Ulivo, maratona per recuperare gli esclusi di Amedeo La Mattina

Ulivo, maratona per recuperare gli esclusi Ulivo, maratona per recuperare gli esclusi La Margherita cerca spazi nelle liste per il proporzionale Amedeo La Mattina ROMA Nell'Ulivo, chiusa la bagarre delle candidature nel maggioritario, adesso si è aperta anche se in tono minore quella delle liste proporzionah. I partiti della Maijgherita hanno affrontato un'altra nottata di trattative per rispetta�re le quote inteme e recuperare gli ultimi delusi. Tranne qualche dimatura» è il termine usato dai politici per nascondere gli ultimi scontri all'anna bianca si è, invece, praticamente chiusa l'fcodissea» delle candidature. Il dissenso di Ciriaco De Mita, insoddisfatto per il piazza�mento dei suoi uomini in Campania, è rientrato e quindi l'ex leader della De si candida nel suo collegio di Mirabella Eclano. Tra l'altro, non sembra che abbia ottenuto granché, visto che a Caserta ad un suo uomo è stato preferito il Democratico Sica. Clemente Mastella è più che soddisfatto avendo siste�mato la moglie, Alessandra Lonardo, nel collegio per la Camera di Capua. Il che ha provocato la furiosa reazione proprio del partito di Mastella in Abruzzo. «L'Udeur è stata esclusa in tutta la regione con la complicità dell'on. Mastella, interessato più alla candidatura della sua consorte che ai 13 mila voti espressi in Abruzzo». Gli amici del segretario dell'Udeur promettono battaglia: «Ci aster�remo dalla competizione elettorale». A parte queste singole vicende, la giornata di ieri è stata dedicata alla definizione delle liste della Margherita. Un passaggio deheato perché deve servire a compensare i molti malumo�ri sorti tra i centristi. Ma a malumori se ne sono aggiunti altri, tutti legati a chi saranno i capilista. Una faccenda di nonpoco conto visto che in molti casi essere il numero uno delle liste proporzionali significa elezione assicurata. Prima di partire per Parigi, Rutelli ha fatto una proposta che è stata discussa dai singoli partiti e non sono mancati gli scontri. E tanto per cambiare è saltato fuori un problema in Campania. Qui, in una delle due circoscrizio�ni era apparsa l'ipotesi di mettere come capolista Riuo Piscitello. I segretari regionali si sono opposti strenuamen�te al coordinatore dell'Asinelio che alla fine dovrebbe essere il numero due di Mastella in Campania 2. Nella prima circoscrizione, invece, a guidare la lista della Margherita sarà Rosa Russo Jervolino, candidato a sindaco di Napoli. Tranne aggiustamenti «notturni», il ministro Bianco sarà capolista nella Sicilia orientale, mentre in quella occidentale sarà il suo collega Cardinale, spuntandola su Mattarella, che è stato spedito in Trentino Alto Adige. Castagnetta in Emilia, Parisi in Toscana e Sardegna, Franceschini in Piemonte, Loiero in Calabria. Il candidato premier Rutelli sarà il capolista in tre regioni: Lazio, Puglia e Lombardia. Poi c'è il caso «disperato» della Rivetti per la quale Mastella non ha fatto una grande battagha per trovarle un collegio blindato. All'ex presidente della Camera ne sarebbe stato assegnato uno in Lombardia, ma di quelli dove Lega più Fi vincono a mani basse. Allora si sta cercando di piazzarla nel proporzionale, usando l'escamo�tage della cosiddetta «senatizzazione»: verrebbero recupe�rati i mighori perdenti nel maggioritario al posto dei capilista eletti nei collegi del maggioritario. Ad esempio, Rutelli capolista della Margherita in Lombardia venrebbe eletto grazie al recupero proporzionale. Dovrebbe però optare per il suo collegio romano del Prenestmo, lasciando cos�il posto al numero due del proporzionale in Lombar�dia. Ma è su chi sarà il numero due in tutte le regioni del Nord che la battagha è ancora in corso. Un altro recupero in extremis potrebbe essere quello del ministro per le PoUtiche comunitarie, il Verde Mattioli. A quanto pare Pecoraro Scanio gli avrebbe trovato un collegio in Campa�nia. Altro «paracadutato». Rinnovamento italiano rumoreggia ancora e anche in casa dei Ds gli esclusi o quelli finiti in collegi perdenti hanno fatto la voce grossa. Tra questi c'è Alessandro Pardini, senatore di Brescia, che ha rinunciato alla candidatura alla Camera: «L'Ulivo romano ritiene Brescia l'ultima provincia dell'impero. Sembra incredibile, ma a contendere il collegio del Senato a Brescia sarà un non bresciano». E infatti l�è stato catapultato l'ex leghista Petrini, ora in quota Dini. Infine, c'è la vicenda Veltroni. Il segretario dei Ds ha annunciato di volersi dedicare a Roma, sia come sindaco se vincesse sia come capo dell'opposizione; in caso di sconfitta, quindi, una volta eletto ila Camera, lascerà il suo seggio ad una donna, Sesa Amici. Verso la fine l'odissea delle candidature Rientra il dissenso di Ciriaco De Mita Protesta di un ds per l'ex leghista Petrini a Brescia I Verdi ripescano Gianni Mattioli