Montedison, è ancora caccia grossa di Francesco Manacorda

Montedison, è ancora caccia grossa Montedison, è ancora caccia grossa Nuovo boom di scambi, quotazioni a livelli record Francesco Manacorda MILANO In Borsa è sempre più caccia a Montedison, ma è una caccia almeno per il momento senza trofei, visto che chi rastrella le azioni non esce allo scoperto. Il titolo della holding che ha come maggiore azionista Medio�banca è stato protagonista ieri di ima seduta tempestosa: prima è sceso del 5,4596 colpito dai realizzi, poi ha invertito bruscamente la rotta ed è tornato ad essere oggetto di acquisti fortissimi. Il risultato? Montedison reduce da due setti�mane in cui ha guadagnato più del 170Zo chiude a un nuovo massimo storico di 2,91 euro, in rialzo del 2,75"^ e soprattutto con un ennesi�mo boom di scambi: quasi 40 milio�ni di pezzi che equivalgono a poco più del 296 del capitale. Tra i movimenti c'è da segnalare anche uno 0,1196 passato al mercato dei blocchi in due tranches, pagate rispettivamente 2,72 e 2,77 euro. Nonostante la crescita vertigino�sa del titolo, insomma, c'è chi continua a comprare a piene mani, visto che da fine marzo è passato di mano il 1096 del capitale. E sebbene l'andamento di ieri dimostri che anche la speculazione si è messa al lavoro, dietro il rialzo costante c'è senza dubbio la guerra di trincea tra due schieramenti -' quello guida�to da Mediobanca e quello composi�to dei suoi avversari, dove spicca Banca di Roma che si sono già scontrati sulla fusione con la Falck e che adesso guardano a una nuova occasione di confronto. Dalle partecipazioni comunica�te alla Consob, però, non emerge perilmomentoun quadro chiaro di come si stanno posizionando gli schieramenti. Proprio ieri la Com�missione di Borsa ha reso note le partecipazioni al 5 aprile confer�mando una crescita della Spalici, la fiduciaria di Mediobanca, che pas�sa dall'1,43 al 3,0396, un leggero calo di Mediobanca al 14,5396 dal precedente 15% e il contempora�neo calo di Caltagirone, che dopo aver venduto ai blocchi il 296 circa la scorsa settimana scende dal 4 al 2,01496. Sul fronte di chi aveva invece deciso di non votare a favo�re del concambio proposto da Me�diobanca per l'incorporazione di Falck in Montedison si segnalano crescite si scarsa entità per Sanpaolo-Imi (ha il 7,496) e Banca di Roma (8,4496), la stabilità al 696 della Tassara di Romain Zaleski, che contraddice l'ipotesi di acquisti condotti dallo steso Zaleski e a sorpresa un calo della Serfis della famiglia Strazzera che passa dal 7,4696 al 5,1996. Ma anche la disce�sa della quota Serfis potrebbe non significare molto, visto che la socie�tà avrebbe effettuato in passato acquisti per alcuni imprecisati clienti usufruendo di ingenti presti�ti bancari. Adesso, insomma, è possibile che quote detenute dalla Serfis in conto terzi siano passate ^i titolari, che resterebbero però sotto la sogha del 296 oltre al quale scatta l'obbligo di comunicazione alla Consob. I misteri che ancora restano sul peso esatto dei due schieramenti nell'azionariato Montedison po�trebbero scioghersi nel giro di un mese. Il 14 maggio si tiene in prima convocazione l'assemblea di bilan�cio Montedison e i titoli per parteci�parvi andranno depositati entro il 4 del mese. Poi il 14, o il 15 in seconda convocazione, amici e ne�mici di Mediobanca potrebbero uscire allo scoperto, magari con un'azione clamorosa di cui si mor�mora in Borsa come la bocciatura del bilancio 2000. Un'eventualità, questa, dove la partita si giochereb�be sulla maggioranza sempUce dei presenti e dove dunque ogni azione può essere utile. Seduta tempestosa per i titoli del gruppo milanese Continua il rastrellamento in vista delle assemblee

Persone citate: Falck, Romain Zaleski, Strazzera, Tassara, Zaleski

Luoghi citati: Caltagirone, Mediobanca, Milano