L'allenatore virtuale, ricetta anti-esonero di Gian Paolo Ormezzano

L'allenatore virtuale, ricetta anti-esonero PARTITESTUDIATEALCOMPUTERINMODOSCIENTIFICOlPERGUINVENTORIFVITTORIASICURA L'allenatore virtuale, ricetta anti-esonero Gian Paolo Ormezzano I programmatori inglesi lo han�no messo a punto, una socie�tà distributrice di videogiochi lo regaia, a scopo promozionale, in Italia ad allenatori e dirigenti di squadre in crisi. E' il programma salvapanchina intitolato Footballa Manager Campionato 2001, nella versio�ne PlayStation. Una lettera di�vertente e provocatoria accompa�gna l'omaggio, c'è scritto che il calcio è un gioco scientifico e che pertanto è possibile prevedere tutte le variabilidel gioco stesso, per arrivare alla vittoria. Ci sono le formule e le tatti�che delle migliori squadre euro�pee degli ultimi quarantanni. Ci sono idee per l'immediato, ad esempio nuovi moduli rivoluzio�nari, ci sono suggerimenti per la campagna acquisti, con caratteri�stiche di giocatori interessanti e consigli ad hoc, ci sono proposte di strategie spicciole e complessi�ve. Possibile anche, scendendo al particolare di ogni partita, sape�re tutto a priori: caratteristiche dell'avversario, stato del terreno, situazione climatica, sino a indi�cazioni dettagliatissime sulle pos. sibili sostituzioni, visto che di ogni giocatore sono evidenziate le caratteristiche per le giocate individuali e per il gioco colletti�vo, nonché le sue attitudini a contrastare o superare quel determinato avversario diretto. I clienti potenziali? Tutti quel�li che da sempre sognano, e per sempre sogneranno, di fere gli allenatori. E secondo gli invento�ri inglesi anche allenatori femosi, o presidenti di club decisi a sostituirsi al loro tecnico sfiducia�to. Abbiamo chiesto a Marcello Lippi cosa ne pensa, al telefono ci è sembrato che la sua risata non fosse neppure troppo forte, ed ecco infetti la sua dichiarazione: «Mai chiudere alla tecnolo�gia, si capisce, mai disprezzare i supplementi di informaioni, i consigli, le critiche, le idee. Però io insisto a pensare che un allenatore deve basarsi soprattut�to sul gruppo di lavoro che riesce a creare, e che questa creazione awiene.nel rapporto da uomo a uomo, da uomo a uomini, con il contatto diretto, il rispetto, la consuetudine. Il giocatore rende se percepisce l'importanza del lavoro personale e collettivo, se ha fiducia nel rapporto umano, insisto a dire uniano, che l'allena�tore sa creare». Noi ci permettiamo di aggiun�gere una sola considerazione: cosa accade quando due allenato�ri usano lo stesso programma, giocano allo .stesso gioco, nel senso che si fanno aiutare dalla stessa invenzione? E" 0 a 0, o se non altro è un divertente 10 a 10? Il software è stato inviato ai tecnici in crisi Lippi sorride: «Mai chiudere alla tecnologia, però io credo nel gruppo e nel rapporto da uomo à uomo»

Persone citate: Lippi, Marcello Lippi

Luoghi citati: Italia