Perù ballottaggio fra Toledo e Garcia

Perù ballottaggio fra Toledo e Garcia Secondo, a sorpresa, l'ex capo dello Stato che batte la candidata cattolica Lourdes Flores Nano Perù ballottaggio fra Toledo e Garcia A due terzi del conteggio in testa il leader populista LIMA I risultali ufficiali pur non ancora definitivi nello spoglio delle schede delle elezioni presi�denziali e legislative di domeni�ca in Perù confermano che il candidato progressista Alejandro Toledo è in testa con poco più del 360Zo dei voti. Andrà al ballottaggio (fra maggio e giu�gno) probabilmente con l'ex pre�sidente Alan Garcia. Nessuna fonnazione politica, secondo le proiezioni realizzate da istituti specializzati a Lima, ha ottenu�to la maggioranza assoluta nel Parlamento di 120 membri. Tut�tavia centinaia di sostenitori del «Cholo» (indio) come viene chiamato Toledo per le sue origi�ni si sono riuniti festanti davanti aU'Hotel Sheraton, quartier generale del leader di «Perù possibile», incuranti degli appel�li a attendere i risultati ufficiali. Secondo i dati parziali (a due terzi dello spoglio) dell'Ufficio nazionale per le operazioni elet�torali (Onpe), Toledo (Perù possibUe), l'economista di Harvard che incarna le speranze di milio�ni di indios, ottiene il 36,48 per cento, davanti a Garcia (Apra), con il 26,11, a Lourdes Flores Nano (Unità nazionale, legata alle gerarchie cattoliche e all' Opus Dei), con il 23,69, e a Fernando Olivera (Fim) con 10,52. Per quanto riguarda lo spoglio parziale al congresso nazionale (39,77 per cento delle schede), «Perù possibile» aveva ieri sera U 25,39 per cento, seguito da Apra (19,04), Unità nazionale (12,84) e Fim (12,17). Garcia nel 1985, a 36 anni, come leader del socialdemocrati�co Apra, è stato il più giovane capo di stato della Storia del Perù. Avvocato, 51 anni, 1,95 di altezza, sposato, quattro figU, nel 1992 dovette fuggire dal Paese inseguito dai processi per corruzione intentatigU daU'allora presidente Alberto Fujimori che lo indicava come il «peggior nemico del Perù». Durante il suo govemo (1985-1990) propose di pagare il debito estero con il solo 1007o dell'export e tentò di nazionalizzare le banche. Verme attaccato compattamente da tut�ti gU ambienti finanziari e il tentativo sfociò in un'inflazione del 76500Zo. Sul fronte dell'ordi�ne pubblico avviò la «guerra sporca» contro la guerriglia di Sendero Luminoso che provocò non meno di 1000 «desapareci�dos». Adesso Garcia sembra aver capito la lezione. Dopo otto anni di esiUo tra Parigi e Bogotà, e l'annullamento dei processi, è ritornato in patria il 27 gennaio scorso. Riconoscendo gli «errori del passato», si è gettato, da par suo e a capofitto, nella campa�gna elettorale. In dicembre, U Ss1}*! dei peruviani non voleva che tornasse e, neUe presidenziaU dell'anno scorso, l'Apra non era andato più in là deU'1%: insomma U 26,}4 di suffragi rac�colti domenica è un suo indiscus�so successo personale. Salvo colpi di scena, lo aspet�ta U baUottaggio contro Toledo. A meno che non rinunci, come fece con lui Alfonso Barrantes 16 anni fa. Ma tutto fa supporre che finirà per sfidare U leader di «Perù possibile». Comunque la prospettiva di un suo ritomo alla guida del Perù (tra l'altro ha promesso di rivedere U modello neoliberista) è stata accolta sen�za entusiasmi dalla comunità finanziaria peruviana. (Ansa) L'ex presidente Alan Garcia.