Celentano, « 125 milioni di...» critiche di Fulvia Caprara

Celentano, « 125 milioni di...» critiche Celentano, « 125 milioni di...» critiche Buferaper il titolo-parolaccia della nuova trasmissione Rai Fulvia Caprara ROMA Stavolta il Molleggiato ha battu�to tutti sul tempo: le polemiche, condimento abituale di ogni sua apparizione televisiva, sono ini�ziate addirittura prima del debut�to del programma, fissato per il 26 aprile in prima serata su Raiuno. Tutto merito di un titolo provocatorio, sparato a 24 ore esatte dalla conferenza stampa milanese di questa mattina, con ima precisione che fa pensare a una manovra pubblicitaria ben orchestrata: il nuovo, atteso pro�gramma di Adriano Celentano s'intitola «125 milioni di cazza�te». Passano pochi minuti dall'an�nuncio ed ecco scatenarsi il «bai�lamme», dichiarano tutti, molti s'indignano, alami non fanno un piega, e ci sono anche i frati di Assisi che invitano (in latino) Celentano a tornare sui propri passi: «Sapientis est mutare consilium». Risultato? Ieri sera il direttore di Raiuno, Maurizio Beretta, spiegava: «Ci stiamo muovendo tutti per esercitare il massimo emendamento possibi�le su questo titolo, anche se Celentano minaccia di non anda�re in onda a fronte di modifiche troppo sostanziali. Mi auguro che l'esortazione dei frati serva a qualcosa, anche se, dagli ulti�mi contatti, non mi sembra ci sia un ripensamento in atto». Il presidente Rai, Roberto Zacca�ria, dice che l'azienda è pronta a «censurare» parzialmente la gra�fica del titolo (si parla di un possibile «125 mihoni di c.ate»), ma aggiunge: «Nessuno si turbi per un titolo. Il titolo è. dell'autore». La decisione defini�tiva (più o meno) è attesa per oggi alle 12, durante la conferen�za stampa nella Sala Alta Defini�zione della sede Rai di Milano. Ma qualunque sia l'accordo finale, l'ennesimo atto della tre�genda Rai ,è andato in scena: «Celentano è Celentano ha detto ieri il presidente della com�missione di vigilanza Mario Landolfi -, non ha bisogno di stupire a tutti i costi per fare audience. Per questo sarebbe opportuno che ripensasse il titolo, franca�mente brutto, della trasmissio�ne». Il membro del cda Giampie�ro Gamaleri è più duro: «Appren�do con sgomento che Celentano è passato dai 24mila baci ai 125 miUoni di cazzate, mi chiedo di chi sia la responsabilità di que�sto orrendo titolo»; il senatore Michele Bonatesta, vicepresi�dente della consulta per l'infor�mazione di An, va oltre parlando di «turpiloquio fine a se stesso» e di «volgarità gratuita e inaccetta�bile» e il presidente dei deputati di An Gustavo Selva vede nella scelta del titolo la dimostrazione del fatto che la Rai «abbia defini�tivamente abdicato al suo ruolo fondamentale, che è di elevare il tono dei programmi e di contri�buire cos�al miglioramento del livello culturale dei cittadini». Al contrario, secondo il responsa�bile dell'informazione dei Ds Giuseppe Giulietti, aprire un di�battito sul titolo di un program�ma è «im'autentica cazzata.Mi rendo conto che l'espressione non è oxfordiana, ma posso testi�moniare che nell'aula di Monte�citorio ho sentito di pegggio...». C'è anche chi, come il capogrup�po dei Ds alla Camera Fabio Mussi, chiama in causa Zavattini (la prima volta che fu pronun�ciata la parola e... in Rai risale a lui») per poi concludere: «Che Celentano diventi un pericolo pubblico mi sembra un'esagera�zione: sarebbe molto meglio non fare cazzate». Fuori dai corridoi di Viale Mazzini e fuori dal palazzo della politica, il titolo mai andato in onda è già oggetto delle valuta�zioni più varie. Si va da quella privata e preoccupata dell'an�nunciatrice Alessandra Canale («Un titolo cos�sarebbe davvero imbarazzante per me e per gli spettatori») a quelle scapigliate dei pubblicitari che, a parte qual�che eccezione, inneggiano alla novità: «Finalmente proclama Oliviero Toscani il coraggio di sposare il linguaggio della gente: era ora che si iniziasse ad avvici�nare il linguaggio televisivo a quello parlato». Per Marco Mignani, invece, il titolo incrimina�to non è altro che «una caduta di stile». Scandalizzati anche i rap�presentanti dell'Osservatorio sui diritti dei minori che giudica�no l'idea celentaniana «un auten�tico insulto perpetrato ai danni soprattutto dei soggetti ih età evolutiva». Debutto il 26 aprile Zaccaria: siamo pronti a censurarlo Landolfì: stupire tutti per fare audience Il programma di Adriano Celentano debutterà il 26 aprile in prima serata su Raiuno

Luoghi citati: Assisi, Milano, Roma