Diciotto chef per accogliere i «Grandi» del G8
Diciotto chef per accogliere i «Grandi» del G8 Genova, mobilitato un gruppo speciale di cuochi, insignito con le stelle dalla Guida Michelin Diciotto chef per accogliere i «Grandi» del G8 «Cosìpromuoveremo i sapori e iprodotti tipici della Liguria» Stefano Pezzini GENOVA Su un punto, sicuramente, i capi di Stato e di governo che parteciperanno al G8 di Geno�va il prossimo luglio troveran�no un accordo: la bontà della cucina ligure. A proporgliela, in colazioni e pranzi, i 18 chef insigniti delle «stelle» dalla Gui�da Michelin. «L'idea è venuta qualche tempo fa, l'abbiamo discussa in direttivo e approva�ta», spiega Ferruccio Corti, pa�tron del «San Sir» e, soprattut�to, presidente dell'Associazio�ne ristoratori di Genova. La richiesta, inviata al ministro plenipotenziario per il G8 Achil�le Vincigiacchi, ha avuto defini�tivamente il via libera ieri mattina quando, a Corti, è arrivata la conferma scritta di Susanna De Martini, consulen�te per la parte culturale del summit. I leader di Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bre�tagna, Usa, Russia e Italia po�tranno cos�alternare le discus�sioni sul futuro dell'economia planetaria ai sapori della Ligu�ria. Saranno piatti a base di pesce e verdure ma, natural�mente, non mancheranno quel�li della tradizione «terragna» come il pesto, le focacce, le torte. Naturalmente rivisitate dalla fantasia e dalla bravura degli chef. I «magnifici 18» (in realtà gli «stellati» sono 20 in Liguria ma due, per motivi di lavoro, han�no declinato l'invito) sono equa�mente distribuiti nelle quattro province liguri. Da Ventimiglia arriveranno gli staff dei Balzi Rossi e di Baia Benjamin, da Vallecrosia quello di Giappun, da Bordighera quelli di Carletto e della Via Romana, da Sanremo gli chef di Paolo e Barbara, da Arma di Taggia lo staff della Conchiglia. Da Alassio si mobilita Silvio Viglietti, patron del Palma, mentre da Bergeggi sta affilando le armi Claudio Pasquarelli dell'omoni�mo ristorante di Bergeggi. Savo�na è rappresentata dallo staff della Spurcacciuna. Giocano in casa gli staff del Gran Gotto, La Bitta nella Pergola, Edilio e Antica Osteria del Bai mentre da Chiavari arrivano gli chef di Cà Feo, da Sestri Levante quelli della Fiammenghilla Fieschi, da Ameglia lo staff della Locan�da delle Tamerici e da La Spezia quello di Parodi. «Per la cucina ligure e per i suoi prodotti tipici, quello del G8 è un appuntamento ghiotto anche sotto il profilo promozio�nale. Il vertice, inoltre, avviene in un periodo dell'anno in cui molti devono ancora decidere le vacanze. Tra questi anche un buon numero di persone attratte dal turismo gastrono�mico. Sapere di poter andare a cena da un ristoratore che ha preparato un pranzo a Bush o Blair può rappresentare un buon biglietto da visita», com�menta Contri. Ma colazioni e pranzi a Pa�lazzo Ducale non saranno un momento isolato del connubio politica-gastronomia ligure. Spiega Contri: «Dopo il G8 abbiamo intenzione di' stampa�re un libretto dove proporremo le ricette preparate per gli otto Grandi. Lo venderemo nei risto�ranti della Liguria e il ricavato rndrà in beneficenza ma, con�temporaneamente, chi ha par�tecipato a questo avvenimento come protagonista, avrà la sod�disfazione di poter ricordare anche con la propria clientela l'onore avuto. Senza dimentica�re che l'importante non è il singolo ristoratore o il singolo chef che ha partecipato al�l'evento quanto, piuttosto, l'aver raggiunto, attraverso il gruppo, un obiettivo importan�te come la promozione dei sapori della Liguria».
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