Pechino libera gli ostaggi americani di Francesco Sisci

Pechino libera gli ostaggi americani Pechino libera gli ostaggi americani Dopo una lettera in cui Bush si dichiara «molto spiacente» Francesco Sisci PECHINO Si è conclusa, dopo ùndici lunghis�simi giorni, la saga dei 24 membri dell'equipaggio dell'aereo spia ame�ricano in Cina. L'aereo charter inviato per prendere i 24 avieri trattenuti ad Hainan, è giunto a mezzanotte in punto nell'isola cine�se ed è poi ripartito per Guam con l'equipaggio americano a bordo. Ieri, in giornata, Pechino ha pubblicato la lettera in cui il presi�dente americano George Bush si dichiarava «molto spiacente». E' bastato questo, alla fine, per proce�dere alla liberazione dei militari Usa che all'arrivo verranno saluti dal presidente Bush. E' la fine di un incubo per gli Usa, ma anche per la Cina. Nelle ore subito dopo l'annun�cio della liberazione qualche fre�quentatore del turbolento Internet cinese sosteneva che l'espressione usata dagli ameri�cani non era abba�stanza, anche alla luce del fatto che Wang Wei, pilota del jet precipitato per la collisione con l'aereo spia, non era stato anco�ra ritrovato. Mes�saggi come questi dimostrano su che letto magmatico si muovesse anco�ra la diplomazia cinese. In realtà la lettera era arrivata a Pechino già luned�e per due giorni era stato oggetto degli ultimi fatico�sissimi ritocchi linguistici da parte delle due diplomazie. Il testo cine�se usa due parole per «spiacente (sorry)» che-sono praticai^ente in�distinguibili dalle scuse (apology, in cinese: daoqian) che Pechino chiedeva. Anzi, la nuova scelta diplomatica di «zhiqian» e «qianyi» e confondeva per qualche ora le menti'del popolo informatico cine�se che poi dichiarava vittoria, con�scio che solo nella traduzione ingle�se si era lasciato un minimo maini�ne di apparenza all'amministrazio�ne americana. Oltre alla forma delle scuse inol�tre il messaggio infatti riconosce il punto sostanziale che Pechino esi�geva: che l'aereo spia Ep-3 era entrato nello spazio aereo senza permesso cinese dopo l'incidente con il jet cinese e in tal modo aveva violato le norme intemazionah. Gli americani insistevano che si era trattato di una emergenza e che quindi non c'era violazione. Pechino rispondeva che l'Ep-S avrebbe avuto tutto il tempo neces�sario per chiedere il permesso di atterrare ma che non lo aveva fatto. Il punto ètantopiùimportante perchè rimette in questione tut�ta l'attività di sorveglianza ameri�cana intorno al territorio cinese, attività che nei mesi scorsi si era Tuttaviaper ritonon cona Washl'aere la Cina rsione segnerà ington o spia drammaticamente intensificata e che, secondo fonti bene informate, aveva gjà quasi portato a degli incidenti. La Cina sta conducendo im pro�cesso di modernizzazione delle sue forze armate a rapidi passi e vuole mantenere i suoi progressi partico�larmente riservati. Ma la saga continua, non è finita. Infatti il ministro degli este�ri cinese Tang Jiaxuan ieri insiste�va ancora che gli Usa devono assu�mersi la piena responsabilità per l'accaduto e fornire ima spiegazio�ne convincente alla Cina sull'acca�duto. Infatti nella spiegazione cine�se il rilascio dei 24 è avvenuto per motivi umanitari, e già il 18 le parti torneranno a incontrarsi per discu�tere dei voli di ricognizione e della eventuale restituzione dell'aereo. Il velivolo, gioiello dei nuovi sistemi di comando e controllo e informazione elettronica, viene in queste ore passato al setaccio dai cine�si, né gU americani sollevano più la questione dell'in�violabilità territo�riale dell'apparec�chio. Secondo una vecchia norma in�temazionale del 1917 l'inviolabilità dell'aereo esiste in�fatti solo fin quando l'altra parte ammette l'emergenza. Ma in que�sto caso gli Usa hanno fatto marcia indietro sull'emergenza e quindi di fatto hanno concesso alla Gina mano libera-nella ispezione del velivolo. Questo è il regalo più importan�te che i cinesi hanno ottenuto da tutto l'episodio. L'elettronica mili�tare è il settore di maggiore debo�lezza cinese, quella dove anche i russi, grandi fornitori di armi a Pechino, sono molto indietro rispet�to agli americani. Nei minuti prima dell'atterrag�gio l'equipaggio pare abbia distrut�to il software e rotto anche le macchine con delle accette. Sono senz'altro intatte però le antenne e i sensori sulla carlinga dello Ep-3 e da ciò la Cina potrebbe ricavare non poco, in particolare avere una idea più precisa del distacco tecno�logico che li separa dagli Usa. Trattative e polemiche sono de�stinate a trascinarsi ancora per giorni, e rimbalzeranno quindi in America dove a giugno il congresso dovrà votare se concedere alle importazioni cinesi il trattamento tanffario normale oppure dazi di fatto punitivi. I dazi pugnalerebbe�ro l'economia cinese, che oggi appa�re la più solida in una regione dove le borse e le monete di quasi tutti gli altri Paesi traballano. Ma co�munque vada il voto, o le trattative del 18, se il peggio è passato la parte dura deve ancora venire. Tuttavia la Cina per ritorsione non consegnerà a Washington l'aereo spia Bush sulla prima pagina dei quotidiani cinesi in vendita sull'Isola di Hainan dove è trattenuto l'aereo spia americano

Persone citate: Bush, George Bush, Tang Jiaxuan, Wang Wei