Povarolli: «13 tenori in tv hanno rilancialo l'opera» di Armando Caruso

Povarolli: «13 tenori in tv hanno rilancialo l'opera» QUARANT'ANNI DI CARRIERA: IL 29 APRILE MODENA FESTEGGIA IL CELEBRE CANTANTE URICO Povarolli: «13 tenori in tv hanno rilancialo l'opera» Armando Caruso MERANO VENTINOVE aprile 1961-ventinove aprile 2001 : due date e una sto�ria infinita. Luciano Pavarotti festeggia quarantanni di carrie�ra, ma ogni anno della sua lunghissima vita d'artista è co�stellata da successi e da fiam�meggianti candeline. Di Lucia�no Pavarotti s'è detto tutto, e di tutto, il contrario. Da quella «prima» di «Bohème» al Teatro di Reggio Emilia, che segna l'inizio di una serie interminabi�le di trionfi, c'è la vita piena di un artista che, al di là dei do di petto e dei «Vincerò», trasmessi a tutte le ore dalla tv, nella seconda parte del Novecento ha saputo rendere più vivo il melo�dramma che sembrava destina�to a tacere per sempre. Il Pava�rotti dalla voce solare che in «Picnic», il 14 luglio all'Hyde Park di Londra, incanterà gli inglesi con arie d'opera e canzo�ni napoletane; il big-tenor che in quarant'anni ha conquistato, sia pur con episodi non sempre felici, il grande repertorio lirico: da Mozart a Verdi, da Bellini e Donizetti a Puccini, a Ponchielli e quello cameristico, da Schubert a Gounod. Pavarotti, 1'«in�ventore» dei concertone dei tre tenori, della beneficenza a favo�re dei bambini d'ogni latitudine è un panzer inarrestabile, che una ne canta e cento ne pensa. Ma è anche il Pavarotti alle prese con il fisco, che ai primi di maggio lo costringerà proprio nella sua Modena, all'ennesima battaglia giudiziaria. Giorni di festa e di passione. Maestro, lei è un pezzo di sto�ria... «Storia mia e del teatro, vissuta ogni giomo con una passione e un entu�siasmo che forse soltanto mio padre riesce a superare. Ho cantato tutto, "Bohème", "Ballo in maschera", dal debutto a San Francisco che ha segnato la mia carriera, "Elisir d'amore", "Puritani", "Sonnambula", la mitica "Figlia del reggimento" con la Sutherland, "Sonnambula", "Favorita", il cavallo di battaglia "Rigoletto", perfino 1'" Idomeneo" di Mozart. E poi, "Tosca", "Aida", "Luisa Miller", "Turandot", "Gioconda", "Otello"». Titolo più, titolo meno, quanti sono? «Credo trentasette, ma non si vendo�no a peso. Ci vogliono qualità vocali e interpretative, squillo ed equili�brio psico-fisico, che consenta este�nuanti performances oltre ogni fuso orario. Il che è fonte di pericolosi stress». Lei ha contribuito al rilancio dell'opera. «Di questo sono sinceramente orgoglioso. E in anni in cui si diceva che i cantanti lirici erano come i maniscal�chi, perché non essendoci più cavalli da ferrare, erano considerati dei falliti. L'interesse per il teatro, allo�ra, sembrava ridotto al lumicino. Invece, fortunatamente, c'è stato un grande rilancio, i giovani riempiono i teatri. Io credo di aver fatto la mia parte. Ma c'è voluto entusiasmo, coraggio, spirito di sacrificio e voglia di primeggiare per rendere un servi�zio alla musica». Già, i giovani a teatro, oggi Non è anacronistico? ((Assolutamente no. La tv ha il gran�de merito di aver fatto conoscere l'opera' in tutto il mondo, la tv l'ha portata fuori dai teatri, l'ha diffusa, l'ha fatta capire. Ecco perché oggi i giovani vanno a teatro. Se il mio volto è riconoscibile da parte di tutti, lo si deve soprattutto alla tv». E ai concertoni. Lei è sincera�mente convinto che le perfor�mances dei tre tenori siano un fatto positivo? «Premetto una cosa. Io sono un fanatico dei tre tenori, di questi tre amici fratemi. Ci vogliamo sempre più bene, ci stimiamo, crediamo in una causa comune, quella di far conoscere opere e canzoni italiane, napoletane, spagnole, americane in tutto il mondo. Ne siamo convinti sinceramente. Per questo non ci fermiamo». Il 29 aprile Modena celebra Pavarotti. «Sì, ma sono felice per i giovani artisti vincitori del concorso interna�zionale che porta il mio nome, i quali si riuniscono con me, con Domingo, Alagna, Raimondi, Scotto, Carreras, Armiliato, Cedolins. Cantano perché questa è la loro vita, il loro lavoro, il lavoro più bello del mondo». Qual è la finalità benefica del concerto? «Aiutare i bambini dell'Afghanistan. I bambini vanno aiutati sempre, senza alcuna distinzione, vanno pro�tetti dalle violenze, dalla malvagità degli uomini che pensano soltanto a farsi la guerra, da un'economia che bada soltanto al profitto e non a sfamare i bambini». Quali sorprese riserva il Pava�rotti intemational il 29 maggio al Novisad di Modena? «Verranno Barry White, Tom Jones, Patty Pravo e Fiorella Mannoia, per gli altri deve chiedere alla mia Nico�letta». Ma Nicoletta Mantovani la fidanza�ta-promoter di big Luciano rimanda all'annuncio ufficiale del 7 maggio. «Canto per aiutare i bambini a vivere» Il 29 maggio il concorso ippico, poi «Picnic in Hyde Park» Luciano Pavarotti: quarant'anni di gloria in tutto il mondo ma anche una vita «difficile»

Luoghi citati: Afghanistan, Londra, Modena, Novisad Di Modena, San Francisco