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Vuole morire come il suo mito rock Ancona, la ragazzina si è gettata dalla finestra, al quinto piano di casa sua Vuole morire come il suo mito rock A quattordici anni si uccide per emulare Kurt Cobain Fausto Gasparroni JESI Morire come il proprio idolo rock. Finora nessuno aveva dato troppo credito ai propositi suicidi che la studentessa quattordicenne di una scuola media di Jesi, andava manife�stando da un anno. Ma in questi ultimi giorni il senso.d'identificazione col suo adorato Kurt Cobain, il leader dei Nirvana suicidatosi con una fucilata a Seattle il 7 aprile 1994, deve aver prevalso: tanto che dome�nica alle 23, il giorno dopo il triste anniversario. La ragazza è salita al quinto piano di casa e s'è gettata nel vuoto. E' morta ieri mattina, in ospedale. Un caso di emulazione con una delle icone «maledette» del rock, con un autore capace di scrivere nelle sue canzoni versi come «il mondo è uno schifo e voglio morire»? Proprio queste due ultime parole «voglio morire» sono quelle che la quattor�dicenne aveva scritto sul banco di scuola sabato. Del fatto di volersi uccidere ne parlava con gli amici, lo scriveva sul diario. Ripeteva che non sarebbe arrivata viva all'immi�nente cresima, né a Pasqua. Nessu�no però l'aveva presa sul serio, an�che perché la ragazza non spiegava mai il motivo del suo desiderio di morire. E dire che la studentessa apparte�neva a una famiglia apparentemen�te del tutto tranquilla, una dinastia imprenditoriale molto in vista a Jesi. Domenica sera era uscita con un'amica. «Ma ci pensi ancora al suicidio?», le ha chiesto la compa�gna. «Non dirlo in giro, che è peggio», le ha risposto lei. Al ritomo in casa c'era la madre (il padre era all'estero per lavoro), che tra l'altro, notando una certa preoccupazione nella ra�gazza per i colloqui scolastici che avrebbero dovuto esserci ieri, le ave�va proposto di dormire insieme, per parlare un po'. Ma non c'è stato nulla da fare: il tempo di dare la buonanot�te alla madre, poi la ragazza ha dato corso al suo proposito. La mamma non se n'è neanche accorta, ha senti�to poi le sirene delle ambulanze. Non è bastato un intervento d'urgenza all'ospedale di Jesi. Tutd la descrivono come una ragazza molto bella, più matura del�la sua età. Lei, nel corso di una delle iniziative scolastiche di prevenzione dal disagio, si era definita «simpati�ca e trasgressiva», mettendo ai primi posti dei suoi valori l'amicizia, la famiglia e il futuro. Aveva moltissimi amici, ma era anche molto riservata. Una grande passione per i viaggi, e soprattutto per i suoi Nirvana. Amava anche un po' distinguersi, le piaceva mostrarsi anticonformista. Ieri c'è stata la pro�cessione dei suoi compagni di scuola tra l'obitorio e il luogo del suicidio. I ragazzi non si danno pace per non aver riferito le confidenze della ra�gazza agli insegnanti e ai genitori. Intanto sull'episodio intende far luce la pm Irene Bilotta, della Procu�ra di Ancona, che oggi scioglierà la riserva se effettuare o no l'autopsia. Sul caso interviene anche il senatore Michele Bonatesta, vice presidente della consulta per l'informazione di An, per mettere in guardia dai «catti�vi maestri» e dire che ((bisognerebbe vietare l'accesso ai concerti di taluni cantanti e la vendita dei loro diselli ai minori di 18 anni».