llnicredit in forte crescita. Profumo: non vado via

llnicredit in forte crescita. Profumo: non vado via MILANO «Resto dove sono». Tre parole, e svanisce l'ultimo sport di Piazza Affari che, da quasi tre settimane, sfoglia la maigherita chiedendosi se Alessandro Profumo resterà alla guida dell'Unicredito Italiano o non si trasferirà, invece, al SanPaolo Imi dove le manovre per il rinnovo delle cariche sono ancora in corso. In piazza Cordusio c'è euforia per i conti del gruppo creditizio nel 2000, archiviato con risultati tutti in forte crescita: non solo il Roe (l'indice di redditività) aumentato ancora di un punto al 20,8 per cento, ma anche l'utile netto (2.700 miliardi), in crescita dell'8,5 per cento e il risultato di gestione 1+2794) a riprova che l'in�tegrazione ormai completata pro�duce effetti positivi sulla redditivi�tà. L'amministratore delegato si llnicredit in forte crescita. Profumo: non vado via «Il nuovo colosso tedesco? Sono nozze su cui bisogna riflettere» giostra tra grafici e slide per con�vincere che i progressi realizzati l'anno scorso hanno messo il grup�po nelle condizioni di scommette�re sull'aumento della profittabilità anche nel 2001 che, sotto il profilo della congiuntura economica mon�diale, è molto meno favorevole ai sogni di gloria. Profumo sostiene che le previsioni di budget saranno rispettate, che l'Unicredit farà an�cora ima volta megho della media del sistema e il Roe resterà quasi invariato (20,494), nonostante l'ag�gravio dei conti prodotto dagli investimenti nelle nuove iniziati�ve e dai costi di ristrutturazione nelle banche conquistate nei Paesi dell'Est dove sono previsti tagli per 7000 addetti dopo i 4.000 eliminati in Bank Pekao in Polonia l'anno scorso: il Roe risalirà dal�l'anno prossimo per raggiungere il 24 per cento nel 2003. La cosa che più gli sta a cuore è, però, bloccare i rumore insistenti circa un suo trasferimento. «Resto in Unicredito», dice con la voce che scala un'ottava: «E ci resto non solo perché ho un contratto per altri quattro anni, ma perché ci sto bene, mi diverto, ho ima squadra fortissima ed ottimi rapporti con gli azionisti». Già, gli azionisti, si tratta di quelle Fondazioni Cariverona e Crt che, all'inizio almeno, avevano fatto vedere i sorci verdi all'amministratore delegato e al suo vecchio presidente Lucio Rondelli. H tempo, però, porta consi�gho e ammorbidisce gli spigoli anche per un personaggio non facile come Profiuno. Oggi l'ammi�nistratore delegato deÌTUnicredit ha trovato un modus vivendi con Paolo Biasi e Fabrizio Palenzona: ha optato per il low profile lascian�do loro il primo piano nelle partite extra banca, come la vicenda Me�diobanca ha insegnato; ma ha ri�vendicato a sé il diritto di decidere dò che conviene o meno fare per aumentare la creazione di valore per l'istituto, gli azionisti e i mànagere remunerati anche con piani di stock option. In questo quadro, si inserisce il rifiuto di Profumo di investire ancora in Mediobanca perché «la banca d'affari assorbe già una quota elevata di capitale», dùnque «megho investire dove il ritomo è più elevato». Le Fondazio�ni, invece, «essendo investitori di lunghissimo periodo, hanno fatto una buona scelta entrando in Consortium». Fatto il chiarimento, Pro�fumo toma alle scommesse di Unicredit impegnato a far lievitare la quota delle iniziative online, e conferma nuova espansione nel�l'Est europeo ma anche in Turchia «a patto che i prezzi siano conve�nienti». Quanto ai mutamenti in�dotti dal matrimonio Alhanz/Dresdner Bank Profumo ritiene che «qualche riflessione vada fatta», ma riconferma l'ottimo stato dei rapirorti con Ras (provincia itahana di Schulte Noelle) nella bancassurance. [r.m.] La redditività sale al 20,8 per cento l'utile arriva a 2500 miliardi «Profìtti in crescita anche per il 2001»

Persone citate: Alessandro Profumo, Fabrizio Palenzona, Lucio Ron, Paolo Biasi, Profumo, Schulte Noelle

Luoghi citati: Milano, Polonia, Turchia