Aereo-spia, anche Bush «si rammarica» di Maurizio Molinari

Aereo-spia, anche Bush «si rammarica» Aereo-spia, anche Bush «si rammarica» APechino non basta, in corso trattative serrate Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Sono in corso trattative serrate fra Washington e Pechino per risolve�re la cnsi dell'aereo-spia e Bush tenta di accorciare i tempi offren�do il suo «rammarico» per il pilota cinese caduto in mare, ma i nodi da sciogliere restano molti, a comin�ciare dalla richiesta della Cina di interrompere i voh-spia lungo le proprie coste. L'Amministrazione Bush ha in�terpretato la partenza del presiden�te cinese Jiang Zemin per l'Ameri�ca Latina come un segnale teso a smorzare la crisi e quindi ha inizia�to una serrata offensiva diplomati�ca. Il Segretario di Stato, Colin Powell, ha messo per iscritto il «rammarico» per Wang Wei, il pilota cinese caduto in mare, e Pechino ha risposto parlando di «passo nella direzione giusta», ma ribadendo la richiesta di «scuse solenni» e «cooperazione sulle ri�chieste fatte», a cominciare dalla fine dei voli-spia lungo le coste. Poche ore dopo il presidente Bush è tornato sull'argomento del pilota, l'unico sul quale le due capitah sembrano intendersi: «Mi dispiace per la sua scomparsa e mi dispiace che imo dei loro aerei sia andato distrutto, le nostre preghiere sono per lui e la sua famiglia». Bush ammorbidisce i toni rispet�to ai giorni precedenti, dice che «le relazioni con la Cia sono molto importanti» e quindi ribadisce la richiesta che i 24 militari america�ni fermi sull'isola di Hainan «possa�no tornare a casa», Washington non poi^e le scuse uffipiaE chieste da Pechino, ma il messaiggio è quello della disponibihtà. «Il mio compito è di riportare a casa �ragazzi», sottolinea Bush. «Siamo lavorando sodo», fa sapere il porta�voce della Casa Bianca, Ari Fleischer. Gli ambasciatori cinese a Washington e americano a Pechi�no fanno la spola con i ministeri degli Esteri. «Questa notte ho dor�mito poco», ammette Colin Powell. Ma la situazione sull'isola di Hainan jesta dehcata. Le autorità militari hanno impedito un nuovo incontro fra diplomatici Usa ed equipaggio «in custodia», perché «le scuse ufficiaU non sono ancora arrivate». Piloti e tecnici dell'aereospia EP-3E sono stati invece inter�rogati a lungo. A Washington il Congresso è irrequieto. I leader democratici e repubblicani serra�no i ranghi dietro la Casa Bianca, ma fanno sapere che «questi atteg�giamenti di Pechino» potrebbero avere «serie conseguenze»: lo sta�tus per la Cina di Paese favorito negli scambi commerciali potreb�be essere a rischio, mentre entro fine mese è attesa la decisione sulle forniture militari a Taiwan. Al senatore repubbhcano Ri�chard Lugar non è piaciuto il «ram�marico» per il pilota caduto e ha rivelato che Wang Wei era una vecchia conoscenza dell'aeronauti�ca miUtare, per via della sua abitu�dine di sfidare gli aerei americani con «manovre pericolose». «Ma in quest'ultima occasione Wang Wei ha esagerato», ha osservato Lugar. A Pechino l'immagine di Wang Wei campeggia su tv e giornali che lo presentano come un «eroe della nazione», nell'attesa di annunciare il lutto quando la Marina interrom�perà le ricerche in corso sin dalla giornata di domenica con un mas�siccio impiego di mezzi. Gh esperti militari americani ritengono di essere giunti ormai alla ricostruzione quasi definitiva di quanto avvenuto al momento della collisione: il jet cinese F8 volava sotto l'aereo spia america�no a una distanza di neanche quin�dici metri e probabilmente il pilota americano non era in grado di vedere quello cinese, cos�appena l'EPSE ha effettuato un piccola virata c'è stato il contatto che ha fatto precipitare il jet in mare e ha gravemente danneggiato l'aereospia. Se cos�fosse i cinesi avrebbe�ro ragione ad attribuire all'aereo Usa la responsabilità dell'impatto, ma lo spericolato pilota Wang Wei volando a distanza cos�ravvicina�ta lo ha reso quasi inevitabile. ,Un'immagine diffusa dalla tv cinese di Wang Wei, il pilota disperso