«Riporterò Berlusconi nelle piazze» di Mario Calabresi

«Riporterò Berlusconi nelle piazze» IL PRESIDENTE DI AN «NON HO PAURA, CONTINUO A FARE COMIZI IN PUBBLICO» «Riporterò Berlusconi nelle piazze» Fini: però non sottovaluto il rischio terrorismo intervista Mario Calabresi ROMA GIANFRANCO Fini non si è fatto contagiare dalla paura della piazza e della folla, dagli allarmi sul teirorismo. Ogni jiomo il presidente di An gira l'Itaia, stringe mani, tiene comizi e macina chilometri. E in quest'inter�vista annuncia che si sta organiz�zando una manifestazione per ri�portare tra la gente anche il leader del Polo, spiega che il centrodestra in caso eh vittoria si eleggerà i presidenti delle due Camere senza cercare intese con l'Ulivo e dice un no chiaro a chi invoca la pena di morte per assassini e pedofili. Onorevole Fini, il Cavaliere dopo aver lanciato l'allarme sulla sicurezza di questa cam�pagna elettorale ha cancella�to le sue apparizioni pubbli�che, lei cosa fa? «Io faccio più di dieci incontri ogni giorno, percorrendo non me�no di seicento chilometri: sono tornato al vecchio porta a porta, battendo a tappeto il territorio come si usava un tempo». Nessuna paura? «No, anche se non sottovaluto che ci sono stati episodi di carattere eversivo e anche terroristico. Poi ci sono in molte parti d'Italia da parte di sedicenti centri sociali e dell'au�tonomia tentativi di disturbo, ma noi li mettiamo nel conto e non ci facciamo di certo intimidire». Ieri sera circolava l'indiscre�zione che state organizzando una manifestazione comune della Casa delle Libertà e che anche Berlusconi tornerà in piazza. «Sì, è allo studio un'iniziativa comu�ne per i prossimi giorni, ma ancora non c'è una data. Ma sicuramente torneremo in piazza tutti assieme». Continuano intanto le polemi�che per le parole di Berlusconi sull'omicidio di Massimo D'An�tona «C'è stata una grande strumentaliz�zazione. La cosa che trovo intollera�bile però è che gli stessi che si scandalizzano sono coloro che non spendono mai una parola per con�dannare chi scende in piazza con caschi, manganelli e scudi, espri�mendo una violenza che può sfocia�re nel terrorismo. Non parlo tanto dei centri sociali, ma dell'area del�l'autonomia, di quella fascia che è dichiaratamente eversiva ed è bro�do di coltura del terrorismo. Nessu�no a sinistra li condanna, anzi c'è chi li difende dando alla polizia la colpa degli scontri. Pensano di recu�perare in quegli ambienti dei voti, per strapparli a Bertinotti». Nei suoi comizi lei ripete due parole d'ordine: legalità e sicu�rezza. Cosa significano per An? «Voghamo una politica più incisiva di contrasto alla droga e all'immi�grazione clandestina». Facciamo un esempio pratico: se voi foste al governo come vi comportereste con gli immi�grati della nave arrivata do�menica a Gallipoli? «Innanzitutto ci vuole maggiore prevenzione, perché si sa da dove partono, cos�la prima azione che dovrà fare il governo sarà quella di chiedere una vigilanza maggiore a paesi come la Grecia e la Turchia per bloccare queste navi di dispera�ti. In secondo luogo le espulsioni non devono restare solo sulla carta. Oggi la maggior parte dei provvedi�menti di espulsione è soltanto una notifica a lasciare il territorio. La principale differenza tra noi e l'at�tuale governo sarà proprio su que�sto punto: per i clandestini non ci potrà essere solo una notifica for�male dell'espulsione, che dovrà es�sere invece realmente eseguita» Dopo l'omicidio dellabambina di Bologna un giornale ha invo�cato in prima pagina la pena di morte, voi cosa ne pensate? «La pena capitale noi l'abbiamo esclusa dal nostro programma, per�ché la sacralità della vita è uno dei valori dai quali non si può prescin�dere. Certo di fronte a crimini come quello di Bologna, bisogna arrivare a sanzioni che siano davvero dure ed efficaci. Bisogna mantenere l'er�gastolo e deve essere un ergastolo reale. Non ci possono essere ima giustizia e una politica carceraria premiale per pedofili e assassini. Di fronte a questi fatti chi può pensare di abolire l'ergastolo? Quando dico questo nelle piazze raccolgo solo ovazioni» Cosa vi distingue dagli alleati del centrodestra, perché un elettore dovrebbe votare pro�prio voi? «Per la coerenza delle posizioni. Noi siamo quelli che fanno politica non perché ritengono che sia l'occa�sione buona per andare al governo. Oggi non è difficile essere di centro�destra, ma noi stavamo a destra anche quando questo era difficile. Siamo quelli che con maggior vigo�re hanno contrastato il trasformi�smo. E poi per l'onestà. Sulla que�stione morale noi della destra pos�siamo tranquillamente reggere il confronto con chiunque e non ac�cettiamo lezioni». A che risultato puntate? ((Al 13 per cento. E sono ottimista». Rutelli dice che lei è ormai ridotto al rango di servitore di Berlusconi «Rutelli è un presuntuoso e tra l'altro questa accusa è un boome�rang, perché se c'è un servitore è proprio lui che, non avendo un consenso personale, è costretto a servire gli interessi di tutti i partiti della sua coalizione. E forse non si rende conto che o li serve fedelmen�te o loro lo scaricano, come hanno già fatto con Prodi, D'Alema e Ama�to. Nell'Ulivo consumano i leader con la velocità degli scottex». Berlusconi verrà in Puglia per appoggiare Alfredo Mantova�no contro D'Alema? «Berlusconi mi ha detto di aver messo in programma una visita a Gallipoli, per smentire le illazioni di chi diceva che non sarebbe venu�to per fare un favore a D'Alema, e non ho motivi per dubitare che verrà». Se vincerete, i presidenti del�le Camere saranno tutti e due di centrodestra, o cercherete un accordo con l'opposizione? «Penso che si debba fare esattamen�te quello che ha fatto il centrosini�stra nel '96, che si elesse Mancino e Violante. Non vedo ragioni per cui noi dovremmo fare diversamente». «Serve maggior prevenzione per i clandestini E le espulsioni non devono restare soltanto sulla carta» «La pena di morte? Non la vogliamo E credo che di fronte a certi fatti è necessaria la certezza del carcere a vita» Gianfranco Fini, presidente di An e candidato vicepremier del centrodestra

Luoghi citati: Bologna, Gallipoli, Grecia, Italia, Puglia, Roma, Turchia