Mediaset: lo 0,5% dì Oliveltì è strategico per stare al tavolo

Mediaset: lo 0,5% d�Olivelt�è strategico per stare al tavolo L'assemblea dei soci approva il bilancio: Ermolli e Giordani nel cda. Seat-Tmc: oggi il Consiglio di Stato esamina il ricorso delTAuthority Mediaset: lo 0,5% d�Olivelt�è strategico per stare al tavolo Mario Sensini ROMA Ricavi per 4576 miliardi, in cre�scita del 15,40Zo sul 1999, e utile lordo di 1254 miliardi, con un incremento del 10,50Zo. L'assem�blea dei soci di Mediaset ha archiviato ieri il bilancio di un «anno memorabile», come lo ha definito il presidente Fedele Confalonieri, e ha offerto a Pier Silvio Berlusconi la possibilità di smentire ancora una volta le ipotesi di cessione, ma ha lascia�to ancora qualche interrogativo sull'ingresso nel capitale di Oli�vetti, holding cui fa capo il con�trollo di Telecom Italia. «L'acquisto dello 0,50Zo in una società con proprietà frazionata come Olivetti certo non rappre�senta una volontà di scalata, perché sarebbe ridicolo. E' però qualcosa che può avere senso nella distanza» ha detto Confalonieri. «Per noi ha aggiunto è importante poterci sedere a un tavolo, avere discussioni su ini�ziative e strategie. Non si può fare a meno di una presenza e di sinergie nelle aziende di teleco�municazioni. Il mondo della mul�timedialità deve fare i conti con i soggetti importanti delle tic». Per discutere bisogna essere in due, ma per il momento gli azionisti che controllano Olivetti tengono la bocca cucita. L'ingres�so con lo 0,50Zo nel capitale della società di Ivrea, anche se Fedele Gonfalonieri non ha escluso di poter arrotondare la partecipa�zione in futuro, non garantisce a Mediaset un posto nel consiglio di amministrazione della socie�tà, dove appunto si discutono le strategie. Lo statuto dell'azienda di Ivrea non prevede il voto di lista e gli amministratori sono nominati con i voti dell'assem�blea saldamente in mano a Colaninno e ai suoi soci bresciani. L'ingresso in Olivetti, è emer�so nel corso dell'assemblea di bilancio, è avvenuto in novem�bre con una operazione a termi�ne. «Abbiamo scelto questo stru�mento perché più agile e veloce. Di fatto ha spiegato Marco Giordani, direttore finanziario di Mediaset e neo consigliere di amministrazione insieme a Bru�no Ermolli si tratta di un'opzione stipulata con una primaria banca estera, originariamente in scadenza a febbraio e poi sposta�ta a metà aprile. Il 18 esercitere�mo l'opzione». Giordani ha riba�dito che «non si tratta di un'ope�razione speculativa» e che «c'è l'intenzione di conservare le azio�ni». Su quel pacchetto comun�que, che ai prezzi odierni di Borsa vale circa 160 miliardi, Mediaset ha già registrato ima minusvalenza di qualche decina di miliardi. Un prezzo che forse vale la pena di pagare per mettere un piede nella casa del nemico. Fino�ra il fronte delle tic non ha riservato a Mediaset grandissi�me soddisfazioni. E'andata bene la partecipata Albacom, che al�l'inizio dell'estate sarà quotata in Borsa permettendo a Mediaset di smobilizzare una parte della quota e realizzare una plusvalen�za. Non è andata benissimo, invece, l'avventura dell'operato�re mobile Blu, rimasto senza la licenza per l'Umts. La cessione della società, ha detto Confalonieri, avverrà in «tempi non lunghi. La corteggiano acquirenti impor�tanti, ci sono molte possibilità». La Borsa ha reagito positiva�mente alle novità emerse in as�semblea, spingendo i titoli Mediaset ad un rialzo del 4,296. Nelle prossime settimane, tuttavia, non mancheranno spunti di ri�flessione per il mercato, soprat�tutto in relazione alla vicenda Olivetti. Tra Roberto Colaninno e Silvio Berlusconi non c'è mai stato un buon feeling, e sono pochi quelli che pensano ad un improvviso colpo di fulmine. Tut�tora Mediaset è impegnata in una feroce lotta a colpi di carte bollate e di ricorsi in Tribunale per impedire a Telecom l'acqui�sto di Telemontecarlo. Si è costi�tuita «ad adiuvandum» per soste�nere le ragioni di Cecchi Gori, e anche oggi i legali di Berlusconi saranno davanti al Consiglio di Stato per appoggiare il ricorso del senatore fiorentino contro la prima sentenza del Tar, che di fatto spianava la strada a SeatTmc ribaltando il giudizio contra�rio dell'Autorità per le Comunica�zioni di Enzo Cheli. Berlusconi jr: «Nessuna vendita in vista» Gonfalonieri: «La nostra quota nel gruppo di Ivrea potrebbe anche aumentare» CHI CONTROLLA OLIVETTI 19,6yo BELL 3,0607o ASSICURAZIONI GENERALI 3,060/0 OLIVETTI INTERNATIONAL ? \ 2,Syo LEHMAN BROTHERS Nel grafico a sinistra la composizione dell'azionariato di Olivetti. Al primo posto la Bell con il 19,6^0 del capitale, seguono Generali e Lehman Bros.

Luoghi citati: Ivrea, Roma, Telecom