Stanca, il mister I dei Cavaliere di Roberto Giovannini

Stanca, il mister I dei Cavaliere Stanca, il mister I dei Cavaliere Roberto Giovannini ROMA DI questa idea mi ha parla�to poche settimane fa Ber�lusconi. Debbo dire che mi è sembrata subito una propo�sta interessante e importante. Dopo una vita impiegata lavo�rando nel mondo dell'impresa privata, potevo continuare in un'altra azienda, ma mi è piaciu�ta l'idea di potermi impegnare al servizio del paese facendo cose che so fare». Tanto più spiega Lucio Stanca, nato a Lucerà (Foggia) sposato, due figlie, futu�ro «Zar» dei computer e della macchina amministrativa di Sil�vio Berlusconi «che la proposta veniva in un momento particola�re, in cui la mia esperienza in Ibm giungeva a conclusione». Sì, perché la (dura) regola della Big Blue, del colosso dell'informati�ca in cui il «Mister I» di Silvio Berlusconi lavora dal lontanissi�mo 1968, è che tutti i dirigenti debbano passare la mano una volta compiuti i sessanta anni di età. Dal 31 marzo scorso, dopo aver scalato la poltronissima di presidente e chief executive officer della holding che controlla tutta l'attività Ibm in Europa, Medio Oriente e Africa, Stanca era un «disoccupato». Per quan�to può essere davvero «disoccu�pato» un potentissimo vicepresi�dente dell'Aspen Institute Italia, un «super salotto buono» di cui fa parte il Gotha del potere economico e politico (da Giulia�no Amato a Cesare Romiti, da Francesco Cossiga a Giulio Tremonti). Dopo il 13 maggio, se la Casa delle Libertà vincerà le elezioni. Stanca si occuperà di computer e di pubblica ammini�strazione. E nel suo primo gior�no di vacanza («una vacanza già fissata, ma ho pensato bene di mantenere il mio programma») ci racconta i suoi progetti. Dottor Stanca, ma di cosa si dovrà occupare di preciso? «Si tratterà di accelerare la mo�dernizzazione dèlia pubblica amministrazione, per fornire servi�zi efficienti ai cittadini e alle imprese, risparmiando e miglio�rando la gestione anche grazie all'informatica e alla digitalizza�zione, proseguendo sulla strada già intrapresa». Dunque, non tutto quel che è stato fatto dall'Ulivo è da buttare? «Bassanini ha compiuto degli sforzi significativi, ma indubbia�mente siamo ancora molto indie�tro rispetto agli altri paesi euro�pei, per non parlare degli Stati Uniti, quando si parla di efficien�za della pubblica amministrazio�ne, dei servizi e dell'economia». Per quale ragione un uomo d'impresa decide di correre il rischio dello sbarco in un mondo complicato come la politica? ' «Ah, ma io sono un tecnico, non un politico... Sarebbe stato diver�so se mi fossi candidato alle elezioni. Ma non sono iscritto a nessun partito. Io lavorerò dome tecnico». Come sarebbe a dire, dottor Stanca? Se la proposta fosse arrivata da Francesco Rutel�li avrebbe accettato con uguale soddisfazione? «Ma no... naturalmente c'è una sintonia forte con l'impostazio�ne generale di Berlusconi. Altri�menti non sarebbe stato possibi�le pensare a una collaborazione positiva. Voglio solo dire che il mio sarà l'impegno di un tecni�co, di una persona che ha lavora�to per tanti anni in un settore e che pensa di poter dare un contributo di competenza per migliorare le cose su di un terre�no decisivo per la modernizza�zione del paese e per la crescita dell'economia». Proviamo a indicare le tre prime «cose» che punterà a realizzare? «No, è davvero tutto prematuro. È troppo presto per parlare di progetti. Dovremo accelerare la rivoluzione dell'e-govemment, come stanno facendo gli altri paesi avanzati». «Forte sintonia con l'impostazione del centrodestra Ma sarò un tecnico» Ludo Stanca

Persone citate: Bassanini, Berlusconi, Cesare Romiti, Dottor Stanca, Francesco Cossiga, Francesco Rutel, Lucio Stanca, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Africa, Europa, Foggia, Italia, Medio Oriente, Roma, Stati Uniti