De Mita e Mastella, ultime grane per l'Ulivo di Amedeo La Mattina

De Mita e Mastella, ultime grane per l'Ulivo De Mita e Mastella, ultime grane per l'Ulivo «Vedo il disastro». «Troppo spazio al Ppi» Amedeo La Mattina ROMA «Stiamo andando verso un disa�stro annunciato con la consape�volezza deU'impotenza. In que�ste condizioni non mi candido». Furioso con alcune candidature paracadutate in Campania, e che considera perdenti perché non radicate nei coUegi, Cirico De Mita ha messo di nuovo tutto in discussione e le candidature del�l'Ulivo in questa regione sono ritornate a baUare. E dietro l'ex leader deUa De c'è una parte dei Popolari campani che hanno mi�nacciato di fare lo sciopero del voto nei confronti di coloro che vengono bollati come i «piovuti dal cielo». E come se non bastasse, l'Udeur e Ri hanno accusato il Ppi e i Democratici di aver cam�biato le carte in tavola nella definizione delle liste proporzio�nali. Mastella è arrivato perfino a dire «non firmo la presentazio�ne deUe liste», e ha lasciato Roma con un diavolo per capello. Chi ha dovuto far fronte a questa ennesima burrasca sono stati U segretario del Ppi Castagnetti e U braccio destro di RuteUi, Paolo Gentiloni. Ma alla fine è dovuto intervenire il candidato premier che, da Strasburgo, si è messo in contatto con De Mita, assicuran�dogli una soluzione. Sia Rutelli che Castagnetti gli hanno chiesto di candidarsi, un appello fatto a nome di tutta la coalizione. H candidato premier è appar�so abbastanza infastidito nei col�loqui telefonici con i segretari deUa Margherita: «Ora c'è la campagna elettorale e bisogna impegnarsi per vincere le elezio�ni. Non possiamo continuare con queste polemiche per guadagna�re posizioni». Castagnetti ha cer�cato di smorzare i toni e con De Mita ha convenuto che «tutti i guasti» vengono dall'attuale leg�ge elettorale. Un sistema che costringe a fissare le quote e a non sceghere il miglior candida�to del territorio: «Ci impegnere�mo a cambiare questa legge», ha assicurato il segretario del Ppi a De Mita. Tuttavia De Mita, dopo aver riunito la direzione regionale del Ppi, aveva sparato contro Rutel�li, affermando che «nessuno fa nuUa per evitare queste scelte sbagliate». E tra questi ci ha messo pure l'ex sindaco di Roma che avrebbe dovuto garantire un certo criterio neUa scelta dei candidati: «Poi ha annunciato che avrebbe dovuto scegliere lui, in autonomia, ed invece...». Tut�ta una un'altra «pasta», invece, Fassino: «Una splendida perso�na, lui s�che è uno in grado di dirigere». Insomma, Rutelli, se ci sei batti un colpo, gU hanno chiesto Mastella e De Mita. E anche dai Ds della Campania è arrivato lo stesso appello, ma da un ottica diversa. Ad esempio Bassolino non ha digerito che Mastella abbia imposto la candi�datura della moglie. In questa bagarre, è intervenu�to Parisi infastidito dal ritardo neUa presentazione delle candi�dature: «Pubblicate subito quel�le Uste. Ogni ulteriore ritardo rischia di danneggiare gravemen�te l'azione che Rutelli ha sin qui sviluppato». Hanno risposto pic�cati gh uomini di Mastella: «Per noi la situazione non è chiusa. Si faccia quel che si crede e ciascu�no si assumerà la responsabilità dei suoi atti». Intervenga Rutelli, è stato l'appello anche di Pisicchio di Ri: «E' l'unico che può mettere fine a questa tormentata vicenda». E lui è intervenuto trasmetten�do da Strasburgo le liste propor�zionali. Capolista in Campania 1 è De Mita, che potrebbe essere soddisfatto da alcune ipotesi cir�colate in serata. Si tratta di spostamenti da una casella all'al�tra. Per esempio il democratico Sica veniva dato in partenza da Caserta. Già Paino, un altro dei democratici, era stato spostato il giorno prima, e al suo posto è arrivato Barbarisi, commissario dell'ospedale Pascale, nominato da Rosi Bindi, quindi di area popolare. Ma potrebbe saltare anche la leader delle casalinghe Russo Gasparrini catapultata a Vallo della Lucania, un collegio in quota Rutelli. E qui Rutelli potrebbe decidere di metterci un uomo gradito a De Mita. Ma in serata si è mosso Rutelli da Strasburgo per un ultimo appello a Ciriaco «Restiamo uniti» Fermento anche nella Quercia Bassolino non ha gradito la scelta della moglie del leader Udeur Il presidente del Senato Nicola Mancino