La balena bianca di Melville nata sul monte Greylock...

La balena bianca di Melville nata sul monte Greylock... IL 2001 SEGNA I 150 ANNI DALLA PUBBLICAZIONE DI «MOBY DICK» OLTRE CHE I 110 ANNI DALLA MORTE DEL SUO AUTORE La balena bianca di Melville nata sul monte Greylock... REPORTAGE Marco Pagani M GB Y Dick è una monta�gna. La più alta del Massachusetts, anche se si alza per poco più di mille metri. Si chiama Greylock, per chi ha poca fantasia. Per veder�ci una balena, infatti, bisogna chia�marsi Melville e lavorare tutto il giomo davanti a una finestra punta�ta dritta su quel monte. Immagi�nando la cima, che spunta ingobbi�ta tra gh alberi del Mount Greylock State Reservation, come un gigante�sco dorso in equilibrio fra le onde. Strano, vero? Eppure è proprio così: il più grande romanzo d�mare della lette�ratura americana è stato concepito in mezzo ai boschi dei Berkshires, le dolci coUine nella parte occiden�tale dello Stato, rifugio abituale di newyorchesi e bostoniani che tro�vano scampo all'afa dell'estate me�tropolitana nel verde, lasciandosi l'oceano alle spahe. La premessa, da sola, è abbastanza curiosa per invoghare a intraprendere un viag�gio in quest'angolo d'America. Se poi si aggiunge un anniversario, anzi due, l'occasione si fa impellen�te. Già, perché il 2001 segna i 150 anni dalla pubblicazione di «Moby Dick» (dato alle stampe nel 1851), oltre che i 110 anni dalla morte del suo autore (avvenuta nel 1891). E siccome sono tante le tracce che, nei Berkshires, portano a Herman Melville e al suo capolavoro, il gioco è fatto, si parte. Con un aiuto, per giunta: per essere sicuri di non uscire dal seminato, infatti, basta seguire The Melville Trail, l'itinera�rio costruito su misura sulle orme dello scrittore che porta a scoprire dodici fra le più interessanti e belle località della zona (poco distanti fra loro) ognuna legata in qualche mo�do alla sua avventura letteraria. La prima tappa è di rigore a Pittsfield. Melville'ci mise piede per la prima volta da ragazzo, nel 1833, ospite nella fattoria di uno zio, tomandoci ogni estate. Finché, nel 1850, stan�co della frenesia di New York (dove nacque, nel 1819) e della difficoltà nel trovare la concentrazione giu�sta per scrivere, decise di mettere su casa nella meta dehe vacanze. Fu la scelta migliore della sua vita. Arrowhead («Punta di freccia», co�me chiamò la fattoria prendendo spunto dagli oggetti antichi che trovò dissodando il terreno), snoc�ciola un curriculum da fare invidia: tra le sue mura, dal 1850 al 1.862, lo scrittore diede sfogo alla sua creati�vità realizzando «Pierre o dehe ambiguità», «Racconti della veran�da», «L'uomo di fiducia». Ma, so�prattutto, scrivendo, in appena 12 mesi, le 600 pagine di «Moby Dick». E nella stanza più importante della casa, il suo studio, volle a tutti i costi una finestra rivolta verso il Mount Greylock: d'invemo, la vet�ta candida di neve della montagna, era la modella perfetta per pensare al manto bianco della perfida bale�na che stava uscendo dalla sua penna. Per questo Arrowhead, ri�masta di proprietà della famiglia Melville fino agh Anni 20, è stata acquistata e trasformata in museo (780 Holmes road, tei. 001/ 413/4421793; www.mobydick. org; orari: dal luned�al venerd�9/17; ingresso: 5 dollari) dalla Be�rkshire County Historical Society e, oggi, vede riconosciuto come patri�monio storico perfino la famosa veduta sul Greylock, che non può essere coperta da altre costruzioni. I visitatori possono visitare la casa, leggere le iscrizioni sul camino che ricordano il suo essere stato il protagonista del racconto «I and my chimney» (Io e il mio camino, appunto), fare incetta di memorabilia al Museum Shop. A Pittsfield ci sono altri incontri ravvicinati con Melville. Innanzitutto al Berkshire Athenaeum (1 Wendell avenue, tei. 001/413/4999486; www.berkshire. net), la