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Nomadi e un pò meticci in cerca di Odissee TRIESTE Nomadi e un pò meticci in cerca di Odissee Guido Curto TRIESTE, si sa, tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento è stata la città italiana più aperta alla cultura Mitteleuro�pea. Alla fine della seconda guer�ra mondiale, Trieste si è però sentita tradita, espropriata dell' Istria' e relegata all'interno di confini troppo angusti, non solo territorialmente. Dalla velontà «politica» di ridare un'apertura europea e internazionale ad una città ormai surclassata persino dalla vicina e vivacissima Lubia�na, nasce la mostra Odissee del�l'arte allestita per iniziativa del�l'amministrazione comunale al Museo Revoltella, a cura di Achille Bonito Oliva. Il critico d'arte napoletano ha selezionato opere di ventisei artisti contem�poranei, italiani e stranieri, acco�munati da una condizione esi�stenziale «meticcia e nomadica», tanto più emblematica qui, sul confine con la ex Yugoslavia dilaniata da dirompenti e. sangui�nari conflitti etnici. Il percorso espositivo prende l'avvio da un'installazione di Jannis Kounellis, nato in Grecia ma da molti anni residente a Roma. Di questo esponente di spicco dell'Arte Povera viene presentato anche il servizio di tazzine appena realizzato per la Illycaffè, sponsor della mostra. La visita prosegue con sculture, dipinti, installazioni e video di Mimmo Paladino, Panama�renko, Bill Viola, David Byme, Kcho, William Kentridge, Nan Goldin, Tracey Moffat, Shirin Neshat, Cingolani, Cannavacciuolo. Cecchini, Pancrazzi, Montesano, Liliana Moro, Giulia Caira, Anna Muskardin e si con�clude con Nam June Paick. Una compilation ben calibrata che sembra tanto la Prova d'orche�stra di una futura, auspicabile collezione civica d'arte contem�poranea. Al Museo Revoltella una «compilation» di nuove tendenze secondo Bonito Oliva «Panama» di Panamarenko è in mostra a Trieste Odissee dell'arte Trieste. Museo Revoltella Orario 10-19. Chiuso martedì. Fino al 29 aprile