Nel bunker della «Ntv» che lotta per non morire di Anna Zafesova

Nel bunker della «Ntv» che lotta per non morire TELEVISIONE RUSSA ERA L'UNIGA STAZIONE INDIPENDENTE DAL CREMLINO Nel bunker della «Ntv» che lotta per non morire reportage Anna Zafesova MOSCA u N cerchietto rosso barra�to, come un divieto di sosta, nell'angolo sinistro dello schermo, racchiude le tre lettere: «Ntv». Da 24 ore l'uni�ca rete nazionale privata man�da in diretta la sua protesta. Un notiziario ogni ora e pubbli�cità, al posto di tutti gli altri programmi una scritta: «I gior�nalisti protestano contro l'at�tacco alla compagnia». E poi immagini mute della redazio�ne, con i giornalisti, i condutto�ri, i divi: spettinati, struccati, con le occhiaie, che fumano nervosamente e si scambiano le ultime notizie, incuranti del�l'angolo da cui vengono ripre�si. Quello che era dietro le quin�te viene rovesciato fuori, diven�ta spettacolo, in un mondo dove lo show è lavoro. Gli uomini e le donne che trasmet�tono le notizie sono diventati la notizia del giorno e, quasi stupiti da questo ribaltamento, si appiccicano agli schermi dei televisori per vedersi, e convin�cersi di essere ancora visibili e quindi ancora vivi. Per quanto, non sa nessuno; e si buttano occhiate preoccu�pate verso gli ascensori, da dove dovrebbe emergere la nuova direzione. Marted�un'assemblea di parte degli azionisti che r«Ntv» giudica illegale ha sostituito il presi�dente e proprietario Vladimir Gusinskij e il direttore Evgenij Kiseliov con uomini che hanno la reputazione di fedelissimi del Cremlino. Boris Jordan, il nuovo amministratore delega�to, ha promesso che entrerà nella redazione «con qualsiasi mezzo» e 400 giornalisti, opera�tori, montatori e redattori sono rimasti tutta la notte a veglia�re. Un eventuale assalto sareb�be stato subito trasmesso in diretta. Per i telespettatori l'ango�scia per la loro tv preferita da 24 ore l'audience della «Ntv» è salita vertiginosamente è fini�ta con il tg del mattino, quando Andrej Norkin, composto come sempre, ha dato, come prima notizia, quella di essersi fatto la barba e aver cambiato cami�cia. Una familiarità che viene perdonata: dopo un anno di pressioni del Cremlino i fan dell'«Ntv» si sentono più che un pubblico, un partito. Di cui Norkin, uscito dallo studio, spiega l'ideologia: «Senza di noi nessuno avrebbe detto la verità sull'affondamento del "Kursk", sulle stragi dei civili in Cecenia, sulla corruzione al vertice». Una tv di politica e di noti�zie, dove le star sono i cronisti e i corridoi sono tappezzati di loro ritratti, facce giovani e giovanissime. Gli originali cir�colano intorno, in disordinata e nervosa allegria. Tatiana Mitkova, conduttrice del tg sera�le, fasciata in pantaloni di paillettes rosa, saluta dalla fi�nestra il centinaio di manife�stanti ai canceUi. «Non li ha chiamati nessuno», dice con l'abbagliante sorriso professio�nale che indossa anche fuori dallo studio: «Non è meravighoso?». Il suo alter ego al tg è Mikhail Osokin, con la sua mise abituale: giacca grigio chiaro e cravatta impeccabile sopra jeans lisi con scarpe da tennis sotto. Come sempre, en�trerà in studio a due secondi dalla sigla, e come sempre farà in tempo a sistemarsi il micro�fono e dire «Buona sera». Nella stanza degli inviati ogni divieto è stato frantuma�to, tutto è permesso: bere co�gnac, fumare, non lavorare. Elena Kurliandzeva, che con voce vellutata racconta ogni sera mostre e prime teatrali, è serena: «Non entreranno qui finché ci siamo noi». La nuova direzione ha promesso che non toccherà i giornalisti, ma il cronista Konstantin Mylnikov ha poche illusioni: «In tv non conta il talento, l'importante è essere una squadra». Il cui capitano è Evgenij Kiseliov, direttore e condutto�re di «Itogi», la bibbia domeni�cale di politica. In IO anni con il suo «ehmm» ormai mitico ha montato e smontato decine di carriere politiche. La truccatrice Julia, vedendolo passare, monumentale, con un sospiro lo definisce «un genio». Paccia stanca per l'insonnia, occhiali�ni inclinati a 45 gradi, racconta che Gusinskij, attualmente a^li arresti domiciliari in Spagna in attesa di estradizione per l'ac�cusa di frode mossagli da Mo�sca) ieri mattina ha venduto le sue azioni al padre della «Cnn» Ted Turner, un interlocutore scomodo per il Cremlino. L'altra novità è che Mikhail Gorbaciov, presidente del con�siglio di tutela della rete, vuole incontrare Vladimir Putin per risolvere il conflitto. Kissellov non ci crede molto: Putin è il bersaglio dei suoi attacchi più feroci. L'unica speranza per lui sono i telegrammi che arrivano da tutta la Russia e dai politici, dallo stalinista Vasilij Shandybin come dal liberale Grigorij Javhnskij che ha trascorso la notte in studio per fermare con la sua immunità parlamentare un eventuale assalto della poli�zia. Ma la nuova direzione, gli «impostori» come li chiama Gorbaciov, non ha osato fare irruzione in diretta. I giornali�sti si preparano per una secon�da notte insonne, sbirciando i teleschermi per vedersi ritra�smessi a 100 milioni di perso�ne. Giornalisti e divi spettinati e senza trucco occupano Ristudi di Mosca dopo l'esclusione di Vladimir Gusinskij Le ultime speranze nel coinvolgimento diTedltoier,!! padre della «Cnn» Gorbaciov vorrebbe incontrare Putin Vladimir Gusinskij, presidente e proprietario esautorato di «Ntv», il canale televisivo sovietico critico del Cremlino. Ora i suoi giornalisti occupano l'emittente e si oppongono al nuovo amministratore delegato i i Boris Jordan

Luoghi citati: Cecenia, Mosca, Russia, Spagna