La pioggia «sfenTOff la veglia del di Marco Tosatti

La pioggia «sfenTOff la veglia del Oggi la benedizione «urbi et orbi» La pioggia «sfratta» la veglia del Papa Marco Tosatti CITTA DEL VATICANO Ha dovuto rinunciare a Piazza San Pietro, ma non alla veglia pasquale nellabasilica: Giovanni Paolo II, a dispello della sua evi�dente fragilità fisica, prosegue nel programma delle celebrazioni pa�squali. E non solo: ieri il portavo�ce vaticano ha reso noto che il Papa ha deciso di riposarsi solo due giorni, a Caslelgandolfo, e di tornare per l'udienza generale del mercoled�a Roma; un segno chia�ro che il Pontefice vuole dissipare l'impressione lasciata dalla «resa» durante la Via Crucis di venerdì, quando per la prima volta in ventidue anni non ha guidalo la processione al Colosseo. Da qualche mese fanno nota�re in Valicano le condizioni della gamba destra del Pontefice, opera�ta dopo la caduta e la rottura del femore, sembrano peggiori. Non a caso è stala introdotta la «pedana mobile» per le cerimonie in basili�ca, cos�da evitargli il contatto con la folla mentre cammina. Il proble�ma è legato sia all'operazione, non perfettamente riuscita; sia al di�sturbo simile al Parkinson che incide sull'equilibrio, specialmen�te nei momenti di stanchezza; un elemento aggravato dall'insicurez�za anche psicologica che il Pontefice avverte nell'uso della gamba destra. Una limitazione dolorosa anche psicologicamente, per un uomo che ha sempre avuto un rapporto «sportivo» con il suo coipo. Giovanni Paolo II cerca però di mandare messaggi positivi. Par�lando con i giovani romani, qual�che giorno fa, ha dichiarato: ((An�che adesso che gli anni si accresco�no, non intendo fermarmi». Vener�d�sera, al termine di una giornata lunga e pesante, ha lasciato da parte i fogli del discorso prepara�to, e ha preferito improvvisare. E ieri ha annunciato che per incon�trare i fedeli all'udienza generale rinuncerà a qualche giorno di riposo a «Caste lo». Mentre si pre�para a un difficile viaggio ad Atene e in Siria: non solo Dama�sco, ma anche «Quneilra», la capi�tale del Golan, la città «martire», )er la Siria, dell'occupazione israeiana. Oggi celebrerà la messa in San Pietro, e lancerà il messaggio «Ur�bi et Orbi», alla città e al mondo, e l'augurio in oltre sessanta idiomi diversi. Ma ieri notte, nella basili�ca, ha presieduto la veglia in attesa della Resurrezione. Un ap�puntamento che avrebbe dovuto svolgersi sulla piazza, perché era�no arrivate circa venticinquemila richieste di presenza. Poi ci si è messo di mezzo il maltempo, la pioggia torrenziale e il freddo; e l'Ufficio delle Cerimonie Liturgi�che è stato obbligato a una repenti�na modifica. Il Papa ha battezzato sei «catecumeni» adulti, prove�nienti da sei diversi paesi fra cui l'Italia, la Cina, il Giappone e gli Stati Uniti. La «veglia pasquale della notte santa», questo è il suo nome tradizionale, chiamata da Sant'Agostino «la madre di tutte le veglie» vede i cristiani in preghie�ra per celebrare la resurrezione di Gesù e rinnovare gli impegni bat�tesimali. Il momento più suggesti�vo è forse la benedizione del fuo�co, un braciere acceso nel buio della notte, posto nell'atrio della basilica di San Pietro. Il Papa ha preparato poi il cero pasquale, incidendovi sopra l'alfa e l'omega (il principio e la fine, riassunti in Cristo) e una croce, ha acceso il cero e ha iniziato una processione durante la quale ogni fedele tene�va in mano una fiaccola accesa, mentre veniva cantato l'annunzio pasquale. «Questa veglia ci intro�duce in un giorno che non conosce tramonto. Ma questa notte non sono le tenebre a dominare, bens�il fulgore d'una luce improvvisa, che irrompe con l'annuncio scon�volgente della risurrezione del Si�gnore ha detto il Papa. L'attesa e la preghiera diventano allora un canto di gioia: "Exsultet iam ange�lica turba caelorum...". Esulti il coro degli Angeli! Si ribalta total�mente la prospettiva della storia: la morte cede il passo alla vita». Giovanni Paolo II in San Pietro

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Golan, Parkinson

Luoghi citati: Atene, Cina, Giappone, Italia, Roma, Siria, Stati Uniti