serata sarà conclusa con una delle tre amiche, in trepida attesa. Il duello più mediatico d'Italia, nel collegio uninominale dove corre l'ex sindaco ulivista Riccardo llly, è incominciato: lo sfidante Vittorio Sgarbi la prende con allegria. Ma da ieri, senza il «fair-play» iniziale. «Ah sì? Nega di essere mio amico, come lo ritenevo io, dopo che sono stato quattro o cinque volte a casa sua, ospite a pranzo? Dice che faccio politica per hobby? Allora fategli sapere che la tregua è finita. E' un figlio di papà de-pensante. Volevo attaccare soltanto quel "mona" di Bordon, invece sappia che gli farò un culo così». Si è già detto quasi tutto su questo scontro, ancor prima che incomin�ciasse. Li hanno definiti Dottor Zuc�chero e Mister Caffè, il teledivo e il supersindaco, il polemista e lo snob. Di certo, rappresentano la quintes�senza del centrodestra piacione e volgare (sia pure nella versione colta) e del centrosinistra sgobbone e calvi�nista, in stile tecnologico-imprenditoriale. Ma se si cerca di monitorare la campagna eie ttorale appena avvia�ta, si scopre che il duo Sgarbi-Illy non si sogna neppure di farla. Nes�sun ((faccia a faccia» previsto, pochi incontri molto privati, niente comizi per carità. L'ex sindaco, come sempre senza cravatta («non dovrò metterla alla Camera, è obbligatoria soltanto al Senato») riceve al mattino gh inviati dei giornali al caffè Tommaseo, che fa tanto Mitteleuropa di sinistra, e ha le insegne dell'azienda di famiglia (300 miliardi di fatturato) sulla por�ta. llly sa di poter far pesare otto anni di buona amministrazione, di avere il consenso dei suoi concittadini. spera che lo votino senza troppo accorgersi che cos�facendo daranno un seggio in più a Rutelli. Il suo slogan, sul manifesto minimalista in bianco e nero, è semplice: «H vostro sindaco a Roma». Nessun altro sim�bolo, tanto meno l'Ulivo. Dice il suo avversario: «Si vergogna di stare con Cossutta». Riccardo llly, Ricky per gli amici, replica, con quel suo filo di voce e le parole pesate ima ad una: «Mi hanno chiestodinon abbandona�re la rinascita della città e ora presen�to i miei tre obiettivi prioritari: l'Expo 2007 tematico, l'allargamen�to a Est dell'Unione europea, le infra�strutture». Più o meno, gli stessi progetti che ha perseguito finora Roberto Antonione, presidente az�zurro della Regione Friuli-Venezia Giulia e che si è candidato al Senato, con l'investitura di Berlusconi di un incarico di governo in caso di vitto�ria. Qualche giorno fa, tanto per esercitarsi, ha già portato dal Cavallere (per un incontro riservato) il pre�mier sloveno Janez Dmovsek con il suo ministro degli esteri. Ora gli occhi di tutti sono puntati su questo collegio, Camera 2 Trieste. Il quale maiginale (cioè incerto) non era, perché l'alleanza Polo-Lega par�tiva da una forte superiorità, ma che la candidatura Dly ha rimesso in discussione, con il suo 54 per cento ottenuto nelle amministrative del '97. Perciò i due avversari interpreta�no ruoli esattamente opposti: l'ulivista parla soltanto di problemi locali, il forzista ideologizza lo scontro, rievoca «l'italianità dell'Istria, rapi�na del mondo comunista» e si inchi�na alla Trieste rinconquistata alla Patria nel novembre 1954. Sentenzia llly, un po' schifato: «Da otto anni non si sentiva parlare di queste cose». E poi, Sgarbi è Sgarbi. Cos�alla cena forzitaliota va a ruota libera. Ricorda quando il Cavaliere nel '94, su consiglio di Bossi, fece in una notte gli ùltimi ministri del suo gover�no a vìa dell'Anima, lasciando a casa l'ideologo Miglio per nominare lo steward Speroni. Accusa «Berlusco�ni-Stalin» (testuale)di voler cancella�re la sua faccia dai manifesti per metterci quella di «Berlusconi-mi�ster Hyde» e annuncia un poster mentre beve un caffè con lo slogan «llly me lo bevo». Imita alla perfezio�ne il «senatur» quando gli chiese per non litigare con la moglie di smentire la sua battuta sulle conqui�ste leghiste durante la famosa punta�ta di «Porta a porta» della lite Mussolini-Bellillo». Poi si dedica a un problema che sta molto a cuore ai triestini «patocchi», come vengono definiti quelli Doc. E' l'icona più famosa della città: la piazza dell'Unità d'Italia che guar�da il mare, sulla quale si affacciano la Regione, la prefettura, il Comune, llly l'ha ristrutturata, con una spesa di 10 miliardi, e i lavori di ripavimen�tazione stanno per finire. Denuncia il critico polista: «Hanno usato mate�riali sbagliati, troppo moderni, è un crimine contro i beni culturali, come la piazza Montecitorio di Rutelli o i lampioni davanti a Palazzo Chigi». Replica l'ex sindaco: «E' stata proget�tata dall'architetto francese Bernard Huét, che ha disegnato splendide piazze parigine: lo presenterò a Sgar�bi, dal quale mi divide pure una concezione diversa dell'amicizia)/. Venghino, signori, a Trieste si fa di nuovo l'Italia, quella di Rutelli o di Berlusconi. Almeno, viste dal caffé degli Specchi queste elezioni sembra�no un po' meno poiose. Il critico d'arte accantona il fair play e attacca: «Il mio concorrente è un figlio di papà, da oggi la tregua è finita» L'industriale punta su otto anni di buon governo in Comune Non una parola sull'allean2aosul candidato premier I COLLEGI «CONTESI» COLLEGIO CAMERA FRIULI VENEZIA GIULIA N. 2 Comprende una parte di Trieste città ( non il centro) con alcuni Comuni a Nord e a Sud della città, sulla costa, come Duino e Muggia ELETTORI (poi. '96): 130.650 Deputato uscente: Gualberto Niccolini (Forza Italia) ELEZIONI'96 ^ ©CENTROSINISTRA 41,4Vo (y. LEGA NORD 8.80Zo COMUNALI'93 ©IlLY 53*^1 COMUNAUf97 ® àY S4K CENTROSINISTRA RICCARDO ILLY Q ex sindaco di Trieste 45 anni SFIDANTI 2001 CENTRODESTRA 0 VITrORIO SGARRI eurodeputato e deputato 45 anni Il sindaco uscente Riccardo llly con Vittorio Sgarbi Ifoto Andrea Lasorte]