La Stonewall degli ebrei omosessuali

La Stonewall degli ebrei omosessuali La Stonewall degli ebrei omosessuali I difficile rapporto con l'ortodossia, tra lotte e incomprensioni Ma finalmente siamo a una svolta e io ve la voglio raccontare PER la prima volta l'omosessualità è diven�tata un soggetto di discussione nei circoli ortodossi. Solo negli ultimi cinque anni una forte comunità gay ortodossa ha iniziato ad emergere, passando dall'isolamento all'orga�nizzazione. La fine degli Anni Novanta si può definire una sorta di Stonewall per il mondo gay e lesbico ortodosso per via della fondazio�ne dell'Associazione degli Alunni Gay e Lesbi�che della scuola Yeshiva, delle Orthodykes e della Fondazione Tzvi Aryeh per l'Aids di New York, dell'organizzazione gay ortodossa Hod, in Israele, e della creazione della prima comunità gay e lesbica The Jerusalem Open House. Il rabbino ortodosso Steve Greenberg sta completando un libro intitolato «Of Wrestling with God and Men» (Lottando con Dio e gli Uomini), che tratta della Bibbia, della tradizio�ne giudaica e dell'omosessualità. Mentre gli Stati Uniti e altri Paesi hanno compiuto un grande passo avanti nei diritti civili per i gay e nella loro visibilità, le comunità ortodosse si sono opposte decisamente all'omosessualità considerandola un peccato o una disfunzione patologica. Le conseguenze subite dai gay e dalle lesbiche ortodossi dichiarati sono state molto pesanti: come quelle di venire diseredati dalla famiglia, l'espulsione dai yeshivas e dalle sinagoghe, subire trattamenti psicologici forza�ti nel tentativo di farli diventare eterosessuali, matrimoni organizzati e quindi la costrizione a vivere delle doppie vite, processi davanti ai rabbini per separare i figli dai genitori omoses�suali, nessun accesso alle informazioni sull' educazione sessuale e sulla prevenzione all'Ai�ds, rifiuto di benedire e seppellire coloro che sono morti di Aids, condanna pubblica da parte dei rabbini e dei media religiosi; e poi ancora alcolismo, suicidio e comportamento sessuale autodistruttivo. Tante drammatiche conse�guenze, insomma. C'è silenzio su questi temi, ma ci sono anche esempi di condanna dell'omosessualità da parte del mondo ortodosso. La pubblica opinio�ne è divisa su quali siano i passaggi precisi nella Torah e nel Talmud (gli insegnamenti dei rabbini) che suonano a condanna: relazioni omosessuali o cerimonie di matrimonio, prati�che sessuali specifiche come il mishkav zachar (sesso anale), e il lesbismo. Recentemente alcuni membri della matrice ortodossa hanno impedito ai gay e alle lesbiche di marciare assieme agli altri nella parata per Israele a New York e non hanno voluto far menzione degli omosessuali morti nei campi di concentramento e registrati nel Museo dell'Olo�causto o nel Museo Ebreo di New York. I politici ortodossi e i rabbini si sono scagliati con veemenza contro la legge del 1986 sui diritti civili degli omosessuali a New York e la legge sulle unioni di fatto del 1998 e centinaia di ebrei ortodossi di destra hanno fatto picchetti durante le sedute comunali in cui venivano discusse queste proposte. In Israele, i partiti ortodossi hanno rinforzato la loro presenza nel Knesset e hanno dimostrato una forte ostilità nelle decisioni sulle unioni di fatto di gay e lesbiche e sull'uso di fondi per una campagna nazionale per la prevenzione dell'Aids. Allo stesso tempo un sempre maggiore numero di rabbini ortodossi deve confrontarsi con il crescente numero di fedeli e studenti dello yeshiva che si dichiarano gay e cos�le famiglie ortodosse vengono messe in discussio�ne proprio dai loro cari. Tutti affrontano una crisi esistenziale su come rimanere fedeli alla verità e alla divinità della Torah senza tuttavia allontanare coloro che s'impegnano per la costruzione dello stato di Israele, siano essi anche gay o lesbiche. In conclusione, l'omoses�sualità rimane la linea di demarcazione tra le autorità ortodosse e chi è pronto a tollerare. Speriamo che questo film sia l'ispirazione per un cambiamento. Sandi Simcha DuBowski Sandi Simcha DuBowski, regista di «Trembling before G-d»

Persone citate: Jerusalem, Sandi, Steve Greenberg, Stonewall

Luoghi citati: Israele, New York, Stati Uniti