S'allunga la lista del Cavaliere

S'allunga la lista del Cavaliere \* E' APERTA LA CORSA PER UN POSTO NEL GOVERNO S'allunga la lista del Cavaliere Ministeri, spunta il «signor Brambilla» retroscena inzolfili ROMA E mH. primo pomeriggio di sabato " scorso. Dentro il palazzo di via del Plebiscito, dimora del Cavaliere, i rappresentanti della Casa delle Libertà si azzuffano per i posti in lista, ma Antonio Guidi, già ministro di Berlusconi nel '94, pensa ad altro seduto su un gradino del cortile inter�no. Lui non ha il problema di un seggio in Parlamento ma d�un posto da ministro. Nel Palazzo, infatti, Sil�vio Berlusconi sta conducendo,due trattative parallele quasi per evocare la vittoria che si sente in tasca: una per le Camere e un'altra per il gover�no. «Ho spiegato al capo racconta un po'deluso Guidi che c'è bisogno di un ministero per l'infanzia. Certo il nu�mero dei ministeri è fissato per legge ma se Rutelli pensa di crearne uno nuovo per i consumatori non capisco perché noi non possiamo inventarne un altro. L'unico problema sono gli zoticoni della Lega che sul sociale sono sordì: vogliono addirittura aboli�re �tribunali per �minori e privatizza�re le carceri». Ieri mattina, Transatlantico di Montecitorio. Filippo Mancuso, ban�diera del Polo per la giustizia, sta facendo le valigie per Palermo dove aprirà la campagna elettorale. E' gasa�to per questa sua nuova avventura ma non dimentica di dare consigli per il governo. «Forse andrò alla Corte Costituzionale dice parlando del suo futuro ma al governo no. Io al ministero della Giustizia non mande�rei per opportunità nessuno d�Forza Italia. Pera? Non è all'altezza. E' troppo invasato. Come si dice nel calcio? Gli mancano �fondamentali». Mancuso, che ha sempre avuto un buon rapporto con i piani alti, mette in piazza un giudiz io che condividono anche al Quirinale: dopo il '94 un forzista come Guardasigilli non è un buon viatico per durare. Altro episodio, altro problema. A nessuno è sfuggito che il presidente della Ccnfcommercio, Fausto Bilie, grande amico del Cavaliere, da giorni lancia sanali d'amore verso il centrosinistra: abbraccia Cofferati, dichiara che Rutelli non è poi tanto male e giura che la sua associazione non si schiererà. Bilie haavuto un improvvi�so colpo d�fulmine per l'Ulivo? No, solo una grande delusione. Berlusconi gli aveva promesso un posto al gover�no, il sottoministero per le attività produttive. Lu�ci aveva talmente creduto da far modificare quatto quat�to anche lo statuto della sua organiz�zazione, introducendo la figura d�un reggente per sostituire momentanea�mente il presidente qualora fosse chiamato ad una carica istituzionale. Invece, poveretto, non se ne fa niente: la Confìndustria, che si è messa sotto l'ala protettiva il Cavaliere, non gradisce un commerciante al vertice del�l'ex ministero dell'Industria. Beh, di grane l'uomo che già s�sente presidente del Consiglio non ne ha poche. Grane ma anche segnali confortanti rispetto all'esperienza del '94 che brucia ancora. Il fatto nuovo questa volta, semmai Berlusconi vin�cerà le elezioni, è che non avrà contro tutti. L'establishment del paese an�che se più o meno contento ha deciso di dargli ima mano, consapevole che non si può fare la guerra ad un governo che deve rappresentare il paese in Europa. In cambio vuole però che le facce del gabinetto del Cavaliere non siano maschere del Carnevale. E a garantire che tutto vada per ilmeglio, a dare suggerimen�ti, consigli e benedizioni sarà proprio l'uomo che siede al Quirinale. Questo non significa che a Palazzo Chigi Berlusconi avrà lina potestà dimezza�ta. Ci mancherebbe altro. Ma che non avrà sul Colle un avversario nascosto còme Scalfaro. Se questi sono gli aspetti positivi che potrebbero far nascere la nuova avventura di governo di Berlusconi sotto ben altro segno rispetto a quella del '94, il personaggio dovrà stare attento al proprio carattere. L'uomo continua ad avere il vizio di promette�re troppp a tutti. Bilie, appunto, già ha ordinato al sarto un nuovo abito scuro per il giuramento che non tirerà mai fuori dall'armadio. Storace ha ricevuto, tra il serio e il faceto, una proposta di governo. E proprio l'altro giorno per convincere il presidente della Regione Friuli a scendere in lizza per le politiche Berlusconi gli ha promesso nero su bianco un ministe�ro. Cos�la Està dei ministri si arricchi�sce ogni giorno di più di alternative per ogni molo. Risultato: invece di accorciarsi si allunga. E insieme ai nomi aumentano i guai. Ad esempio per il sottoministero per la digitalizzazione che dovrebbe essere organizzato nell'ambito di quel�lo del Bilancio Berlusconi ha ancora in mente diversi nomi: da Paolucci di Microsoft, a Catania dell'Ibm al retto�re del Politecnico di Milano De Maio. Non c'è nella lista, invece. Franco Tato a cui Berlusconi darebbe volen�tieri un altro ministero per liberare per un suo uomo il posto di ammini�stratore delegato dell'Enel, l'ente che secondo il Cavaliere ha preso il posto dell'Ili nella mappa del potere italia�no. Come dargli torto: in fondo un governo si mette in piedi con il bilanci�no, facendo calcoli su calcoli. Come quello che lo spinge a corteggiare senza tregua Renato Ruggiero per il ministero degli Esteri: in caso di un rifiuto la Farnesina entrerebbe nelle mire di Gianfranco Fini che per ora punta al Viminale, di Pierferdinando Casini che adesso si accontenterebbe della Difesa e di Francesco Cossiga. Insomma, il Cavaliere avrebbe un'al�tra gatta da pelare. Chi non gli darà problemi è il ministero dell'Economia già pronto per Giulio Tremonti. Forte di questa sicurezza Berlusconi vorrebbe man�dare un siur Brambilla, che in questo caso si chiama Alberto, al Welfare, cioè al ministero del Lavoro. L'uomo che dovrebbe ridisegnare il sistema pensionistico italiano, a parte il cogno�me anonimo, non è un signor nessu�no, anzi: gestisce i fondi di investi�mento per Banca Intesa e siede nel consiglio d'amministrazione dell'Inps. Andrebbe sul conto di Bossi, per il quale il Cavaliere ha in serbo il ministero della devolution. Un mini�stero che avrà un nome reboante per contentare il capo della Lega, ma che è stato studiato per confortare gli altri in modo da non fargli provocare grossi danni. Gestisce i fondi d'investimento per la Banca Intesa e siede nel consiglio Inps; Bossi lo vuole al Welfare Silvio Berlusconi: l'ooperazione liste» lo ha costretto, negli ultimi giorni, a rimanere serrato negli uffici di via del Plebiscito

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