Montedison, arrivano i bresciani

Montedison, arrivano i bresciani In un mese e mezzo rastrellato il 1096 del capitale. Ma la partita passa anche per Trieste Montedison, arrivano i bresciani Una cordata in campo con Lucchini MILANO Potrebbe partire ancora da Bre�scia un nuovo memorabile «assal�to» alla grande industria italiana. Dopo la «scalata» a Telecom, gli industriali padani hanno acceso ora i riflettori sul polo dell'energia che nascerà con l'attesa e ormai probabi�le fusione Edison-Sondel e si stanno schierando nella battaglia sul capi�tale di Piazzetta Bossi a fianco del presidente, il bresciano Luigi Luc�chini, e del socio di riferimento Mediobanca. È la tesi accreditata da ambienti qualificati della comu�nità finanziaria e imprenditoriale bresciana. «Rastrellare Montedison? Stia�mo a guardare» è uscito allo scoper�to sul giornale on line Affaritaliani. it un piccolo socio storico di Com�pari, Ruggero Brunori, proprietario della Ferriera Valsabbia (350 miliar�di di fatturatole di utili), che siede già nel consiglio Montedison. «La strategia di Enrico Bondi ha com�mentato riferendosi a Edison-Son�del e citando l'amministratore dele�gato di Montedison è quella giu�sta. Anche chi si è astenuto affassemblea del 27 febbraio ha ricono�sciuto che il piano industriale è valido». Brunori ha sottolineato an�che il sostegno a Mediobanca nel confronto con il presunto asse av�versario rappresentato da Banca di Roma-San Paolo Imi-famiglia Stazzera-RomainZaleski: «questi signo�ri che si sono astenuti ha detto ricordando la clamorosa bocciatura del piano di fusione con Falck all'as�semblea del 27 febbraio scorso non si ricordano come era ridotta Montedison nel'93». Intanto si è appreso che il grup�po di imprenditori bresciani in que�stione vede esclusi sia Emilio Gnutti («Non sono mai state comprate azioni Montedison», è stato confer�mato nell'entourage dell'imprendi�tore socio di Olivetti), sia Mario Bertoli presidente della multiutility pubblica dell'energia Cogeme (ac�qua, gas e gestione rifiuti, 200 miliardi di fatturato e 60 comuni del bergamasco e dèi bresciano nel capitale). Al contrario della «scalata» alla Telecom, i nuovi protagonisti della scena finanziaria vengono tutti dal�la old econoray e, anzi, dall' indu�stria più pesante che c'è, la siderur�gia e elettrosiderurgia in particola�re. Un settore concentrato nel Bre�sciano e che con i suoi forni elettrici richiede il maggior consumo d'ener�gia in campo nazionale. E' il caso, appunto, di Bnmori.ma anche di Silvestro Niboli, altro presunto par�tecipante al rastrellamento, il quale è a capo del gruppo Fondital che annovera, tra e altre, la «Raf Me�tal» di Casto, in Vallesabbia (il paese dove è nato Luigi Lucchini), la Valsir di Vestone oltre a controllate e collegate in Francia, Parigi, Porto�gallo e Romania. In tutto 500 miliar�di di fatturato nel '99 per 1.200 dipendenti. Rimane Mario Bertoli che è re�sponsabile legale della Me tra, cui fa capo il gruppo Finmetal, forse il più esteso dei tre con le sue controllate a Ragusa, in Olanda e le unità commerciali di Bari e Pavia. In questo caso i dipendenti sono un migliaio con un fatturato, sempre riferito al '99 di 350 miliardi. Secondo le indiscrezioni, i nuovi soci bresciani di Montedison avreb�bero già in tasca poco più del 100Zo del capitale. Acquisti effettuati dal 27 febbraio a ieri, quando l'attività sui titoli del gruppo Lucchini è letteralmente esplosa in Borsa. In 28 giornate di Borsa aperta sono passate di mano quasi 560 milioni di azioni Montedison (pari al 310Zo del capitale sociale) e il titolo, in Borsa, ha guadagnato il 380Zo. I giochi, comunque.sono ancora tutti aperti. I bresciani, scesi in campo a fianco di Lucchini e di Vincenzo Maranghi, però, avrebbe posto una condizione precisa: «Il gruppo dovrà concentrarsi sul!' energia, dismettendo le altre attivi�tà, a cominciare daFondiaria». C'è poi un problema di numeri. Anche con il 600Zo dei voti e l'appog�gio dei nuovi soci, Maranghi rischia di non raggiungere la maggioranza in assemblea straordinaria. Per que�sto Lucchini starebbe lavorando ad un'intesa con il fronte avversario, guidato da Romain Zaleski, per la quale potrebbe rivelarsi determi�nante l'appoggio del presidente di Banca Intesa, Giovanni Bazoli, il quale però,in questo momento, sem�bra più interessato all'esito del brac�cio di forza in atto per la presidenza delle Generali. [r.m.l Luigi Lucchini, presidente della Montedison