«E# Wjigslo di grande coraggio»

«E# Wjigslo di grande coraggio» IL SOTTOSEGRETARIO AGLI ESTERI E I NUOVI SCENARI JUGOSLAVI «E# Wjigslo di grande coraggio» Bcmierirdohbiamo sostenere Kostunica ìnteryìsfa lanuele Novazio 9'ROMA Onorevole Umberto Ranie�ri, lei è sottosegretario agli Esteri. La decisione di pro�cessare Milosevic in Jugo�slavia e di non deferirlo al tribunale internazionale dell'Aia le pare un passo sufficiente? «Le autorità di Belgrado hanno raggiunto gb elementi di cui avevano bisogno per procedere contro Milosevic: avevano pre�so un impegno espbcito a far procedere le indagini fino all'ar�resto. E' evidente cne Milosevic ha delle responsabilità delle quali dovrà rispondere davanti al Tribunale intemazionale del�l'Aia. Ma quello compiuto ieri è un gesto di grande coraggio e maturità». L'Italia, e più in generale l'Europa, hanno mostrato maggiore cautela degli Sta�ti Uniti riguardo a un imme�diato deferimento dell'ex dittatore al tribunale del�l'Aia. Perchè? «E' difficile prescindere dalle difficoltà e dai vincoli in cui operano le autorità jugoslave. La loro decisione m trovare forme di collaborazione col tri�bunale merita il nostro sostegno e la nostra comprensione. Non c'è stata, da parte italiana, una minore severità; ci siamo mossi nella consapevolezza delle diffi�coltà della nuova democrazia jugoslava, e con piena fiducia nei confronti dei nuovi dirigen�ti». Modi e tempi dell'arresto hanno lasciato perplessi: si è proceduto forse in modo avventato? «L'invito di Kostunica alle auto�rità di polizia perchè intervenis�sero mi pare sacrosanto e ragio�nevole. E' difficile giudicare su modi e tempi dell'operazione: di certo, la stragrande maggio�ranza della popolazione com�prende e sostiene l'operato del' le autorità». La vicenda ha tuttavia rive�lato pericolose contraddi�zioni interne: il primo mini�stro Djindjic ha accusato il capo di stalo maggiore del�l'esercito di difendere Milo�sevic, e fra lo stesso pre�mier e il presidente Kostu�nica sembrano emersi con�trasti. , «Il gruppo dirigente della svolta jugoslava è costituito da perso�nalità diverse. Ma importante è la convergenza su alcuni punti fondamentali, nell'affermare il mutamento rispetto al passato. Non credo che in tempi ravvici�nati si arriverà a una crisi o a un indebolimento della Repubblica jugoslava e (bcpièlìàsèrba: man�terranno la coesione indispensa�bile per superare una situazione difficile, per tenere a bada i gruppi di interesse ostib alla democrazia e per rispettare gli impegni intemazionab». Proprio queste forze diffici�li da contenere potrebbero essere tuttavia rinvigorite da quanto sta accadendo in queste ore. Con l'arresto di Milosevic si rischiano con�traccolpi imprevedibili? «Quando Milosevic tentò il col�po di mano, a Belgrado si comp�una "rivoluzione democratica": la complessità di questo proces�so è evidente, ma la strada obbbgata per le autorità di Bel�grado è procedere nelle riforme e nell'apertura all'Occidente. L'alternativa sarebbe rifare i conti con le zone oscure del passato, e si condizionerebbe pesantemente la svolta». Via obbligata anche nella collaborazione con il tribu�nale dell'Aia, dunque. «Certamente: si possono decide�re in modo accorto tempi e forme, ma anche qui la strada è obbbgata. La Jugoslavia può contare sul nostro appoggio: che è forte proprio perchè la volontà della nuova Jugoslavia esiste, come indicano i fatti. Anche quelb ai quab stiamo assistendo. Apprezzo il coraggio dimostrato dalla leadership ju�goslava». «Nella dirigenza di Belgrado ci sono personalità diverse ma sono unite nel volere segnare il distacco dal passato Le riforme sono una strada obbligata» Milosevic nella sua villa sarebbe protetto da una quarantina di uomini armati

Persone citate: Djindjic, Kostunica, Milosevic, Novazio

Luoghi citati: Belgrado, Europa, Italia, Jugoslavia, Roma