Togliatti e Mussolini: è l'ora dei nipoti di Pierluigi Battista

Togliatti e Mussolini: è l'ora dei nipoti Parentele che richiamano il passato alle amministrative di Torino e Roma Togliatti e Mussolini: è l'ora dei nipoti Pierluigi Battista ^ NON paghi deUe già fiorenti risorse deUa cronaca, ora si rivolgono a queUe deUa storia. A Roma correrà per la carica di sindaco Mussolini. Nel senso di Guido Mussolini, 64 an�ni, figUo di Vittorio, U primogeni�to di Benito, indicato per il CampidogUo dal fascistissimo gruppo di Forza Nuova. A Torino compare neUe Uste ds per le elezioni ammi�nistrative, al numero 33, un nipo�te di Palmiro TogUatti che si chia�ma Manfredo Montagnana, che ha 62 anni, è un ex docente di Matematica al PoUtecnico, e por�ta un cognome che richiama quel�lo di Rita Montagnana, storica dirigente del Partito comunista sposata TogUatti, sebbene da To�gUatti abbandonata per Nilde lot�ti. Nomi, anzi cognomi altisonan�ti. Segno forse minore ma ulterior�mente eloquente del fatto che in Italia la memoria del passato pesa ancora come un macigno suUe cose deUa poUtica, persino di quel�la amministrativa. Per la verità, U cognome di Mussolini come viatico elettorale di un certo richiamo negh ambien�ti della destra non ancora de-nostalgizzata non rappresenta pro�priamente una novità, come testi�monia la popolarità della più fa�mosa Alessandra la quale, nel vuoto lasciato daU'edissi dei parti�ti deUa Prima RepubbUca guada�gnò a NapoU una notevole messe di voti nella competizione, pur fatalmente perduta, con Antonio Bassolino. Per Guido Mussolini, è però la prima volta neU'agone poUtico. Durante U regime del nonno, suo padre Vittono, cinefi�lo appassionato, calamitò addirit�tura schegge di «fronda» giovamle nella residenza di Villa Torlonia, come è ampiamente testimoniato nel Lungo viaggio attraverso il fascismo scritto da Ruggero Zangrandi. Lui, il nipote, corre invece per un gruppo che del fascismo fa una fede incrollabUe. E se si pensa che, alla destra di Alleanza Nazio�nale, il pur esiguo elettorato di matrice e di accanimento neo-fa�scista conta altri due aggueriti concorrenti, Adriano Tilgher del Fronte Nazionale, e IsabeUa Hauti (figha di Pino, tanto per restare nell'ambito della poUtica dinasti�ca) per il Ms Fiamma, si capirà che la presentazione del nipote del duce tende a scompigUare una galassia movimentata e rissosa che però è destinata a ritrovare una fideistica concordia nel ricor�do e neUa rivendicazione deU'ope�ra di Benito Mussolini. Molto diverso il caso torinese di TogUatti. Intanto perché si trat�ta pur sempre non di un Togliatti ma di un Montagnana, e il cogno�me, si capisce, esercita un'attra�zione simbolica in virtù della sua propria sonorità e capadtà evoca�tiva. Poi perché, a cfìfferenza del Mussolini capitolino, Montagna�na non si presenta come sindaco e in tempi di forte personalizzazio�ne della poUtica la differenza c'è e si sente. Resta il fatto che a destra come a sinistra, senza considera�re il centro dove fi^U e nipoti si affollano con effetti di autentica ressa, una certa ansia di scarso radicamento, euna certa percezio�ne di mancanza di spessore stori�co, la tentazione di surrogare con il richiamo a cognomi importanti di figure di maggiore e minore riUevo del passato italiano è diven�tata inarjpnabile. Ora, con l'altro Mussolini, la tentazione è di anda�re addirittura ai primordi, diretta�mente aUa fonte, in un estremo e affannoso tentativo di scavalcare la contingenza per entrare in una dimensione storica. Nonni e zu, dall'oltretomba, si astengono da ogni giudizio. Qui accanto Manfredo Montagnana, 62 anni, ex docente di matematica al Politecnico di Torino A sinistra suo zio Palmiro Togliatti Qui accanto Benito Mussolini e, a destra, suo nipote Guido, 64 anni, di Morlupo, candidato sindaco di Roma per Forza Nuova

Luoghi citati: Italia, Morlupo, Roma, Torino