biblioteca pubblica della cittadina, che ospita la Melville Memorial Boom, dov'è esposta un'ampia coUezione di lettere, pri�me edizioni, fotografie e oggetti personali dello scrittore. A ricreare l'atmosfera deh'epoca, poi, ci sono Park square, con la St. Stephen, la chiesa frequentata dalla famiglia Melville, e il Pontoosuc Lake (ora un parco pubblico molto frequenta�to), dove l'autore di «Moby Dick» amava andare a pesca (gh dedicò pure unpoema, «Poontosuce»). A una decina di chilometri da Pittsfield si incontra l'Hancock Shaker Village (P. O. Box 927, Pitt�sfield, tei. 001/413/4430188), fonda�to nel 1790 dagli Shaker, una setta cristiana: fu frequentando il villag�gio che Melville costru�il personag�gio di Gabriele, il mozzo invasato del Jeroboam, nel libro della bale�na bianca. Lo Shaker Village, però, è da visitare anche come National Historic Landmark che mette in mostra 20 edifici originali restaura�ti e accoglie i turisti con personaggi in costume d'epoca che mimano la vita della scomparsa comunità reli�giosa. Il viaggio continua. Adesso toc�ca a Lenox, perché accanto alla Lenox Library (18 Main Street) c'è l'edifico che un tempo ospitava il Curtis Hotel, dove Melville presen�tò in anteprima il suo capolavoro a Nathaniel Hawthome, l'autore de «La Lettera Scarlatta», suo buon amico oltre che altrettanto celebre residente nei Berkshires. Ma la tappa a Lenox è anche la scusa buona per due variazioni sul tema: la prima a Tanglewood, il buen retiro della Boston Symphony Orchestra che, dal 1936, trasferisce qui il programma estivo dei concer�ti: un appuntamento classico per gh appassionati di musica, famoso come i picnic nel parco della tenuta che precedono le esibizioni dell'or�chestra; la seconda, al Norman Rockwell Museum di Stockbridge (Route 183, tei. 001/413/2984100; orari: da novembre a aprile 10/16 durante la settimana e 10/17 nei weekend; da maggio a ottobre 10/17; ingresso: 10 dollari), dedica�to al più grande illustratore ameri�cano, che trascorse qui gh ultimi 25 anni della sua vita. Musei e cittadi�ne, comunque, non sono tutto il know-how melvilhano dei Berkshi�res. Come detto, è soprattutto la natura a farla da padrona. E il Greylock non fu il solo monte a stregare lo scrittore, ardito escur�sionista. Nell'elenco finiscono altre bellezze naturali. A cominciare dall'October Mountain, nelTomonimo parco nazionale, a Lee, che proprio Melville battezzò con quel nome. Segue a mota Bilance Rock, a Lanesborough (fa parte della Pittsfield State Foresti, una formazione roc�ciosa che si è meritata un inno in Pierre o delle ambiguità. E ancora la Monument Mountain (Route 7, Great Barrington), meta di una passeggiata, il 5 agosto 1850, che segnò l'inizio del sodalizio fra Mel�ville e Hawthome. Il 1863, invece, porta la fine del sogno. Nonostante la possente vena creativa, il mestie�re di scrittore non risultava suffi�ciente a garantire un futuro sereno alla sua famiglia (ah'epoca «Moby Dick» aveva venduto meno di 600 copie) e Melville tomo a New York. . Fin�la vita come ispettore di doga�na ai moli in Gansevoort Street. Senza montagne sul filo dell'oriz�zonte a ricordargh una balena bian�ca. IL PIÙ GRANDE ROMANZO DI MARE DELLA LETTERATURA AMERICANA È STATO CONCEPITO TRA I BOSCHI DEI BERKSHIRES, LE DOLCI COLLINE RIFUGIO DI NEWYORCHESI E BOSTONIANI Viaggio nelle case e nei ricordi del grande scrittore che, all'epoca, vendette meno di 600 copie e che, per quadrare il bilancio, fu costretto a tornare a New York dove fin�la vita senza montagne, come ispettore di dogana ai moli di Gansevoort Street «The Melville Trai» porta a scoprire 12 località legate alla sua avventura letteraria. La prima tappa è di rigore a Pittsfield: Melville ci mise piede per la prima volta da ragazzo, ospite nella fattoria di uno zio

Luoghi citati: America, Massachusetts, Mel, New York, Pierre