Disastro in Belgio, i capistazione non si capivano di Enrico Singer

Disastro in Belgio, i capistazione non si capivano Indagine per gli otto morti nello scontro frontale fra due treni: «Il bilinguismo non ha funzionato» Disastro in Belgio, i capistazione non si capivano Uno parlava francese, Valtrofiammingo e lo stop non è scattato in tempo Enrico Singer corrispondente da BRUXELLES La tragedia ferroviaria in cui sono morte otto persone, una settima�na fa vicino a Bruxelles, poteva essere evitata. Sarebbe bastato che due capistazione riuscissero a capirsi l'uno con l'altro. Ma cos�non è stato perché quello di Wavre parlava soltanto francese e il suo collega di Leuven (Lovanio), che pure dista meno di trenta chilometri, parlava soltanto fiam�mingo. Proprio nel giorno dei fimerah di quattro delle vittime, i belgi hanno scoperto che una delle cose di cui vanno più fieri il bilingui�smo ha provocato una strage. Certo, se imo dei treni non avesse ignorato il semaforo rosso, anche l'incredibile dialogo tra sor�di non sarebbe mai avvenuto. Ma i condizionali, si sa, non cambia�no la storia. Quello che è successo lo ha raccontato un testimone in una delle più seguite trasmissioni televisive della domenica sera. «Mìseaupoint». Il capostazione di Wavre si era reso conto che l'automotrice pas�sata davanti a lui non si era fermata a un segnale rosso. Inuti�le tentare di avvertire il macchini�sta dal momento che su quel tipo di treni locali non c'è telefono. Ma alla stazione di Leuven il telefono, naturalmente, c'è. Ed ecco allora il tentativo di lanciare l'allarme die avrebbe consentito di togliere la conente alla linea elettrica e di bloccare il treno. Ma da una pane e dall'altra del telefono si sono ritrovati due fun�zionari delle Snob (le ferrovie belghe) che non riuscivano a comuni�care. Il capostazione di Leuven ha chiamato un altro ferroviere che capiva il francese. Ma ormai era troppo tardi. I due convogli si erano scontrati frontalmente al�l'altezza della cittadina di Fécrot, venti chilometri a sud est di Bru�xelles, con un bilancio pesante: morti tutti i macchinisti due su un treno, due sull'altro e morti anche quattro passeggeri, tra i quali un ragazzo di 13 anni. Le inchieste aperte dalla magistratu�ra e dalla Snob puntano l'indice sulla responsabilità del macchini�sta die non ha rispettato il segna�le e sulle deficienze tecniche: in particolare, l'assenza del sistema di blocco automatico del treno che ignora un rosso. L'inutile telefonata tra il vallo�ne e il fiammingo è considerata come una beffa del destino, ma non come un reato. In Belgio, su un territorio poco più grande di quelli di Piemonte e Liguria, convi�vono tre comunità e è anche una minoranza tedesca che sono riconosciute con pari dignità. La regione della capitale, Bruxelles, pur essendo in terra fiamminga, è per legge bilingue. Ma Leuven è oltre questo invisibile confine. Le incomprensioni linguistiche tra i due addetti agli scambi dei binari sono state confermate an�che di portavoce della società ferroviaria belga che ha fornito la ricostruzione ufficiale, che confer�ma quella del testimone. Fochi minuti prima della tragedia di Pecrot il responsabile di Wavre ha cercato di evitare lo scontro avver�tendo il collega di Leuven. L'addet�to di Wavre sperava che il collega fiammingo potesse ancora inviare un segnale per fermare uno dei due convogli. Fu troppo, la conver�sazione tra i due uomini è stata mutile: la registrazione delle bre�vi frasi pronunciate indica che l'addetto di Wavre era molto agita�to per l'emozione e che il ferrovie�re di Leuven non l'ha immediata�mente compreso! Quest'ultimo gh ha domandato se non conoscesse il fiammingo, il collega francofo�no gh ha risposto di attendere in linea, poi la comunicazione si è interrotta. Per otto chilometri un treno ha proseguito la marcia controsenso prima di scontrarsi con l'altro. Il conduttore, 31 anni, aveva subito una sospensione di un mese per non aver rispettato un'altro segnale di arresto.

Persone citate: Fochi, Lovanio, Wavre

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Liguria, Piemonte